Chainsaw Man – l’aspetto quasi irrilevante della fragilità della vita

Scopriamo quanto vale l'importanza della vita in Chainsaw Man

Pubblicato il 19 Gennaio 2023 alle 15:00

Chainsaw Man sta lasciando una forte impronta legata alla storia dei manga da quando ha fatto il suo debutto. Ci sono tantissimi aspetti sui ci si puo soffermare quando parliamo del genio di Tatsuki Fujimoto, considerando che parliamo di un manga in corso. Da quando studio MAPPA ha rilasciato la prima stagione animata il successo riscosso non ha fatto che confermare quanto descritto.

Una delle tante cose che rapisce di Chiansaw Man è la caratterizzazione dei personaggi. A partire dal protagonista non ci troviamo di fronte a qualcuno ambizioso, ne tantomeno legato ai suoi compagni. Denji da sempre l’impressione di leggerezza e superficialità con tutti, oltre che un forte tratto infantile. Probabilmente questo è dovuto al suo passato traumatico e duro quando era più piccolo. Ha da subito dovuto lottare, non ha mai vissuto un’infanzia a causa del debito che doveva saldare con la Yakuza. Ha da sempre vissuto a contatto con la morte e il sangue, quindi Denji è abituato a questo, per lui vivere significa questo e quindi sa benissimo che tutto può finire da un giorno all’altro.

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È forse per questo che Denji è spensierato. Tutto quello che vuole nella vita sono tre pasti di qualità al giorno e vivere ogni tipo di esperienza legata alla sfera amorosa. Probabilmente non punta a qualcosa di superiore perché è ancora troppo giovane per scoprire cosa vuole, ma molto probabilmente perché sapendo che la vita si può spezzare da un momento all’altro non avrebbe motivo pensare a progetti più ambiziosi. Potrebbe non esserci il tempo necessario.

Ma Denji non è l’unico. Altri personaggi sono più pronti alla morte che alla vita eppure questo sembra quasi irrilevante per loro. In questa discussione infatti l’obiettivo è quello di spiegare l’aspetto quasi irrilevante della fragilità della vita in Chainsaw Man.

Chainsaw Man – l’aspetto quasi irrilevante della fragilità della vita

L’UNICO OBIETTIVO DI AKI È ELIMINARE IL DIAVOLO PISTOLA CON QUALSIASI MEZZO

Uno dei personaggi di Chainsaw Man che ha ricevuto un buon apprezzamento dagli appassionati è Aki. Si tratta di un esperto cacciatore di Diavoli della Quarta Divisione di Pubblica Sicurezza. Da piccolo ha visto il Diavolo Pistola uccidere tutta la sua famiglia in un secondo e da allora non fa altro che combattere per trovarne i pezzi, al fine di rintracciarlo e ucciderlo. Aki è disposto a tutto pur di riuscire a portare a termine la sua vendetta, persino rischiare la vita e quello che sconvolge è che non da’ nessuna importanza a questa.

Sa benissimo che per il lavoro che svolge rischia la vita ogni giorno, inoltre ha stipulato un patto con Kon, quindi è un personaggio che rispecchia perfettamente la fragilità della vita. Ma Aki non fa mai una piega di fronte alla morte. Dopo lo scontro violento che ha anche portato alla morte di Himeno, gli anni a disposizione di Aki si erano ridotti drasticamente. Quindi per cercare di migliorare la situazione stipula un patto con il Diavolo del Futuro. Quest’ultimo non gli chiede nulla in cambio, perché riesce a vedere come morirà Aki e questo lo compiace. Ma al cacciatore di Diavoli non importa assolutamente nulla.

Chainsaw Man – l’aspetto quasi irrilevante della fragilità della vita

LA CHIAVE PER SOPRAVVIVERE NON È TENERE A QUALCUNO

Tantissimi cacciatori di Diavoli sono morti svolgendo la loro professione e si capisce che chi ha perso la vita sono coloro che non volevano morire. O meglio coloro che pensavano a sopravvivere, alla vita e a non morire. In Chainsaw Man muoiono proprio queste persone, la vita non è rilevante, non può stare al primo posto e questo ce lo insegna Kishibe. Si tratta di un cacciatore di Diavoli della Prima Sezione Speciale di Pubblica Sicurezza. È un cacciatore anziano e apparentemente folle che si occupa dell’addestramento di Power e Denji. La prima volta che appare si trova con Himeno, la quale si era recata a fare visita alle tombe dei suoi vecchi colleghi. Himeno soffre ancora per loro, e si preoccupa molto per le persone che la circondano. Lei infatti ha cercato in tutti i modi di spingere Aki ad abbandonare la sua sete di vendetta e cambiare vita con lei, per vivere. Si preoccupa anche per Kishibe e il suo vizio per l’alcool e lui le risponde dicendo che tutte le persone premurose muoiono. Himeno infatti perde la vita.

Chainsaw Man – l’aspetto quasi irrilevante della fragilità della vita

DENJI NON PROVA NULLA DI FRONTE ALLA MORTE

Denji, come tutti sanno, è morto una volta e tornato in vita successivamente grazie a Pochita che diventa il suo cuore. Da quel momento in poi si trova a far parte della Quarta Divisione di Pubblica Sicurezza. Qui conosce molte persone e colleghi con i quali crea una sorta di rapporto di “amicizia”. Dopo l’assalto di katana man e la morte di molti dei suoi colleghi, lui stesso è il primo a dire di non riuscire a provare niente. Di fronte alla morte, che sia la sua o quella degli altri, lui rimane indifferente. Morire è facile, la vita è fragile ma per lui non fa differenza. Questo pone i lettori di fronte a un personaggio principale diverso rispetto ai protagonisti shonen ai quali siamo abituati e non resta che scoprire come si evolverà Denji sotto questo aspetto.

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