Go Nagai: una “vecchia” ma immortale poetica di un mangaka straordinario

La leggenda di Go Nagai

Pubblicato il 18 Aprile 2023 alle 07:00

Go Nagai è una leggenda all’interno del panorama fumettistico nipponico, grazie alla sua influenza attiva ancora oggi con gli artisti moderni, oltre che per le sue gesta all’interno del campo anime e manga.

Famosa è la sua notorietà anche in Italia, grazie alle storie e alle vicende legate ai famigerati “robottoni” che fecero innamorare il pubblico degli anni ’70, segnando per sempre la loro anima e il loro cuore anche nell’epoca moderna.

Oltre questi Go Nagai ha lavorato ad altre storie, e insieme a Mao Dante e Violence Jack (sempre se parliamo di quelli più iconici ndr), troviamo sicuramente Devilman, un manga avanti anni luce fin dalla sua uscita, attuale ancora oggi per le tematiche trattate e le “visual” mostrate.

Basti solamente pensare che Devilman ha anche influenzato un altro maestro dell’arte sequenziale giapponese, Kentaro Miura, che ha trovato l’ispirazione per il suo Berserk.

Nascita e crescita artistica

L’artista è nato a Washima, Giappone, nel 1945. A oggi è ancora considerato uno dei mangaka più influenti di sempre, che ha posto le basi del manga così come lo conosciamo oggi.

Già dalla tenerà età, Nagai con “La Scuola senza pudore” (1968), ha introdotto l’erotismo nei manga shonen, senza considerare la rivoluzione del 1972 con il genere “mecha”, uno dei più amati ancora oggi.

Già dall’età di 20 anni, nel 1965, l’artista ha collaborato con Shōtarō Ishinomori lavorando due anni do18po a  Meakashi Porikiki, il suo primo manga.

Come accennato il successo e la rivoluzione all’interno del fumetto nipponico avviene nel 1968 con la pubblicazione su Weekly Shonen Jump della dissacrante serie La scuola senza pudore, serializzata tra il 1968 e il 1972, anno in cui “scatta” la sua passione e il suo colpo di genio con il genere mecha e anche Devilman, sperimentando prima con Mao Dante.

Dopo le critiche subite da lui e dalla rivista da parte del pubblico con l’opera erotica, ecco che matura e porta al suo pubblico le tematiche di Devilman, come già accennato attuali ancora oggi.

Go Nagai: una “vecchia” ma immortale poetica di un mangaka straordinario

Quindi senza ombra di dubbio quest’ultima la possiamo considerare un’opera all’avanguardia e visionaria, sia visivamente che concettualmente.

La sperimentazione per questo manga avviene prima con Mao Dante (continuato e interrotto con la chiusura della rivista su cui era serializzato ndr) e poi con Devilman, dove gli argomenti e il cuore della storia vengono approfondite maniacalmente.

Dopo il periodo fumettistico arriva anche quello animato, e insieme alla serializzazione di Devilman e altre storie, Il 1972 è un anno importantissimo per Nagai, dato che crea e sperimenta con Cutie Honey.

Unendo infatti tematiche supereroistiche con quelle erotiche che tanto gli stanno a cuore, per poi passare alla sua opera magna: Mazinga Z, il primo cartone animato con protagonista un super robot controllato dall’interno da un essere umano: da quel momento fu una vera e propria rivoluzione.

L’operazione “nostalgia” (o remake)

Tutte queste opere poi ottennero dei sequel, dei reboot e anche dei remake, grazie anche all’aiuto di mangaka talentuosi come Ken Ishikawa e Yu Kinutani

God Mazinger, Z Mazinger, Mazinsaga, Devilman (Neo Devilman, Devillady, Amon – The Darkside of Devilman, Amon – The Apocalypse of Devilman, Strange Days – The Apocalypse of Devilman, Devilman Grimoire), Mao Dante (Shin Mao Dante) e Cutie Honey (Cutie Honey a Go Go, Cutie Honey SEED). Furono tutti rivisti e riscritti “senza pietà”.

Oltre quelli cartacei si saranno poi, anche quelli animati:

Shin Cutie Honey (seguito della serie del 1972), Cutie Honey F, Re:Cutie Honey (entrambi remake), tre remake di Getter Robot (Change!! Getter Robot, gli Ultimi Giorni del Mondo, Neo Getter Robot contro Shin Getter Robot, Getter Robot), due remake/spin-off di Mazinga Z e del Grande Mazinga, Mazinkaiser ed il successivo film Mazinkaiser contro il Generale Nero. Non dimentichiamo la serie TV di Devil Lady.

Go Nagai: stile, tematiche e poetica

Fin dalle sue prime storie, partendo da Mao Dante, Go Nagari ha sempre affrontate diverse tematiche, tra cui l’ambiguità tra bene e male, la scienza, le nuove generazioni, la religione, il folklore, l’egoismo, la violenza, il mondo antico e il cinema occidentale.

L’esplorazione del mondo antico, fondendo vecchio e nuovo è una delle tematiche che più stanno a cuore a Nagai, senza contare le fede verso la scienza e le sue innumerevoli conseguenze negative e positive.

Inoltre, oltre la scrittura il punto forte del mangaka è sicuramente la rappresentazione delle sue storie, sempre d’impatto e mai banali: visivamente uniche e inimitabili.

Visual potenti e distruttive come poche, capaci ancora oggi di reggere il confronto con le tematiche e lo stile moderno, forse ancora troppo “affezionato” a quello di Nagai.

Violenza, distruzione e dramma trasudano da ogni poro delle sue storie, specie se andiamo nello specifico di Mao Dante, Devilman e tutto il filone in questione.

Dopo Tezuka, probabilmente Go Nagai è considerato uno dei mangaka più talentuosi e influenti di sempre, capace ancora oggi di forgiare giovani menti e grandi autori, molto probabilmente rimasti estasiati dalla tecnica di uno degli scrittori e artisti più maestosi e irriverenti di sempre.

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