Gli anime hanno successo per via dell’erotismo e la violenza, secondo Mamoru Oshii

Oshii la tocca piano

Pubblicato il 17 Aprile 2023 alle 10:00

Gli anime hanno successo per via dell’erotismo contenuto in esso e la violenza? Secondo il regista giapponese Mamoru Oshii, sì. Il sito nipponico CINRA ha condotto un’intervista con il regista di Ghost in the Shell, che ha discusso dell’industria vecchia e nuova degli anime insieme alle problematiche annesse.

Le seguenti dichiarazioni sono state condivise al Niigata International Animated Film Festival 2023, dove il regista ha rivelato alcuni retroscena sulla produzione degli anime, insieme alla sua opinione al riguardo.

Gli anime hanno successo per via dell’erotismo e la violenza, secondo Mamoru Oshii

Così come leggiamo su Kudasai, il regista ha rivelato anche alcuni dettagli su costi di produzione e “manodopera” impiegata per la realizzazione di anime, che siano film o serie, insieme ai motivi dietro l’erotismo e la violenza presenti quasi in ognuno di essi:

“Molte opere del genere durano solamente pochi episodi per via dei costi di produzione. Se parliamo di una serie commerciale, occorrono circa 200 persone per portarla a termine mentre per i film parliamo di 1.000 dipendenti, senza pensare che per ha produzione decente servono circa 3 o 4 anni per essere conclusa.

Quindi a differenza di manga, romanzi, musica e via discorrendo, gli anime hanno bisogno di budget milionari per essere protratti a lungo termine, quindi non serve solo l’ispirazione di un regista purtroppo.

Questo dispendioso impiego di soldi, conduce la produzione a inserire del “fan service”, quindi anche per questo troviamo sempre la violenza e l’erotismo, due marchi di fabbrica di questa industria.

Mi ritrovo molto nelle parole del regista americano Samuel Fuller in “Pierrot Le Fou” in questo caso, dove quest’ultimo marca la violenza e le situazioni erotiche come due marchi di fabbrica indissolubili per il successo e la realizzazione di un anime commerciale, nonostante dietro ci siano storie complesse e commoventi.

Io ho sempre inserito questi due elementi, anche se allo stesso tempo ho sempre cercato di raccontare una storia più profonda e unica, dando spazio ad altro e non solamente alle scene cruente e alla sensualità appunto”.

Un pensiero davvero profondo che porta tutti a riflettere: voi cosa ne pensate dell’argomento? Siete d’accordo con Oshii, oppure no? Diteci la vostra.

Fonte Kudasai

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