L’Attacco dei Giganti: Isayama parla della vita alternativa di Eren
Pubblicato il 16 Gennaio 2023 alle 14:00
È passato diverso tempo da quando L’Attacco dei Giganti si è concluso anche se questo discorso vale, per il momento, solo per il manga. Per quanto concerne l’anime, la terza parte finale della quarta e ultima stagione farà il suo debutto quest’anno e si tratterà dell’ultimo capitolo rimasto in sospeso dell’intera serie al quale i fan non potranno mancare.
Il protagonista principale ha compiuto diverse azioni molto discutibili. Inizialmente era un potenziale eroe, il cui obiettivo era quello di sterminare tutti i giganti dopo aver assistito alla morte atroce e crudele di sua madre. Il suo sentirsi stretto all’interno delle mura, era anche un altro aspetto che ha determinato i suoi obiettivi di vita.
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Quindi sia per esplorare il mondo all’esterno delle mura, sia per adempiere al suo desiderio di vendetta, Eren Jaeger finisce per entrare nell’armata ricognitiva. Ma cosa sarebbe successo se non ci fosse riuscito? Che tipo di vita avrebbe condotto?
La risposta ce la fornisce hajime Isayama stesso il quale ha risposto ad alcune domande interessati in seguito a una recente intervista con Crunchyroll.
Gli viene esattamente chiesto cosa avesse fatto Eren, se non fosse riuscito a superare il test dell’equilibrio per poter poi utilizzare il movimento tridimensionale che ha reso L’Attacco dei Giganti, un manga così iconico. Si ricorderà come Eren inizialmente abbia avuto serie difficoltà nel trovare il giusto equilibrio.
Alla fine però riesce a trovare il modo di andare avanti, scoprendo poi che la sua postazione era difettosa. La sua “carriera” comincia esattamente da lì.
Secondo Hajime Isayama se Eren non fosse riuscito a superare quella prova avrebbe avuto molto probabilmente una vita molto difficile. Una vita senza riuscire a raggiungere tutti i suoi obiettivi e quindi priva di successo.
Eren avrebbe continuato a vivere all’interno di Paradis senza scoprire mai la sua vera natura e il potere che nascondeva dentro di sé, dice Isayama. Il protagonista avrebbe vissuto senza sapere che sarebbe morto presto, fino al limite dei 13 anni.
Questo dettaglio è legato al fatto che lui era il gigante d’assalto e chiunque erediti il potere dei giganti, ha una durata di vita molto limitata.