One Piece: il produttore dell’anime parla della Saga finale!
Pubblicato il 20 Agosto 2022 alle 10:30
Il manga di One Piece è appena entrato nella saga finale dopo 25 anni di serializzazione e per l’occasione il produttore della serie anime ha condiviso il suo pensiero a tal proposito.
Da come ben sapete la serie manga sta festeggiando 25 anni di serializzazione sulla rivista Weekly Shonen Jump di Shueisha, e una parte importante (FONTE CB) dell’anniversario è stata proprio quella di annunciare l’inizio della saga finale.
Piano piano anche l’anime si sta inserendo in questo contesto: gli eventi comprensivi del film RED infatti mettono al centro Shanks, uno dei personaggi chiave riguardanti il finale di One Piece.
In una nuova intervista, il produttore del film e dell’anime in generale Shinji Shimizu ha discusso dell’anime e del suo effettivo finale e di cosa questo significherà per i fan.
“Spero vivamente che il pubblico capisca fin da subito che la serie è entrata nel suo arco finale. Credo che One Piece, una volta conclusa la sua epopea segnerà per sempre il mondo del fumetto giapponese e non”.
Il produttore ha anche confermato che Oda gli ha spiegato alcune cose sul finale della storia: “Dico questo perché Oda mi ha accennato cosa sarà il finale della storia.”.
One Piece: il produttore parla della Saga finale e del futuro dopo Wano
Nonostante faccia parte della produzione, proprio come il suo pubblico il finale della serie è qualcosa ancora da realizzare: “Quando il tutto finirà forse capirete ancora di più il suo valore, e comprenderete l’enorme eredità che lascerà Oda. Saranno trattati numerosi temi e tante scelte sorprendenti. Ma non posso parlarvi d’altro!“.
“Quando discutiamo dell’eredità di una storia possiamo solo dedurre, anche perché nulla è sicuro al riguardo. O in questo caso potrebbe saperlo solamente Oda. Senza ombra di dubbio la sua conclusione è un evento importante che sicuramente lascerà il segno”.
Shimizu ha discusso anche dell’eredità della serie quindi, parlando degli anni a venire e dell’approccio che avrà il franchise sulle nuove generazioni di lettori e fruitori di anime. Senza ombra di dubbio anche tra 20 o 30 anni, l’opera di Oda sarà un punto focale per il medium, come accaduto nel corso del tempo con il franchise di Dragon Ball.