Naruto: come ritroviamo la prima serie anime dopo 20 anni?
Come troviamo la prima serie dopo 20 anni?
Pubblicato il 11 Gennaio 2023 alle 15:00
Naruto al momento potrebbe confermare a breve un anime remake, successivamente al ventesimo anniversario che corona la creatura di Masashi Kishimoto come opera immortale del medium nipponico, visto la sua crescita esponenziale dopo un numero considerevole di anni.
In un periodo storico dove le persone dimenticano in fretta, il traguardo tagliato da Naruto è considerevole e di certo non è facile mantenere un determinato successo, specie se si vogliono accogliere le nuove generazioni. Il panorama anime negli ultimi anni è molto veloce e quindi è complesso mantenere il successo.
Tra light novel, spin-off e via discorrendo il franchise ha sempre continuato la sua corsa, anche dopo la fine di Naruto Shippuden, che ha lasciato spazio a “Boruto”, con protagonista il primogenito del nostro amato ninja biondo.
Dopo 20 anni il franchise vuole quindi essere rinnovato in un certo senso con l’anime remake, e noi con questo articolo, in contrapposizione parleremo dei primi episodi dell’anime ancora oggi molto apprezzati e qualitativamente alti, capaci di fronteggiare con la qualità moderna dei centinaia di anime presenti sul mercato.
Come sono le prime stagioni di Naruto?
Riguardando su Prime Video tutta la prima serie composta da 5 stagioni, ci accorgiamo subito della qualità totale del prodotto, capace ancora oggi di essere inserito negli anime più importanti di sempre.
In un periodo dove si trovano facilmente prodotti etichettati come “battle shonen” tutti simili tra di loro, dove il cuore, l’anima e l’ambizione vengono messi da parte per cavalcare l’onda dei mainstream, ecco che Naruto, nonostante rispecchi tutti i canoni del target riesce a impattare subito lo spettatore grazie alla sua identità fin da subito ben definita.
Una grande presentazione dei personaggi entra da subito in contatto con il pubblico, che senza ombra di dubbio subito inizia a empatizzare con i personaggi sullo schermo, grazie a dialoghi semplici ed eventi diretti e interessanti fin da subito: peccato per l’enorme quantità di filler presenti verso la fine della prima serie.
Il volto concepito da Kishimoto viene esaltato fin da subito e la qualità narrativa si fa subito valere, distaccandosi ancora oggi dalla maggior parte degli anime di nuova generazione. Il racconto riesce fin da subito a penetrare il cuore del pubblico, grazie a vicende ben equilibrate e distinte tra loro.
L’anime racconta di gioia e dolore, sofferenza e vittoria, sconfitta e morte. La bilancia, soprattutto nella prima serie riesce sempre e concentrare il tutto dalla parte giusta, delineando ogni personaggio puntata dopo puntata, stagione dopo stagione.
Anche se il tutto inizialmente è nascosto da un velo, bastano poche note della OST e alcune sequenze ben impostate per inquadrare i forti messaggi dell’autore, che ancora oggi toccano il cuore di milioni di persone.
Il dolore e la sofferenza come arma per la felicità e la consapevolezza
I personaggi di Naruto nascondono spesso un grande dolore dietro il loro sorriso, forgiato con forza dopo mille ferite inflitte nell’anima e nel cuore.
Guerrieri ninja sul campo e anche nella vita, capaci di reggere tutte le difficoltà della suddetta nonostante essa li sbatte con forza al suolo, lasciandogli solamente un briciolo di spazio per rialzarsi.
A volte si rimane a terra ma spesso conviene approfittare di una minima possibilità offerta dalla nostra esistenza, che tra lacrime e sorrisi riesce comunque a donare qualcosa per cui vivere, e questo Naruto lo sa bene.
Kishimoto delinea il suo protagonista proprio su questa scia, composta da solitudine, lacrime, sofferenza, insoddisfazione ed eterna derisione. L’infanzia complessa del personaggio porta dei forti messaggi comprensivi della natura umana, spesso bellissima, spesso devastante.
Naruto è smosso da un sogno, un sogno concerne a una grande ambizione, quella di diventare l’ Hokage più grande di sempre. Questa forte ambizione e il suo grande cuore, insieme all’intento di raggiungere il suo obiettivo, viene smossa per via del dolore provato nel corso del tempo e la sua realizzazione avviene grazie al suo passato tormentato.
Dolore e sofferenza, lacrime e sangue sono la forza dei personaggi di Naruto che tramite una forte consapevolezza acquisita nel corso del tempo, grazie alle vittorie e le sconfitte riescono a raggiungere i loro obiettivi e nonostante cadano numerose volte riescono sempre a rialzarsi, spesso più forti e vincenti di prima.
Naruto: come ritroviamo la prima serie anime dopo 20 anni?
Nonostante il manga sia figlio di Dragon Ball riesce comunque a essere un caposaldo del medium, e ancora oggi dopo 20 anni e centinaia di anime arrivati dopo di lui, riesce comunque a essere d’impatto e catturare le nuove generazioni solo con una manciata di puntate, grazie alla scrittura dei dialoghi e a quella dei personaggi.
La forza dei protagonisti deriva dal dolore, dalla sofferenza e da un passato complesso e difficile, e proprio per questo dimostrano un carattere incredibile e carismatico, comprensivo di grandi ambizioni e di un’immensa potenza d’animo. Ancora oggi dopo 20 anni Naruto è una serie validissima, che forse non ha ancora bisogno di un remake.