Batman: Reptilian | Recensione del volume di Ennis e Sharp
Garth Ennis si cimenta con Batman in una storia grottesca e spaventosa
Pubblicato il 15 Maggio 2023 alle 19:00
Autori: Garth Ennis, Liam Sharp
Formato: 17X26, 160pp., C., colori
Prezzo: € 21,00
Casa Editrice: Panini Comics
Provenienza: USA
Data di pubblicazione: 16/2/2023
Dopo la pubblicazione in albetti mensili Panini Comics raccoglie la miniserie Batman: Reptilian in un volume DC Black Label Complete Collection.
Nata come un progetto di Garth Ennis da realizzare insieme al collaboratore di lungo corso Steve Dillon, la sceneggiatura di Batman: Reptilian è rimasta in un cassetto per cinque lunghi anni dopo la triste scomparsa del disegnatore con il quale Ennis aveva co-creato Preacher.
Originariamente doveva essere, secondo le intenzioni di Ennis, una pura e semplice manovra commerciale per sfruttare il successo della serie TV di Preacher: il team creativo di Preacher all’opera su Batman! Purtroppo il peggiorare delle condizioni di salute di Dillon e la sua prematura scomparsa hanno fatto naufragare il progetto.
Nel 2021 però questa sceneggiatura è stata affidata a Liam Sharp, grande amico di Dillon ma allo stesso tempo autore poliedrico e dallo stile diversissimo, che ha dedicato al collega il lavoro compiuto utilizzando una tecnica pittorica che vira quasi all’astratto, richiamando alla mente un autore come Dave McKean.
Last post for the day – some bonkers pages from Batman: Reptilian. I had so much fun with this book! :-) pic.twitter.com/Hx63uJRdc8
— Doc Sharpy (@LiamRSharp) February 9, 2022
La storia era stata evidentemente pensata per un autore dal tratto pulito e grottesco come Dillon, ed effettivamente risente un po’ di questo cambio radicale. Per quanto il lavoro di Sharp sia eccezionale in molti punti, in particolare riguardo alle atmosfere oscure e all’espressività dei volti, troppo spesso si perde dei particolari che vengono esplicitati nella narrazione ma che è difficilissimo, se non impossibile, identificare nelle tavole, per non parlare poi dell’ambientazione delle varie scene che rimane fin troppo indefinita.
Forse un’edizione in un formato più grande avrebbe valorizzato meglio il lavoro di Sharp, che comunque deve essere assolutamente letto sotto una fonte luminosa adeguata per essere apprezzato.
He’s a man of few words 🦇🤫 How did you like BATMAN: REPTILIAN #3? #DCBlackLabel pic.twitter.com/VCNHxNgMT1
— Batman (@Batman) August 28, 2021
Il fatto è che la storia è in realtà assolutamente lineare e non giustifica granché, almeno fino alle battute finali, l’utilizzo di uno stile così particolare da parte di Sharp: Batman scopre che molti dei suoi classici nemici sono stati assaliti e feriti gravemente, se non proprio mutilati, da un misterioso essere. La sua indagine lo conduce a Killer Croc, ultimo dei suoi nemici in circolazione, ma qualcosa di mostruoso si nasconde dietro le aggressioni.
Gotham’s guardian is on the case 🦇 What did you think of BATMAN: REPTILIAN #2? #DCBlackLabel pic.twitter.com/1ONH5FWcfz
— Batman (@Batman) July 31, 2021
Ennis scrive un Batman sui generis, molto più cinico e sardonico rispetto al normale, che può lasciare un po’ interdetti i fan dell’Uomo Pipistrello ma che però funziona bene nell’ottica di questa storia, slegata dalla continuity normale e che permette quindi maggiori libertà anche nell’utilizzo dei vari nemici.
Certo, vedere Batman fare battute con un Killer Croc alle prese con un’importante crisi personale o provocare davanti alle telecamere un criminale al fine di poter difendersi e renderlo così paraplegico lascia sicuramente straniti, ma il Batman di Reptilian non è il solito Cavaliere Oscuro, quanto piuttosto la visione di Garth Ennis di Batman, ovvero di un autore che, da Hitman fino a The Boys, non ha mai fatto mistero di quanto ritenga “stupidi” i supereroi. Nello specifico, il suo Batman è sicuramente un violento vigilante a cui interessa picchiare criminali mentalmente disturbati, e non fa niente per rendere questa cosa minimamente eroica.
Just got my belated comps for #6 of Batman: Reptilian. Classically dark and humorous, as you’d expect from this writer, rendered in a way that made it an intentionally tonal visual companion to ‘Arkham Asylum’. What an absolute pleasure it was working on that series with Garth! pic.twitter.com/yrouukM50Z
— Doc Sharpy (@LiamRSharp) January 4, 2022
La struttura narrativa è alquanto strana: i primi tre capitoli sono incentrati sull’indagine di Batman che cerca di capire cosa sia successo ai suoi nemici, utilizzando un criminale russo di secondo piano come infiltrato.
Improvvisamente nel quarto capitolo, senza nemmeno troppe spiegazioni, Batman trova Killer Croc e viene spiegata l’origine del “Reptilian” che dà il nome alla storia, per poi arrivare allo scontro finale e alla grottesca risoluzione, che lascia interdetti per via di un Batman che agisce ancor più “da stronzo”
I shall be appearing at The Escapist comic shop in Berkeley on Saturday, September 17th – Batman day! – signing Batman: Reptilian, StarHenge, and whatever else you buy or bring along! pic.twitter.com/zx6aBGFpiQ
— Doc Sharpy (@LiamRSharp) September 11, 2022
Le tavole di Sharp invece creano sì atmosfera ma diluiscono tanto anche il ritmo della narrazione, che appare così molto disomogenea: si passa dalla lenta indagine di Batman ad uno “spiegone” che nasce praticamente dal nulla fino all’orrore e all’azione del finale… Ogni momento funziona bene di per sé, ma appare slegato dagli altri.
the last issue of Batman: Reptilian comes out tomorrow so…
…let’s recap: pic.twitter.com/QLwOaTUcac
— croc 🦦 (@Croc_Block) November 23, 2021
In definitiva, Batman: Reptilian è un concentrato di buone cose, dalle tavole di Liam Sharp alle battute di Ennis, dalle sequenze in cui i criminali sono cacciati (magistrale quella di Joker) fino al grottesco finale, ma non amalgamate in maniera da restituire un risultato che sia la somma delle sue singole parti.
In Breve
Storia
5.5
Disegni
7
Cura editoriale
7
Sommario
Una visione decisamente particolare di Batman in una vicenda dai ritmi narrativi molto disomogenei, narrata attraverso una tecnica pittorica che raggiunge delle punte di eccellenza ma che non sembra la scelta migliore per la tipologia di storia. Tante buone cose che però sommate insieme non danno un risultato ottimale.