Star Wars Visions torna con la seconda stagione il 4 maggio 2023
La serie antologica apre le porte a studi d'animazione di tutto il mondo
Pubblicato il 2 Febbraio 2023 alle 18:30
Il 4 maggio 2023, il giorno dedicato all’annuale celebrazione di Star Wars (dovuto all’assonanza tra May, the 4th e l’incipit del classico augurio May the Force be with you) debutterà su Disney+ la seconda stagione della serie d’animazione Star Wars Visions.
A differenza della prima stagione, la seconda stagione della serie antologica non vedrà all’opera esclusivamente studi d’animazione giapponesi, bensì di tutto il mondo. La nuova stagione di Star Wars Visions 2023 avrà una durata di nove episodi (come la precedente) che saranno prodotti dai seguenti studi internazionali: El Guiri (Spagna), Cartoon Saloon (Irlanda), Punkrobot (Cile), Aardman (Regno Unito), Studio Mir (Corea del Sud), Studio La Cachette (Francia), 88 Pictures (India), D’art Shtajio (Giappone, in collaborazione con Lucasfilm Ltd.) e Triggerfish (Sudafrica).
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Star Wars: Visions Volume 2 starts streaming May 4 on Disney+ , featuring nine new animated shorts from nine studios from across the globe. https://t.co/41wgwbyqrO pic.twitter.com/WYsP4Eu3eA
— Star Wars | #TheBadBatch now streaming on Disney+ (@starwars) February 2, 2023
I titoli degli episodi sono i seguenti: “Sith” (El Guiri), “Screecher’s Reach” (Cartoon Saloon), “In the Stars” (Punkrobot), “I Am Your Mother” (Aardman), “Journey to the Dark Head” (Studio Mir), “The Spy Dancer” (Studio La Cachette), “The Bandits of Golak” (88 Pictures), “The Pit” (D’art Shtajio e Lucasfilm Ltd.) e “Aau’s Song” (Triggerfish).
James Waugh, produttore esecutivo di Star Wars: Visions e Senior Vice President Franchise Content & Strategy di Lucasfilm, ha sottolineato gli episodi non anime di Star Wars: Visions Volume 2, un cambiamento creativo che aveva già anticipato in un’intervista dell’agosto 2022.
All’epoca, il produttore esecutivo aveva insistito sul fatto che Disney+ e Lucasfilm hanno sempre voluto che Star Wars: Visions si espandesse al di là degli anime per abbracciare diverse culture e stili di narrazione animata. Waugh ha aggiunto che il primo volume della serie antologica consisteva esclusivamente di produzioni anime, in gran parte a causa dell’affetto che lui e gli altri produttori nutrono per l’animazione giapponese. “Personalmente, la mia intenzione per Visions era quella di offrire sempre una tavolozza più ampia, perché c’è così tanto lavoro di animazione in corso nel mondo“, ha detto.