Charlie Chaplin – Il funambolo: recensione del fumetto NPE sull’icona del cinema

Il volume esce in occasione del 130° anniversario della nascita del caratterista.

Pubblicato il 27 Marzo 2023 alle 10:45

Autori: Emiliano Barletta (testi), Alessandro Buffa (disegni)

Formato: 21×30, 128pp., C., b/n

Prezzo: 19,90 euro

Genere: Biografico

Provenienza: Italia

Casa editrice: Edizioni NPE

Federico Vascotto
Federico Vascotto
2023-03-16T16:51:04+01:00
Federico Vascotto

Autori: Emiliano Barletta (testi), Alessandro Buffa (disegni) Formato: 21×30, 128pp., C., b/n Prezzo: 19,90 euro Genere: Biografico Provenienza: Italia Casa editrice: Edizioni NPE

Arriva in fumetteria e libreria un volume che fa incontrare il cinema e il fumetto. Stiamo parlando di Charlie Chaplin – Il funambolo, pubblicato da Edizioni NPE. Grazie al lavoro certosino di ricerca di Emiliano Barretta e Alessandro Buffa il volume vede finalmente la luce dopo gli anni della pandemia. Noi siamo pronti a immergerci in questa lettura-incontro di media diversi.

Charlie Chaplin – Il funambolo: lo sdoppiamento di personalità

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Charlie Chaplin – Il funambolo parte da un’idea simile a quella di Blonde, che ha sconvolto l’ultimo Festival di Venezia. Ovvero che persona e interprete subiscano una sorta di sdoppiamento della personalità, e l’uno fatica a convivere con l’altro. Così Charlot, il personaggio più famoso di Chaplin che era quasi un suo alter ego, veniva fuori attraverso il trucco scomodando il buon Charlie.

Buon per modo dire, perché il graphic novel mette in scena non solo le luci della ribalta ma anche e soprattutto le ombre della vita privata. Un uomo difficile, scontroso, egocentrico, consapevole, figlio del suo tempo anche se a livello artistico poteva essere avanti anni luce. Una personalità sfaccettata e spesso contradditoria tutta da (ri)scoprire grazie a Il grande funambolo.

Un uomo che aveva avuto più successo del fratello ed entrambi non sapevano bene come gestire quest’aspetto che univa vita professionale e familiare. Così come le sue innumerevoli donne e innumerevoli mogli, per arrivare all’ultima, la più duratura, Oona O’Neill.

Perché il grande funambolo? Perché era difficilissimo rimanere in equilibrio tra le sue personalità e tra i ruoli che le persone si aspettavano da lui: attore, regista, marito, e così via. Un altro equilibrio è la scrittura decisa e sagace di Emiliano Barretta unita perfettamente al tratto delicato di Alessandro Buffa, per restituire il sapore dei ricordi attraverso le pagine del volume. Il primo interamente dedicato agli ultimi anni di vita del caratterista, rigorosamente in bianco e nero (non poteva essere altrimenti).

La storia parte dagli ultimi anni di vita di Chaplin, costretto a ritirarsi nella sua villa sulle sponde del lago di Ginevra, insieme a Oona. Oramai anziani, passano il tempo a ricordare il passato, in una sorta di flusso di coscienza che non segue una precisa linea cronologica. La scelta rende il racconto forse un po’ più confuso e ostico al lettore, ma controbilancia aggiungendo aneddoti inediti ai più. Ciò che restituisce è la conversazione genuina tra i due sposi che parte dalla domanda “Hai qualche rimpianto?”.

Il funambolo: uno, nessuno, centomila Charlie Chaplin

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Il grande funambolo anche perché un evento passato sembra turbarlo particolarmente. La sfortunata lavorazione del film Il Circo e il doloroso divorzio dalla giovane seconda moglie, Lita Grey, tra tradimenti e ripicche. Una serie di circostanze che rischiarono più volte di rovinare per sempre la carriera e la reputazione di Chaplin in quanto regista.

Ma poi torniamo continuamente, come dicevamo, avanti e indietro per vederlo muovere i suoi primi passi nel mondo del cinema, venendo presto accolto come una star, con i suoi capricci e le sue imposizioni.

Parallelamente Barletta e Buffa si sono divertiti a ricreare – con un ottimo risultato oseremmo dire – l’atmosfera e lo stile dei film muti, compreso il loro ritmo compassato, con delle soluzioni grafiche semplici ma molto efficaci. Una sorta di reenacment vero e proprio a cui hanno dato vita con gli interpreti su carta. Non mancano perfino i disclaimer finali sul risultato degli avvenimenti raccontati, proprio come un biopic audiovisivo.

Un graphic novel ironico, ritmato, emozionante, un must have per gli appassionati della settima arte e di quest’icona del cinema, che ha fatto la storia con pellicole come Il grande dittatore e di cui si festeggiano i 130 anni dalla nascita.

Gli autori de Charlie Chaplin – Il funambolo insomma non si nascondono dietro i paraventi ma mostrano anche i chiaroscuri del personaggio, proprio come le biografie moderne, provando a guidare il lettore tra i tanti ricordi del protagonista e in ciò che questi vogliono, tra le righe, mostrarci.

In Breve

Storia

8.0

Disegni

8.0

Cura Editoriale

8.0

Sommario

Charlie Chaplin - Il funambolo è un bel volume tra cinema e fumetto che celebra la vita dell'attore e regista senza nascondersi dietro i paraventi ma mostrando anche i chiaroscuri del personaggio, proprio come i biopic moderni, e scegliendo di andare continuamente avanti e indietro nel tempo senza una cronologia lineare, proprio come il tratto del disegno delicato come i ricordi che porta con sé.

8

Punteggio Totale

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