One Piece: Oda non apprezza il finale del Mago di Oz
Pubblicato il 3 Maggio 2023 alle 17:00
Eiichiro Oda sarà ricordato come il mangaka di One Piece, uno dei manga shonen più importanti e di successo di sempre. Oda lavora alle avventure di Monkey D. Rufy da quando ha debuttato su Weekly Shonen Jump nel 1997, dunque sono passati 26 anni. Recentemente abbiamo riportato diversi aneddoti sulla carriera del mangaka, come ad esempio il suo stile di vita molto frenetico al punto da dormire sono 3 ore al giorno. Spesso per rispettare le scadenze salta i pasti e pretende massima diponibilità e dedizione dai suoi assistenti.
Ci sono anche diversi aspetti legati al manga di cui abbiamo parlato. Ad esempio Eiichiro Oda ha scelto due anni per il salto temporale perché non voleva che Rufy fosse troppo adulto, come anche l’importanza che attribuisce all’apprezzamento dei personaggi maschili da parte del pubblico femminile.
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Con il presente articolo vogliamo riportare un altro aneddoto legato al mangaka risalente al 2019. L’aggiornamento arriva direttamente dalla pagina Twitter dell’insider sandman_AP. Di seguito ne riportiamo il contenuto:
Oda(2019): One Piece is not a *bond of Straw Hats*. I hate that kind of thing. When I was a kid, I was not happy with the ending of The Wizard of Oz, that the adventure is itself a treasure. That story was unacceptable. Luffy has a great journey, so give him a proper treasure.👑 pic.twitter.com/3a3fZy3Ue3
— sandman (@sandman_AP) May 2, 2023
Pare che Oda nel 2019 abbia parlato del viaggio di Rufy e del misterioso One Piece, menzionando anche Il mago di Oz, il celebre romanzo per ragazzi di L. Frank Baum, originariamente illustrato da William Wallace Denslow. Che collegamento ci può essere tra le due opere?
Oda condivideva che One Piece non è un manga vincolato ai pirati di Cappello di Paglia. Quindi si può interpretare questa frase dicendo che per il mangaka non si tratta solo ed esclusivamente di Rufy e del suo equipaggio, in quanto ci sono tante altre storie. Ed è qui che Oda parla del Mago di Oz, per far capire dove il suo discorso voleva andare a parare.
L’obiettivo di Rufy è diventare il Re dei Pirati e per farlo deve trovare il One Piece, il tesoro tanto cercato. Al mangaka non piaceva affatto che nel Mago di Oz l’avventura stessa fosse il tesoro. Per questo non apprezza il finale, considerando addirittura la storia inaccettabile.
Torna poi a parlare del suo manga, dicendo che il viaggio di Rufy è lungo e avvincente, quindi è giusto far si che il protagonista trovi un tesoro vero e proprio.