Dragon Ball: ecco la “Side Story” che forse vi siete persi
Dragon Ball: ecco un curioso Isekai che forse non avete letto
Pubblicato il 30 Agosto 2022 alle 09:00
Dragon Ball ovviamente ha fatto parte del boom degli Isekai, un sottogenere che rielabora i mondi originali delle storie da cui si ispira, creando dei veri e propri eventi completamente opposti alla timeline originale.
L’Isekai ha preso piede da una decina di anni ormai, e quest’ultimo ha lanciato moltissime nuove serie di manga considerati come spin-off o appunto storie parallele; tra questi anche Dragon Ball.
Questa side story è stata pubblicata originariamente nel 2016 sul sito Shonen Jump Plus di Shueisha. Dragon Ball: Vita da Yamcha in italiano, è stato scritto e disegnato da Dragon Garow Lee, un popolare creatore Isekai diventato noto per le sue fan art sul manga di Toriyama.
Shueisha scelse Lee per la creazione di questo manga, per via della sua passione verso Yamcha. Lo spinoff è stato poi raccolto in volume pubblicato anche da Star Comics in Italia nel 2019.
La storia è anche divertente in un certo senso; quest’ultima pone al centro delle vicende uno studente liceale senza nome che è un super fan di Dragon Ball ovviamente. Quando un giorno muore cadendo dalle scale, il ragazzo capisce di essere stato catapultato nel mondo del suo manga preferito, nei panni di Yamcha.
Dragon Ball: ecco la “Side Story” che forse vi siete persi
In pratica il protagonista sa cosa sta per accadere a Yamcha prima della sua morte nella Saga dei Saiyan e quindi lo studente, per via della sua conoscenza del futuro decide di andare ad allenarsi con il Maestro Muten, con la speranza di aiutare e aiutarsi, in vista della sua violenta morte.
In poche parole infatti, questo manga diventa un “what-if”, mostrando cosa sarebbe successo a Yamcha se quest’ultimo avrebbe avuto un “avvertimento” sul crudele destino a cui stava andando incontro.
Dragon Ball: Vita da Yamcha è ricco di omaggi alla storia originale di Toriyama, e usa il viaggio nel tempo per donare una storyline diversa a questo sfortunato personaggio, considerato da sempre il più debole di tutti i combattenti di Dragon Ball.
Lo spin-off è un eterno tributo non solo alla storyline originale del manga ma anche al suo livello artistico. Infatti i tratti e l’impostazione della storia richiamano Toriyama, anche se allo stesso tempo Lee riesce comunque ad inserire il suo stile personale.