Batman: La Notte del Cavaliere Oscuro | Recensione della miniserie di Jock
Jock si cimenta come autore completo in una miniserie in tre parti, dove il Cavaliere Oscuro dovrà salvare un pericoloso metaumano che causerà un blackout totale in tutta Gotham City !!!
Pubblicato il 1 Febbraio 2023 alle 11:17
Autori: Jock (testi, disegni)
Formato: 21.6X27.7, 168pp., C., colori
Prezzo: 28,00 euro
Genere: Supereroi
Provenienza: USA
Casa editrice: Panini Comics
Data di pubblicazione: 19 gen. 2023
Jock è senza dubbio uno degli artisti più particolari e riconoscibili tra quelli saliti alla ribalta in questi ultimi anni nel mondo dei comics.
Il suo tratto scarno e crepuscolare si è sposato subito benissimo con le atmosfere noir del Cavaliere Oscuro, firmando saghe molto acclamate come Lo Specchio nero e Il Batman che ride, sempre con il prolifico Scott Snyder ai testi.
Lo scorso anno, però, il disegnatore britannico ha deciso di cimentarsi in un progetto più ambizioso, che lo avrebbe visto impegnato anche nella scrittura, e quindi come autore completo, per un racconto dove il protagonista è nuovamente Batman.
Stiamo parlando di Batman: One Dark Knight, qui tradotto come La notte del Cavaliere Oscuro, una miniserie in tre parti, uscita sotto l’etichetta Dc Black Label, che propone storie per lettori più maturi e fuori dalla continuity ufficiale.
La trama è molto semplice: un metaumano dai poteri elettrici chiamato E.M.P. deve essere trasferito dall’Arkham Asylum alla prigione di Blackgate, dove lo aspetta una cella speciale, creata appositamente per contenere al meglio i suoi poteri. Cinque anni prima, infatti, questo pericoloso metaumano aveva provocato una grossa esplosione elettromagnetica, nella quale ci furono anche diverse vittime.
Per questo motivo c’è grande attenzione riguardo al suo trasferimento, non solo da parte di Batman e delle forze dell’ordine, ma anche di tutte le varie gang criminali di Gotham, che vogliono ucciderlo o approfittare delle sue capacità.
Il convoglio che lo trasporta ovviamente si trova dalla parte opposta della città, e di certo non tutto andrà liscio, visto quante persone hanno messo gli occhi su di lui. Per di più, i suoi poteri provocheranno un blackout che interesserà l’intera metropoli, e Batman sarà l’unico che potrà portarlo in salvo prima dell’alba, schivando gli attacchi di tutte le gang.
Jock decide quindi di raccontarci questa difficile traversata, mostrandoci un Cavaliere Oscuro dall’incrollabile determinazione, pronto ad affrontare qualsiasi ostacolo gli si pari davanti, pur di raggiungere il suo obiettivo, in una Gotham City avvolta dalle tenebre ancora più del solito.
Anche in questo caso, quindi, il tratto cupo dell’artista si dimostra più che mai efficace nel rappresentare i vicoli più lerci e degradati della città, così come la sua imponente skyline notturna. La forza del suo stile, poi, sta proprio nel riuscire a catturare l’essenza di ogni personaggio con tratti molto essenziali, ma anche particolarmente ruvidi ed espressivi.
Ne è un esempio il volto scavato e in perenne agonia dello stesso E.M.P., personaggio creato dall’autore per l’occasione, ma anche la maschera stracciata e rammendata del Cavaliere Oscuro, che copre un volto esausto e sanguinante dopo i ripetuti attacchi, trasmette perfettamente tutta la violenza e la fatica che il protagonista ha dovuto affrontare per portare a termine questo viaggio.
E’ indubbio, quindi, che Jock sia un ottimo artista, che riesce a dare il meglio di sé soprattutto in trame molto crepuscolari e ad alto tasso adrenalinico. A livello di scrittura, però, si dimostra ancora un po’ acerbo, specie per quanto riguarda l’approfondimento dei personaggi e la costruzione della sceneggiatura.
La trama infatti procede in maniera fin troppo regolare, senza particolari guizzi narrativi o colpi di scena che avrebbero ravvivato maggiormente il racconto. Anche l’inserimento di qualche flashback per approfondire meglio il passato di E.M.P. o di altri personaggi introdotti dall’autore, come la ruvida Rita Vasquez, ambigua direttrice del carcere di Blackgate, avrebbero reso più dinamica e intensa la narrazione, alternando i piani temporali e facendoci conoscere meglio questi nuovi character, la cui storia viene appena accennata.
Potremmo dire che Jock abbia deciso di puntare maggiormente sull’azione, e questa potrebbe essere una “scusante”, ammesso però che sopperisca al meglio su tutto il resto. Se analizziamo solo il lato puramente action, infatti, vediamo che anch’esso non offre niente di eclatante, se non le solite schermaglie di Bats con qualche ladruncolo e Killer Croc, viste ormai fino allo sfinimento…
Poteva essere una buona occasione, invece, per mostrare qualcosa di più del famoso sottobosco criminale che da sempre anima Gotham, anziché limitarsi ad elencare i nomi delle gang e mostrarli solo come anonimi malviventi, armati di pistola o bazooka.
Sia chiaro, la storia alla fine scorre bene e si lascia leggere, ma si dimentica anche in fretta. Manca quel quid in più a livello di sceneggiatura che avrebbe potuto elevare il racconto e renderlo un piccolo cult per gli appassionati del Pipistrello, visto che già gode delle ottime tavole di Jock.
Diciamo quindi che questa prima prova come autore completo non viene passata a pieni voti, ma le potenzialità comunque ci sono. Se l’autore riuscisse ad impegnarsi un po’ di più sulla caratterizzazione dei personaggi sicuramente potrebbe offrirci storie più interessanti, che valorizzerebbero maggiormente anche la parte grafica, dove ormai è già un fuoriclasse, grazie al suo stile unico e inconfondibile.
In Breve
Storia
6
Disegni
7.5
Cura editoriale
7