Saint Seiya – Final Edition: come è la nuova edizione di Star Comics?

Come si pone questa nuova edizione?

Pubblicato il 21 Novembre 2022 alle 16:00

Saint Seiya – Final Edition è la nuova edizione edita da Star Comics del capolavoro di Kuramada e noi oggi vogliamo parlare non solo della ristampa in se ma anche del cuore dell’opera, dopo 40 anni ancora immortale, incisiva e “epica”, in tutti i sensi.

Quando si parla di Saint Seiya (I Cavalieri dello Zodiaco) di certo non possiamo esimerci nell’ergerlo come il simbolo dei battle shonen, insieme a capolavori immortali come Dragon Ball o Ken Il Guerriero. I medesimi hanno posto delle basi solide ancora oggi, delle basi presenti in opere maestose come One Piece o Naruto.

Tutto ha un passato e chi è furbo lo rispetta, anche se allo stesso tempo può usarlo per creare e portare al pubblico qualcosa di nuovo, di diverso. Questo è il lavoro fatto da Kuramada con Saint Seiya, successivamente alla lettura ed alla comprensione di opere come Dragon Ball o tutto quello pubblicato da Tezuka, passando per Rocky Joe e tanti altri.

Come ben sapete tutto ha un’influenza, su questo non ci piove, e gli autori prima che artisti sono umani e come tali devono avere una formazione, che in questo caso abbraccia tutto il panorama fumettistico giapponese degli anni ’50-60′-’70- e parte degli anni ’80.

Le influenze di Kuramada – Saint Seiya – Final Edition: come troviamo la nuova edizione di Star Comics?

Un grande artista non copia, ma re-inventa, e in qualsiasi medium questa frase la fa sempre da padrone e può essere adottata in ogni fase o istante della nostra esistenza. Fin da ragazzini è spesso la passione che spinge a fare un determinato lavoro e ovviamente anche i mangaka affrontano questo percorso.

Crescere con determinati anime, manga, film e via discorrendo porta comunque dei lati positivi e spesso questi ultimi forgiano anche il carattere, il modo di pensare, di fare e approcciare, specie in tenera età.

Quindi per non dilungarci troppo se in Saint Seiya troviamo uno sprazzo di Tezuka, un filo di Toriyama, una spruzzata di Tetsuo Hara, Go Nagai o gran parte del lato artistico e scritturale di Ashita no Joe (Rocky joe) è perfettamente normali e anzi, forse è anche un bene specie se consideriamo che a un certo punto l’autore cammina sulle proprie gambe.

Saint Seiya è figlio del passato ma fin dalle prime pagine è riuscito a catapultare il lettore in una storia unica e avvincente, capace di mescolare l’affascinante mondo della mitologia greca con il battle shonen, sottogenere all’epoca ancora poco sviluppato, quindi vi lasciamo intendere la difficoltà nel realizzare questo binomio.

Il forte simbolismo e il “grido moderno” dell’antica Grecia – Saint Seiya – Final Edition: come troviamo la nuova edizione di Star Comics?

Oltre che narrare una storia rasentante l’epica, Kuramada fa molto di più: riesce a donare un volto moderno al tutto, rendendo i protagonisti delle personalità appartenenti fisicamente al mondo moderno, racchiudendo all’interno di essi millenni di storia tramite la loro interconnessione con l’Universo, grazie al “Cosmo” presente nei protagonisti.

Oltre la mitologia greca il mangaka propone al lettore anche una forte simbologia estratta dall’Universo, attraverso concetti fisici concreti e spesso onirici, così da donare anche un tocco “fantastico” a una storia davvero senza tempo.

Rileggendo ora la prima serie dei Cavalieri dello Zodiaco sembra che nulla sia cambiato e niente è invecchiato, neanche i disegni, che nel corso del tempo hanno acquisito una maturità, uno stile, fortemente ispiratori anche dagli artisti moderni. Questa è la forza di un cult, questa è la potenza di una storia immortale, leggendaria.

Oltre l’incredibile impostazione narrativa e scritturale proveniente dalla passione del mangaka verso la storia dell’Antica Grecia, troviamo all’interno del volume anche un’ottima impostazione delle tavole, che nonostante sia ancora immatura riesce a donare ai capitoli la giusta fluidità, rendendo gli scontri chiari e avidamente “sensati”.

Non troviamo battaglie longeve o caotiche infatti (parlando sempre e solo del primo volume ndr), ma spesso i flashback dei personaggi, misti alla loro battaglia mostrano un equilibrato mix tra dialoghi, storia e scontri infatti, che come accennato in questo primo volume sono diretti, violenti, incisivi e immediati.

Conclusioni

Forse oggi non è più così ma negli anni settanta/ottanta i volumi dei manga dovevano essere letti velocemente secondo gli editor dell’epoca, e quindi anche Saint Seiya ha subito l’influenza della cosa che ad oggi si pone sicuramente come un punto a favore, dato che il volume non si “appesantisce” mai e cerca nella leggerezza il vero punto di forza.

Star Comics ha deciso di creare ovviamente anche un’edizione molto simile alla serie originale, cercando di non cambiare nulla a livello di storia, dialoghi o scene cruente. Infatti all’inizio è anche compresa la parte non presente nell’anime con al centro Athena neonata, racchiudendo il tutto in un flashback di 13 anni prima.

Nulla è stato cambiato ma anzi migliorato, e tra carta, traduzioni e adattamenti abbiamo davvero una bella edizione, anche molto estetica, che sicuramente sarà degna di essere nella vostra libreria mese dopo mese, anno dopo anno.

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