Dark Knights of Steel 1 | Recensione della miniserie DC in stile Game of Thrones
Tom Taylor e Yasmine Putri calano Batman, Superman e compagnia in una realtà di intrighi cavallereschi
Pubblicato il 16 Agosto 2022 alle 17:00
Autori: Tom Taylor, Yasmine Putri
Formato: 17X26, 48pp., S., colori
Prezzo: € 5,00
Casa Editrice: Panini Comics
Provenienza: USA
Data di pubblicazione: 21/07/2022
Dark Knights of Steel è una miniserie che reimmagina i personaggi DC in salsa fantasy medievale, prendendo chiaro spunto dal fortunato ciclo letterario di Game of Thrones di George R. Martin, adattato nella celeberrima serie TV di HBO.
Con il prossimo esordio televisivo del prequel di Game of Thrones, ovvero House of the Dragon, e della serie Prime Video Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere, Tom Taylor e Yasmine Putri colgono il momento perfetto per proporre una rivisitazione in chiave fantasy del classico DC Universe.
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Panini pubblica l’originale maxiserie di 12 episodi in una miniserie di sei albi di 48 pagine, ognuno contenente due numeri originali, offrendo così una lettura più corposa al lettore italiano rispetto a quello americano. Probabilmente nell’ambito della mini sarà pubblicato anche lo speciale Dark Knights of Steel: Tales from the Three Kingdoms, con storie collaterali ambientate nella stessa realtà.
E probabilmente con questa soluzione ne beneficia anche il coinvolgimento dell’opera, dal momento che in questi primi due episodi il lavoro di introduzione dei vari elementi narrativi che Tom Taylor (che crea un’altro mondo alternativo dopo quello di DCeased) ci propone prende molto spazio. Con la lettura consecutiva di entrambi i primi due episodi di Dark Knights of Steel il lettore arriva velocemente a conoscere il mondo fantastico in cui si sviluppano le vicende mentre la trama procede con numerose svolte sorprendenti.
Da un lato c’è la classica curiosità che sorge nella lettura di vari Elseworlds o simili di vedere come sono stati adattati i vari personaggi classici al contesto fantasy (particolarmente azzeccata l’idea di usare tutti i vari Robin come spie del cavaliere Batman, un po’ come gli “uccellini” di Varys in Game of Thrones), dall’altro una storia che parte stravolgendo alcuni elementi fondanti della tradizione DC e del mito di Superman, per imbastire un complesso arazzo di trame di potere.
Taylor riesce a far emergere l’essenza di tutti i classici personaggi DC anche da queste versioni calate in un contesto totalmente diverso, ritagliandosi anche lo spazio per esplorare situazioni inedite come la curiosa coppia formata da Wonder Woman e Supergirl.
La storia si fonda su una profezia che spinge alla guerra tra il regno di El, dove il principe Kal-El si affianca al cavaliere Batman, Bruce Wayne, e il regno delle Tempeste retto da Jefferson Pierce (che nell’universo DC sarebbe Black Lighting), consigliato dal veggente Constantine. Nel mezzo il regno di Amazonia, dove la sorella di Kal-El, Zala,, cresce affidata come pupilla alla regina Hyppolita ed è anche la compagna della principessa Diana.
Come in Game of Thrones assistiamo a tradimenti e delitti che rompono il delicato equilibrio di alleanze tra i regni, con l’ingresso in scena pagina dopo pagina di vari personaggi DC in versione medievale. In questi primi episodi lo spazio dedicato a Jefferson Pierce e alla sua famiglia è forse un po’ troppo contenuto e le motivazioni delle loro azioni non sembrano molto chiare, ma c’è tempo per approfondire nei capitoli successivi.
Ottimo il lavoro di Yasmine Putri sia nel realizzare il design di queste versioni medievali dei vari personaggi (anche se per alcuni, come l’Harley Quinn versione giullare di corte, il lavoro era estremamente facile), sia nel raccontare la vicenda in maniera scorrevole e dinamica tenendo a mente che, nonostante le influenze fantasy, si tratta pur sempre di un fumetto di supereroi.
In Breve
Storia
7
Disegni
7
Cura editoriale
6.5
Sommario
Una saga avvincente che rielabora efficacemente le suggestioni da fantasy medievale fondendole con il classici personaggi DC, riuscendo, anche dal punto di vista grafico, a mantenere una sua specifica identità supereroistica pur giocando con le contaminazioni di genere.