Batman: Il Batmanga – L’esplosiva rivisitazione “POP” di Jiro Kuwata
Batman: Il Batmanga di Jiro Kuwata: ecco la recensione
Pubblicato il 29 Agosto 2022 alle 22:00
Autori: Jiro Kuwata
Casa Editrice: Planet Manga
Provenienza: Giappone
Prezzo: € 54,00
Brossurato – B/N – Colori
Data di pubblicazione: 26/05/2022
Il Batmanga di Jiro Kuwata è un’opera davvero straordinaria, che riesce a cavalcare epoche diverse sia a livello storico, che culturale, visto il naturale talento del mangaka per quanto riguarda la gestione dei medium da cui ha tratto queste storie.
Sul finire degli anni ’60 come ben sapete la serie con protagonista Adam West era davvero nota e apprezzata da qualsiasi genere di pubblico, tanto da divenire, ancora oggi, una vera icona della cultura pop.
Batman: Il Batmanga – L’esplosiva rivisitazione “POP” di Jiro Kuwata
Gli stravaganti nemici, i colori sgargianti e le tante sfaccettature figlie di quel tempo, hanno concesso ad un autore eccezionale come Jiro Kuwata di realizzare un manga ispirato a quelle storie; un manga ancora oggi unico e particolare in tutte le sue forme, riproposto elegantemente da Panini in versione integrale durante gli scorsi mesi.
Da come potete percepire stiamo parlando di un vero e proprio cimelio, difficile da reperire e forse anche da apprezzare, dato che è figlio di un Batman di un tempo “andato”, un Batman diverso dalla concezione di Cavaliere Oscuro Milleriana e forse anche per questo stiamo parlando di un vero pezzo di storia.
Le storie, il volto, l’anima e la sua esplosione “POP”
Le storie di Kuwata si pongono come obiettivo quello di “citare” il Batman di West, ricreando però qualcosa di più “reale” anche a livello scientifico ed eccoci quindi di fronte a delle vicende di pura fantascienza classica con al centro il celebre personaggio creato da Bob Kane.
Si parte dalle più classiche pellicole come ad esempio Il mostro della laguna nera, Cittadino dello Spazio, Il Terrore sul Mondo, L’Uomo Topo (e tutto quel filone) fino ad arrivare a Star Trek, Godzilla e tanto altro. Il filone seguito da Kuwata mostrava diversi personaggi mutati, trasformati, fermati solo dal talento e dalla furbizia di Batman e Robin, proprio come accadeva nella mitica serie degli anni sessanta.
Tutte le icone di quel tempo a livello di cinema, fumetto, arte e via discorrendo si trovano in questo Batmanga che appunto è una rivisitazione del personaggio in chiave ancora più POP di quella di West, anticipando il nuovo volto che Miller gli avrebbe dato una ventina d’anni dopo, consacrando il personaggio per quello che è oggi.
Tavole (in)esplosive di uno stile inconfondibile
Tutta la scrittura di Kuwata era poi rappresentata nelle tavole, che nonostante siano striminzite in questa edizione riescono comunque a fare il loro dovere.
Nonostante il grande lavoro di Planet Manga nel portare in Italia un’opera del genere, purtroppo non possiamo non evidenziare che le tavole di Batmanga sembrano esplodere, ma non completamente per via del poco spazio offerto dall’edizione e dai colori spesso troppo spenti sia delle copertine che per le tavole.
Detto questo però quest’ultima poteva essere un punto in più di una bellissima edizione nonché di un’opera straordinaria che di certo non deve passare inosservata sia per valore culturale storico del medium fumettistico mondiale, sia per la figura evolutiva dello sfaccettato, frammentato e oscuro personaggio di Batman.
In Breve
STORIA
8
DISEGNI
8.5
CURA EDITORIALE
7.5
Sommario
Il Batmanga di Kuwata è un'opera straordinaria che è riuscita a resistere al tempo, dato che senza ombra di dubbio si pone come una pietra miliare non solo per il genere in se, ma anche per l'intero medium, visto anche il valore storico del periodo in cui è stato serializzato, ovvero prima della forma moderna attuale di Batman. Storie che scavano nella fantascienza classica e non riproposte in chiave integrale da Panini, che nonostante la poca esplosività delle tavole è riuscita a portare a termine un lavoro altamente complesso, riuscendo a donare un nuovo tassello della storia editoriale del supereroe creato negli anni '30 da Bob Kane.