She-Hulk: prime impressioni sulla serie Marvel con Tatiana Maslany
La serie arriverà il 18 agosto su Disney Plus e poi ogni giovedì con un nuovo episodio sulla piattaforma.
Pubblicato il 17 Agosto 2022 alle 20:15
Titolo originale: She-Hulk
Creata da: Jessica Gao sul fumetto di: Stan Lee, John Buscema
Cast: Tatiana Maslany, Ginger Gonzaga, Jameela Jamil, Josh Segarra, Jon Bass, Renée Elise Goldsberry, Tim Roth, Mark Ruffalo, Benedict Wong, Charlie Cox
Produzione: Marvel Studios
Distribuzione: Disney Plus, dal 18 agosto 2022
Arriva una ventata comica nel Marvel Cinematic Universe con She-Hulk, ultima serie della Fase 4 su Disney Plus, che ha seguito il percorso fatto in questi due anni dall’incredibile WandaVision, la politica The Falcon and The Winter Soldier la misteriosa Loki, l’animata What If…?, la natalizia Hawkeye, la confusa Moon Knight e la meravigliosa Ms. Marvel. Abbiamo visto in anteprima i primi quattro episodi (su 9). Vi raccontiamo cosa aspettarvi senza spoiler).
She-Hulk: prime impressioni sulla serie Marvel con Tatiana Maslany
She-Hulk, attingendo dai fumetti, si presenta come un procedurale dalle tinte comedy. La serie riprende quindi il formato finora visto solo in WandaVision – episodi da 30 minuti più o meno – ma invece che analizzare la storia delle sitcom per raccontare un’elaborazione del lutto, entra nell’ottica generale che sembra aver preso quest’altalenante Fase 4 del Marvel Cinematic Universe.
Sembra infatti che per tutti gli Eroi più potenti della Terra sia venuto il momento di capire come essere felici da umani, dopo esserlo stati da eroi. Se lo chiedeva insistentemente Stephen Strange in Doctor Strange nel Multiverso della Follia, ha cercato di capirlo un’adolescente pakistana come Kamala Khan in Ms. Marvel, ora tocca a una giovane e preparata avvocatessa in carriera. Jennifer Walters (un’azzeccatissima nel ruolo, contro ogni previsione, Tatiana Maslany) è pronta a cominciare la sua vita da adulta nel mondo del lavoro quando, dopo un’incidente con il cugino Bruce (proprio QUEL Bruce) entra inavvertitamente a contatto con il sangue di Hulk, divenendo così She-Hulk.
Fin dal nome la situazione imbestialisce – termine che utilizziamo non a caso – non poco la protagonista, che a questo punto deve accettare suo malgrado i poteri che ha acquisito, imparare a controllarli ma soprattutto bilanciare la propria vita mostruosa e famosa con quella personale e professionale. Niente di più difficile, soprattutto essendo una donna che non viene presa molto sul serio, sul posto di lavoro così come in famiglia.
Continua a chiedersi se i nuovi obiettivi raggiunti siano grazie ai propri poteri e al proprio aspetto oppure grazie alla propria bravura e personalità… a cominciare dalle app di incontri. Riflessioni terribilmente attuali, soprattutto in campo femminile e femminista sul posto di lavoro. Uno spaccato anche su cosa significhi la fama per gli eroi. Un po’ come accadeva a Peter Parker in Spider-Man: No Way Home.
In ogni episodio Jennifer Walters affronta un caso, legato al mondo “super”, che riporta non poche facce conosciute dal MCU del passato e del presente. Tra questi il già annunciato e amatissimo Benedict Wong oltre ovviamente a Mark Ruffalo. Lo spirito irriverente, combattivo della protagonista, che non vuole sentirsi dire come comportarsi, ricorda una Fleabag marvelliana. Lo stesso dicasi per lo sfondamento della quarta parete. Per mantenere una sorta di atmosfera da sitcom – ma forse più da Ally McBeal – She-Hulk infatti utilizza i dialoghi direttamente in camera, rivolgendosi agli spettatori.
She-Hulk è anche un passo a due, che però non è un vero e proprio passaggio di testimone, come non lo erano del tutto Hawkeye, Falcon & Winter Soldier, il già citato Spider-Man. L’head writer Jessica Gao ha mescolato sapientemente i generi, anche se a volte in modo un po’ sbilanciato, portando alla luce le differenze di approccio di genere all’apprendere i poteri, e soprattutto a mantenerli. La tanto temuta CGI dai trailer si conferma traballante anch’essa, Nell’ottica generale del serial, però, pesa meno grazie alla solida costruzione narrativa. Divisa fra orizzontale e verticale, tra Jennifer Walters nel mondo e i proverbiali casi di puntata.
L’occasione è anche propizia per prendersi un po’ in giro, oramai stile rodato della Casa delle Idee al cinema. Proprio questo tono auto-ironico, leggero e che non si prende troppo sul serio funziona sulla durata dei 30 minuti e potrebbe essere la soluzione ottimale per quest’ultimo capitolo seriale della Fase 4. Questa è la via?
In Breve
Giudizio Globale
7.5
Sommario
She-Hulk dai primi quattro episodi visti è un procedurale dalle tinte comedy che tenta di bilanciare vita privata e supereroistica, simbolo del percorso altalenante di questa Fase 4: Tatiana Maslany promossa!