Trigun Stampede: l’anime reboot ha lo stesso cuore dell’originale

Trigun Stampede ha lo stesso cuore dell'anime originale

Pubblicato il 10 Gennaio 2023 alle 09:55

Trigun Stampede ha finalmente fatto il suo debutto ufficiale su Crunchyroll il 7 gennaio, e senza ombra di dubbio ha lasciato il segno fin da subito, data la sua enorme fedeltà all’opera originale. Anche se il tutto è stato impostato in maniera diversa, l’anima della serie degli anni novanta sicuramente è rimasta intatta.

Nel corso di questi mesi gli appassionati hanno sempre temuto diverse mancanze in questa nuova versione, domandandosi se quest’ultima avrebbe avuto le stesse suggestive location “western” della produzione originale tanto care al pubblico intorno alla serie cult, che da sempre hanno caratterizzato Trigun.

Ovviamente le preoccupazioni dei fan più datati si concentravano anche sulla caratterizzazione del personaggio di Vash, data la sua profonda e irriverente scrittura caratteriale che sostanzialmente tiene fortemente in piedi Trigun, un manga ancora oggi singolare e semplicemente inarrivabile, reso famoso dalla già citata trasposizione animata.

Da quanto abbiamo visto in questo nuovo reboot si dà più spazio anche al fratello Knives, dato che nella prima puntata abbiamo avuto già occasione di esplorare alcune situazioni del passato dei due eterni nemici, che in questa nuova versione avranno più spazio da dedicare a questo specifico rapporto.

Trigun Stampede: l’anime reboot ha lo stesso cuore dell’originale

Dopo Madhouse Studio Orange si è occupata di questa nuova versione di Trigun, che per l’occasione ha mostrato al pubblico una sua versione inedita in CGI, dove anche i personaggi colgono l’occasione per donare al pubblico vecchio e nuovo una versione differente di loro stessi. Tutto arriva da CB.

Se vi stavate preoccupando dell’anime e del cuore “nativo” della serie degli anni novanta, vi diciamo fin da subito che quest’ultimo non è un problema ma anzi, nonostante il tutto sia stato rivisto, così come accennato anche dall’autore originale, l’anima del franchise è rimasta intatta e Vash è rimasto sempre lo stesso, se non in questo caso con qualche marcia in più.

Come se non bastasse abbiamo una fluidità del racconto e della regia davvero di qualità, e senza ombra di dubbio si nota la passione e la grinta dello studio Orange, al momento fautore di uno dei reboot più interessanti e importanti degli ultimi anni.

Fonte Comic Book

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