House of the Dragon, intervista a Eve Best “la Regina che non è mai stata”

La serie è in onda settimanalmente su Sky Atlantic e NOW.

Pubblicato il 11 Ottobre 2022 alle 11:00

Si è fatta strada nel cuore degli spettatori di House of the Dragon, lo spin-off de Il Trono di Spade in onda in esclusiva su Sky Atlantic e in streaming solo su NOW in contemporanea assoluta con gli Stati Uniti. Questo grazie al suo sguardo di ghiaccio, nonostante sia una Targaryen e quindi animata dal fuoco. E grazie al suo sguardo pieno di dolore, il dolore di non poter essere ciò che le sarebbe spettato.

Stiamo parlando della Principessa Rhaenys, la “Regina che non è mai stata”, meravigliosamente interpretata da Eve Best. Attrice legata all’Italia e che ha casa, a quanto pare, nelle Marche. Erede al Trono di Spade soppiantata da Viserys per scelta del Concilio Ristretto e non per demerito, è stata da quel momento soprannominata “la Regina che non è mai stata”. Ma a quel ruolo non pensa più, come ha confidato al marito Lord Corlys della Casata Velaryon, l’altra storica di Westeros insieme alla Casa del Drago, che invece continua ad ambire al trono.

Come ricorda alla nipote Rhaenyra nei primi episodi: “Preferirebbero mettere tutto il regno a ferro e fuoco piuttosto che lasciare che una donna sieda sul Trono di Spade”. Eppure Rhaenyra (Emma D’Arcy) potrebbe essere la prima a farlo. Le due ora si sono alleate per la continuazione della Casata Velaryon, tramite i matrimoni combinati tra i rispettivi figli e nipoti. Per l’occasione ecco cosa ha raccontato Eve Best.

House of the Dragon, intervista a Eve Best “la Regina che non è mai stata”

house of the dragon eve best

Cosa ci può dire del suo personaggio in House of the Dragon?

Il mio personaggio si chiama Rhaenys Targaryen ed è soprannominato “la Regina che non è mai stata”. Quando venne il momento della sua successione al Trono, due erano i candidati: lei e il cugino Viserys. Lei era la scelta più forte in termini di intelligenza, esperienza e temperamento. Era tutta una cazzata. È stata surclassata per il fatto di essere una donna. Così ora si trova in questa posizione frustrante di essere una delle più alte cariche a corte e allo stesso tempo non avere nulla da fare.

L’atmosfera a corte com’è?

Si tratta di una società patriarcale. Gli uomini sono al comando: prendono le decisioni, sono a capo delle avventure fuori così come della gestione del regno. Il ruolo delle donne a corte è piuttosto limitato. Sembra che siano relegate a servire vino e a sopravvivere a parti pericolosi. La Principessa Rhaenys è sposata con Ser Corlys Velaryon (Steve Toussaint), che essendo il Serpente di Mare è sempre via a esplorare, combattere, affrontare avversità e avventure. Oppure dibatte nel Concilio Ristretto del Re. Mentre Rhaenys è a casa a badare ai figli, una situazione non così poco familiare. Per lei, che ha un background fatto di intelligenza, sagacia ed esperienza, acume politico e anche vigore, penso possa essere molto frustrante. È anche una che cavalca i draghi, caratteristica che va a braccetto con un certo tipo di potere e di capacità. Quando la conosciamo la prima volta, può sembrare addirittura annoiata.

Pensa che la Principessa Rhaenys sia risentita di questo?

Prova a non portare quel fardello. In fondo è anche una politica brillante ed eccelle al Gioco (del Trono, ndr) ma è dura. Dentro di lei penso si celi una grande vulnerabilità. Quando abbiamo iniziato, abbiamo avuto delle conversazioni su Hillary Clinton, ci sono delle risonanze – come può qualcuno sopportare una sconfitta talmente mortificante? L’ho percepito come una sorta di trauma fondamentale, accompagnato dalla domanda “È stato il patriarcato o sono stata io?” Come ci si rialza da quello e si va avanti? Come ci si costruisce un ruolo per se stessi a quel punto in un modo che abbia grazia ma anche praticità? È dura. Parte del lavoro è non cedere al risentimento e non diventare amareggiata e complicata per esso. Ma sta tutto ancora lì è inevitabile.

house of the dragon eve best

Cosa l’ha portata a scegliere questo ruolo?

Ryan [Condal, il co-creatore] e Miguel [Sapochnik, il regista] mi hanno catturata sin dal primo incontro che abbiamo avuto. Mi dissero che il cuore del serial stava proprio nella frase pronunciata dalla Principessa Rhaenys a Rhaneyra: “Gli uomini preferirebbero mettere il regno a ferro e fuoco piuttosto che vedere una donna seduta sul Trono di Spade”. È una frase potente ed è terribilmente rilevante oggi. Ridicolo, davvero, come sia pertinente ancora oggi.

Come ci si prepara a un ruolo come questo?

Si imparano le battute. Non avevo nessun contesto perché non avevo mai partecipato ad un progetto così di larga scala. Non avevo idea dell’enormità della “nave” Trono di Spade su cui salire a bordo. Non possedevo una tv da anni, non avevo visto la serie originale. Così sono arrivata alla cieca, e la prima scena con cui mi sono interfacciata è stata quella del provino. Non avevamo molte informazioni, se non che fosse una serie “di cappa e spada”. Ma ricordo che mi colpì subito la scrittura – e mi piacquero subito Ryan e Miguel come ho detto. Parlammo delle fondamenta del patriarcato che iniziavano a crollare nella storia. Le persone mi avevano avvisata della portata del progetto ma in questi casi non te ne rendi conto finché non ne fai davvero parte e inizi a girare.

Qual è stato il suo primo incontro con un drago sul set e in cosa consisteva?

Il mio primo in realtà è stato uno degli ultimi giorni di riprese, incastrato in due giornate al contrario particolarmente intense a livello emotivo per il mio personaggio, con molti dialoghi. Non è che proprio vedessi l’ora, in tutta onestà, non mi piacciono le giostre ad esempio ma le persone continuavano a dirmi “Cavalcare un drago è così divertente. Lo amerai. È come un rodeo”. Ero scettica. Ma alla fine è stato davvero bello.

Non così forte come avevo immaginato potesse essere (quasi quasi avrei voluto andare più veloce) ma mi sono sentita viva in qualche modo. Hanno costruito una sorta di grande macchina. Bisognava avere una scala per salirci. Una volta sopra, ti caricavano in sella e toglievano la scala. Mi sembrava di essere Gulliver ne I viaggi di Gulliver, quando i Lillipuziani lo lasciano legato a questa enorme creatura. Poi inizia a muoversi. Ha una specie di vita tutta sua, perché emette anche dei suoni… che sembrano davvero il verso di un drago.

Articoli Correlati

A poco più di tre anni dall’ultima volta, si torna a parlare de Il Trono di Spade (Game of Thrones) per via dello spin-off...

19/08/2022 •

20:00

Con la prossima stagione televisiva, Sky Italia porterà ancora una volta nelle case degli abbonati una grande varietà di...

14/07/2022 •

11:39

A circa due mesi dall’esordio di House of the Dragon, il primo spin-off prequel di Game of Thrones, George RR Martin ha parlato...

24/06/2022 •

09:31