King Thor | Recensione dell’addio di Jason Aaron al Dio del Tuono
Dopo sette anni e oltre 100 storie, Jason Aaron si riunisce a Esad Ribic per chiudere il cerchio della sua gestione di Thor
Pubblicato il 26 Settembre 2022 alle 19:30
Autori: Jason Aaron, Esad Ribic
Formato: 17X26, 112pp., C., colori
Prezzo: € 16,00
Casa Editrice: Panini Comics
Provenienza: USA
Data di pubblicazione: 18/08/2022
Per oltre 100 episodi nell’arco di sette anni Jason Aaron è stato il deus ex machina delle storie del Dio del Tuono, e con King Thor: L’Ultimo degli Dei firma il suo commiato dalle vicende del tonante.
Per chiudere il cerchio della sua lunghissima gestione, in King Thor Aaron viene affiancato nuovamente da Esad Ribic, il disegnatore con il quale esordì sulle pagine di Thor: God of Thunder nel 2012, con il ciclo del Macellatore di Dei in cui introdussero il personaggio di Gorr e l’incarnazione futura di Thor, re di Asgard e di tutto il creato alla vigilia della morte stessa dell’universo.
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Nel corso della miniserie in quattro numeri King Thor, raccolta in questo volume Marvel Collection, Jason Aaron mette in scena la battaglia finale tra il vecchio re Thor e il fratello Loki, fuso con All-Black, la Necrospada un tempo appartenuta a Gorr. Ma sono presenti anche Atli, Ellisiv e Frigg, le nipoti di Thor che ricompariranno anche in Avengers Forever, e lo stesso Gorr torna in scena per uno scontro finale che chiude veramente il cerchio di tutta l’epica e lunga gestione di Aaron.
In uno scenario cosmico fatto di battaglie combattute scagliandosi soli addosso e spingendo il creato verso l’annichilimento definitivo, la speranza risiede nel potere delle storie e nella capacità di raccontarle, in una chiusura meta-fumettistica che vede come ospiti per qualche pagina tanti disegnatori che hanno firmato capitolo importanti della gestione di Aaron, ovvero Gabriel Hernandez Walta, Andrea Sorrentino, Chris Burnham, Nick Pitarra, Aaron Kuder, Olivier Coipel, Russell Dauterman e Mike del Mundo, in una ispirata carrellata sulle storie passate, presenti e future del Dio del Tuono.
C’è tutto quanto Aaron ha espresso sul personaggio in questi sette anni in King Thor: l’epica cosmica, l’orrore oscuro di Gorr, il complicato rapporto tra Thor e il fratello Loki, i timori del Dio del Tuono di non essere veramente degno e i suoi dubbi sul ruolo stesso degli dei, il desiderio mai sopito di ottenere il riconoscimento paterno e lo sconfinato amore che prova per gli abitanti di Midgard, tutto racchiuso nell’ultima avventura di una versione del personaggio che ha fatto la storia.
Non solo infatti il ciclo di Aaron è stato alla base di praticamente tutto quanto si è visto nell’ultimo film MCU, Thor: Love and Thunder, ma quello che esprime in queste pagine mette perfettamente in chiaro come, al di là delle differenti visioni che ogni autori può avere su Thor, i caratteri fondanti siano sempre lì, in ogni fumetto o pellicola.
È il commosso addio di Jason Aaron alla serie di Thor, esplicitato nella sentita postfazione che precede la cover gallery di questo volume, ma non è l’ultima volta che scriverà il personaggio. Dopo King Thor infatti Thor non solo appare nella serie Avengers, ma sarà anche al centro di alcuni capitoli della serie parallela Avengers Forever, anch’essa firmata da Aaron, che esplora versioni alternative dei vari Vendicatori, dove come già accennato proseguiranno anche le avventure delle Dee del Tuono.
In Breve
Storia
8
Disegni
7.5
Cura editoriale
7
Sommario
Una degna chiusura di una gestione che sarà sicuramente ricordata dai fan del Dio del Tuono. Una grande dichiarazione d'amore verso l'atto stesso di raccontare storie da parte di un autore che nell'arco di sette anni è cresciuto nel suo rapporto con il personaggio e il suo mondo, e ha l'occasione di chiudere idealmente il ciclo in maniera letterale, tornando agli elementi delle sue prime storie affiancato dallo stesso disegnatore.