Junji Ito: le 5 storie più spaventose
Quali sono le storie più spaventose di sempre!
Pubblicato il 6 Ottobre 2022 alle 14:00
Junji Ito è sicuramente uno degli autori più prolifici e inquietanti del panorama horror nipponico e la sua capacità nell’esplorare e mostrare le paure umane ha dell’incredibile e a ogni vicenda ci sempre di star vivendo all’interno di queste pagina. Junji Ito: le 5 storie più spaventose si pone l’obiettivo di analizzare storie crude e significative, volta a esplorare le nostre paure più nascoste.
Con l’arrivo di Halloween di certo questa lista potrà giovare la vostra ricerca al riguardo di storie spaventose e intanto che manca un mese alla festa dei morti potete leggerle e recuperare tutte con tranquillità.
Junji Ito: le 5 storie più spaventose vi accompagnerà per tutto il mese di ottobre con alcuni consigli importanti.
Junji Ito: le 5 storie più spaventose non prenderà solamente in analisi i volumi o le serie del mangaka, ma anche le storie brevi, visto che sempre di racconti si tratta alla fine. Quindi reggetevi forte ed entrate nelle viscere della paura concepita e vista dal punto di vista del noto artista nipponico.
Junji Ito: le 5 storie più spaventose!
- I Palloncini Sospesi
- Uzumaki
- Gyo
- Tomie
- Armata dell’uno
5. Army of One (Armata dell’uno)
Qui ci troviamo di fronte a una delle opere più contorte del maestro, visto che abbiamo a che fare con un serial killer che cuce le sue vittime una vicino all’altra, ricreando quanto fatto con The Human Centipiede di Tom Six, la macabra storia horror di cui oggi ancora tutti parlano.
Il senso di disgusto e la frequente nube ansiogena delle vignette mette il lettore al centro di vicende uniche, capace di esplorare le sue paure più nascoste insieme a delle piccole digressioni e riflessioni nella politica.
4. Tomie – Junji Ito: le 5 storie più spaventose
Tomie è senza ombra di dubbio una delle storie più complete di Ito, che regala al pubblico non solo sequenze da brividi ma anche riflessive, dove tramite personaggi ben scritti si trasmette un senso d’inquietudine, ansia e solitudine.
Tomie è una figura misteriosa che costringe gli uomini a innamorarsi di lei, trascinandoli in un vortice di ossessione mai vista prima, nonostante non sia stata una loro scelta.
Il body horror, la violenza psicologica e quella “classica” si mescolano in una delle storie migliori di Ito, quelle più complete nonché primo manga dell’autore successivamente a una raccolta di storie brevi.
3. Gyo – Odore di morte
Gyo ha tutte la caratteristiche per spaventare e disgustare e senza ombra di dubbio mette in scena tutte le inquietudini e i dubbi legati alla solitudine e l’isolamento.
Nonostante il tutto sembra bizzarro, visto che la minaccia riguarda pesci giganti e disgustosi che si muovono su gambe di metallo, la paura e l’ansia sono sempre presenti e non risparmiano sequenze disgustose.
Nonostante la situazione bizzarra di certo questo, oltre a essere uno dei lavori più lunghi del mangaka e di certo anche quello più inquietante, dato che come accennato mette in scena uno scenario crudo e misterioso al fronte di morti terribili e disgustose. Probabilmente cambierete idea sul pesce e il concetto di “bizzarria”.
2. Uzumaki
Il lavoro più famoso di Ito, su questo non abbiamo dubbi. Oltre a ricevere una trasposizione animata da parte di Toonami, il manga ha una narrazione breve ma il concetto dietro di essi si pone con prepotenza e longevità e ancora oggi è un cult indiscusso del genere horror.
Oltre la storia contorta e ancora oggi unica, l’autore mette in scena delle tavole davvero incredibili e ben costruite, tavole spaventose e contorte all’inverosimile, dimostrando anche una stile meraviglioso e caratteristico, vista la complessità di una struttura così ben definita.
Un racconto come sempre ansiogeno, unico, crudele e “analitico” della natura umana, che come sempre si pone come uno dei temi centrali dell’autore.
Spesso l’autore pone il suo pubblico verso la concezione e la connessione dell’essere umano con la paura e di come essa può essere contorta e malvagia se percepita in una determinata maniera.
Questo concetto dell’alienazione, la connessione e l’interpretazione soggettiva delle emozioni è sempre presente in queste storie, ma in Uzumaki tocca assolutamente l’apice.
1. I Palloncini Sospesi – Junji Ito: le 5 storie più spaventose
Qui il mangaka porta il pubblico a condurre delle riflessioni sul loro stessi e di come la quotidianità possa portarci via alcune fasi della vita, e quindi si pongono al centro temi come l’inevitabilità e la claustrofobia, compreso il senso di oppressione che ognuno di noi affronta ogni giorno in modo diverso.
Sostanzialmente i temi toccati sono sempre gli stessi ma vengono sperimentati o esaltati in maniera diversa su ogni storia.
Junji Ito ha avuto grandi maestri del passato ma alla fine se parliamo dell’era moderna è di certo uno dei mangaka più influenti di sempre e le storia che mette in scena hanno dell’incredibile, nonostante sembrano non riflettere la realtà.
Nonostante si tratti spesso di fantascienza l’autore esplora l’animo umano in tutte le sue sfaccettature, analizzando e scrutando il nostro io, le nostre paure più intime, rendendo il tutto ovviamente, più reale che mai.