DAREDEVIL n.1 – Il secondo rilancio di Chip Zdarsky e Marco Checchetto | Recensione
Inizia la saga del Pugno Rosso ! Dopo la caduta di Wilson Fisk, Daredevil ed Elektra sono pronti a dichiarare guerra alla Mano !!!
Pubblicato il 1 Novembre 2022 alle 22:00
Autori: Chip Zdarsky (testi), Marco Checchetto (disegni)
Formato: 17×26, 32pp., S., colori
Prezzo: 3,00 euro
Genere: Supereroi
Provenienza: USA
Casa editrice: Panini Comics
Data di pubblicazione: 27 ott. 2022
Questo numero uno di Daredevil non è una vera e propria ripartenza, bensì un importante punto di svolta nella trama imbastita da Chip Zdarsky, portata avanti con successo da ormai tre anni a questa parte, in coppia con l’inossidabile Marco Checchetto.
Dopo lo scossone della miniserie Devil’s Reign, dove abbiamo assistito alla violenta caduta di Wilson Fisk, ex Kingpin e sindaco di New York, e la finta morte di Matt Murdock (in realtà si trattava del suo fratello gemello Mike), per il Diavolo Rosso è arrivato il momento di perseguire il suo secondo, grande, obiettivo: sconfiggere una volta per tutte la Mano.
La setta di ninja assassini è sempre stata una grossa spina nel fianco per il nostro eroe, ma anche per la sua partner Elektra Natchios, la quale ha fatto di tutto per convincere Matt ad aiutarla in questa missione. La bella ninja greca, infatti, ha persino indossato i panni di Daredevil al suo posto, per proteggere Hell’s Kitchen mentre lui era in prigione, promettendogli di non uccidere i suoi avversari.
Questo cambio di rotta, insieme alla ritrovata passione tra i due, viene messo in luce soprattutto nella storia in appendice di questo primo numero, dove torna in scena un altro personaggio cardine della mitologia del Cornetto, ovvero il loro sensei Stick.
Il burbero maestro sbeffeggia la nuova attitudine della Natchios, dandole della rammollita, persa dietro al “boy scout” di cui è innamorata, ma un faccia a faccia tra i due dimostrerà che questo nuovo fuoco che arde nell’animo della ninja l’ha in realtà migliorata, nonché resa ancora più forte e consapevole.
Il povero Matt, invece, non ha le stesse certezze, specialmente dopo un evento sconvolgente che riguarderà una persona a lui molto cara, e un’altra che pensava di conoscere, a quanto pare non così bene…
Torna così il tema della fede e dell’uomo senza paura, che (ancora una volta) prova invece un profondo timore, soprattutto per le persone a cui tiene, e questo senso di impotenza lo destabilizzerà non poco.
Come sempre, però, Zdarsky trova il modo di rielaborare topos narrativi e tematiche già viste in maniera personale, aggiungendo elementi in più che catturino l’interesse del lettore. In questo caso intravediamo ad esempio una versione inedita del Diavolo Rosso, anche a livello estetico, caratterizzata da una folta barba e una nuova uniforme dallo stile orientale, molto simile a quella attuale di Elektra.
Ma soprattutto lo vediamo (o meglio, vedremo…) a capo di un esercito di “soldati” pronti a combattere la Mano insieme a lui: il cosiddetto Pugno Rosso, da cui prende il nome anche la saga in questione. Si tratta di una svolta non da poco per un vigilante generalmente solitario come il Diavolo Rosso, anche se chi ha seguito l’acclamata run di Ed Brubaker ricorderà qualcosa di simile, con la differenza che allora si trovava esattamente dall’altra parte della barricata…!
Gli scenari che si aprono, quindi, sono altrettanto vasti e imprevedibili, considerando oltretutto che adesso a capo della Mano c’è un certo Frank Castle, come ben sanno i lettori dell’attuale serie di Punisher scritta da Jason Aaron. Gli incontri tra il Diavolo e il Punitore non sono mai stati molto amichevoli e tranquilli: di sicuro anche stavolta non sarà da meno….
Al fianco di Zdarsky in questo cammino troviamo sempre il fido artista nostrano Marco Checchetto, che ha ormai legato indissolubilmente il suo nome a quello del Diavolo di Hell’s Kitchen. Il suo tratto sempre più grezzo e ruvido si adegua alle atmosfere noir e violente della serie, e riesce a trasmettere molto bene tutte le inquietudini e la tensione emotiva che ora più che mai dominano Matt Murdock e il suo alter-ego.
Quando poi entra in scena anche il Ragno, da sempre il personaggio preferito di Checchetto, è evidente la passione con cui lo rappresenta, come in questo numero. Non poteva esserci artista migliore per proporre la ritrovata amicizia e fratellanza tra i due supereroi urbani per eccellenza dell’universo Marvel.
Più morbido e sinuoso, invece, il tratto di Rafael de Latorre, che anche stavolta si cimenta con la storia dedicata ad Elektra, così come fece nella miniserie a lei dedicata all’interno dell’evento Devil’s Reign. L’artista brasiliano ci regala una Diavolessa energica ed aggressiva, ma allo stesso tempo molto femminile. Le sue linee dinamiche, poi, risultano particolarmente convincenti nelle sequenze di combattimento, essenziali in una serie di questo tipo.
In conclusione, dunque, questa nuova ripartenza di Daredevil non deluderà sicuramente chi già seguiva la serie, essendo un suo diretto proseguimento, con i medesimi autori. Chi invece volesse avvicinarsi ora al Diavolo Rosso, farebbe meglio a recuperare prima l’inizio del ciclo di Zdarsky e Checchetto, tra l’altro riproposto anche in volumi da Panini, così da avere le idee più chiare sugli sviluppi della trama.
In Breve
Storia
7.5
Disegni
7.5
Cura editoriale
7.5