Alien: Linea di Sangue | Recensione della nuova serie targata Marvel
Lo storico franchise horror-fantascientifico passa in gestione alla Marvel
Pubblicato il 20 Agosto 2022 alle 10:00
Autori: Philip Kennedy Johnson, Salvador Larroca
Formato: 17X26, 160pp., C., colori
Prezzo: € 19,00
Casa Editrice: Panini Comics
Provenienza: USA
Data di pubblicazione: 21/07/2022
In seguito all’acquisizione della 20th Century Fox la Disney è entrata in possesso di numerose proprietà intellettuali le cui licenze a fumetti sono state “girate” alla Marvel, in primis Alien, lo storico franchise horror-fantascientifico nato dalla mente di Ridley Scott.
La serie a fumetti di Alien targata Marvel è stata affidata a Phillip Kennedy Johnson, scrittore che ha nel suo ricco curriculum anche un background militare, e a Salvador Larroca, disegnatore spagnolo famoso per la grandissima somiglianza fotorealistica dei suoi personaggi con i modelli reali.
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La scelta di Larroca è quindi particolarmente azzeccata per una serie che nasce come spin-off di una serie cinematografica, che peraltro vede la presenza di un androide serie Bishop, modellato sulle fattezze di Lance Henriksen dal film Aliens – Scontro Finale del 1986.
Johnson imbastisce una storia che ha tutti i classici stilemi della saga di Alien: xenomorfi liberi a causa dell’avidità e della spregiudicatezza dell’onnipresente Weyland-Yutani Corporation, ambienti claustrofobici, un protagonista inizialmente sottovalutato da tutti (qui non è la donna Ripley ma l’anziano Gabriel Cruz, reputato un vecchio da pensione da tutti gli altri personaggi), androidi che si rivelano a sorpresa e nuove, spaventose mutazioni degli xenomorfi.
Ecco, la cosa che forse funziona meno rispetto alle pellicole cinematografiche è proprio la rivelazione dell’ultima variazione di xenomorfo, l’Alpha preannunciato fin dalle prime pagine e che si mostra solo alla fine del quarto capitolo. Nonostante l’aspetto sicuramente minaccioso, la raffigurazione su carta non ha certo la stessa spaventosa potenza visiva che potrebbe avere in un film, e risulta quindi solo un po’ più grottesco deludendo le aspettative venute a crearsi.
Per il resto Johnson è bravo a creare una vicenda che si sviluppa e si conclude nell’arco di questi primi sei episodi, pur riprendendo elementi dai film e seminandone altri che potranno essere ripresi in futuro in cicli successivi della serie a fumetti. La serie infatti è strutturata in cicli narrativi indipendenti, per cui ogni volume può essere letto indipendentemente.
Larroca è molto bravo a riprendere tanti elementi che hanno fatto la fortuna del franchise cinematografico, sia dal punto di vista estetico che narrativo, con quelle apparizioni “a sorpresa” degli xenomorfi che fanno sobbalzare anche nella lettura proprio come nella visione dei film, nonostante le differenze dei due mezzi d’espressione.
Sono invece estremamente interessanti i rimandi a quella dimensione più “filosofica” e incentrata maggiormente sulla storia della creazione degli xenomorfi, che è stata messa al centro della saga di Alien dal ritorno di Ridley Scott con i film Prometheus e Alien: Covenant. Questa serie Marvel fa anche uno sforzo nel legare esplicitamente i due prequel di Alien parlando proprio di “fuoco purificatore di Prometeo” e richiamando le tematiche tanto care a Ridley Scott, in previsione dell’ulteriore espansione del canone cinematografico attraverso la prossima serie tv e il nuovo film.
Il volume Panini è di ottima fattura, contiene anche la gallery delle innumerevoli copertine variant che la Marvel ha pubblicato per i vari numeri originali di Alien e anche uno snello apparato redazionale che spiega e approfondisce alcuni elementi della storia.
In Breve
Storia
7
Disegni
7
Cura editoriale
7.5
Sommario
Un volume che adatta alla perfezione tutti i tratti distintivi del franchise di Alien in una nuova storia adatta sia al fan che al lettore occasionale. Disegni di un Larroca perfetto per riportare su carta l'immaginario cinematografico.