Marvel Pride | Recensione dell’antologia LGBTQIA+ della Casa delle Idee

Tante storie brevi e alcuni episodi storici per celebrare autori e personaggi queer in casa Marvel

Pubblicato il 3 Agosto 2022 alle 10:00

Autori: AA.VV.
Formato: 17X26, 160pp., C., colori
Prezzo: € 19,00
Casa Editrice: Panini Comics
Provenienza: USA
Data di pubblicazione: 07/07/2022

Tobia Brunello
Tobia Brunello
2022-08-03T10:00:32+02:00
Tobia Brunello

Autori: AA.VV. Formato: 17X26, 160pp., C., colori Prezzo: € 19,00 Casa Editrice: Panini Comics Provenienza: USA Data di pubblicazione: 07/07/2022

A giugno, in occasioni dei festeggiamenti del Pride in tutto il mondo, anche la Marvel, come la DC, ha messo in cantiere alcune iniziative per celebrare la diversità e sensibilizzare sulle tematiche LGBTQIA+.

Si tratta di un volume che raccoglie le storie brevi uscite nello speciale Marvel’s Voices: Pride del 2021 e una manciata di altre storie significative per la storia dei personaggi queer della Marvel.

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Partendo da queste ultime, troviamo lo storico Alpha Flight #106 del 1992, di Scott Lobdell e Mark Pacella, in cui il personaggio di Northstar affermò esplicitamente di essere gay (dopo anni in cui la cosa era stata più o meno velatamente suggerita).

La vicenda vede il supereroe canadese salvare una neonata abbandonata nella spazzatura solo per scoprire che è malata di AIDS. La risonanza mediatica dell’avvenimento lo porta a scontrarsi con il vecchio supereroe canadese Maggiore Foglia d’Acero, colmo di risentimento dato che suo figlio omosessuale è morto di AIDS senza che nessuno provasse per lui la stessa pena mostrata per la piccola neonata.

È una storia decisamente in cui la morale non è certamente sottile e con i disegni di un Mark Pacella emulo di Rob Liefeld in piena “febbre Image”, quanto di meno adatto per quello che avrebbe voluto essere questa storia. Eppure dal punto di vista storico resta un’episodio fondamentale, come viene appunto ricordato dal personaggio di Prodigy nella breve storia di Luciano Vecchio in apertura di volume che ricorda l’evoluzione dei personaggi LGBTQIA+ nell’Universo Marvel.

L’episodio di Northstar è stato il primo in cui un supereroe ha rivendicato la propria sessualità in maniera esplicita, ma da allora un po’ alla volta abbiamo avuto coppie di supereroi gay che si comportavano naturalmente sulla carta stampata (Rictor e Shatterstar, Wiccan e Hulkling, Dragoluna e Phyla-Vell…) e rapporti un tempo solo suggeriti finalmente esplicitati, come quelli tra Mystica e Destiny o tra il Distruttore e Union Jack (Roger Aubrey e Brian Falsworth).

In un genere narrativo in cui la simbologia è tutto come quello supereroistico, la rappresentanza delle persone queer e omosessuali è stata colpevolmente negata per troppo tempo. Dall’improvviso coming out di Northstar siamo passati, 20 anni dopo, al suo matrimonio con l’amato Kyle Jinadu (in Astonishing X-Men #51 del 2012, di Marjorie Liu e Mike Perkins, anch’esso raccolto nel volume).

Ora, a 30 anni da quell’episodio, le coppie queer nelle pagine dei fumetti Marvel sono cosa comune, ma il difficile cammino verso l’accettazione e l’inclusione è sempre lungo e articolato, come le celebrazioni del Pride non mancano di ricordarci.

In questa raccolta di storie brevi il protagonista è l’amore, per gli altri ma anche soprattutto per sé stessi: la capacità di accettarsi e non sentirsi “sbagliati” per qualcosa che riguarda solo la propria sfera intima. Orgoglio, quindi, appunto “Pride“, e anche i personaggi Marvel si ritrovano a dover affermare con forza la propria identità, per rivendicare il diritto di essere sé stessi.

Se gli X-Men e i mutanti in genere sono stati per anni la metafora Marvel per raffigurare l’intolleranza a tutti i livelli, oggi possono abbracciare esplicitamente le tematiche LGBTQIA+. Ecco quindi che i mutanti fanno un po’ la parte del leone nel volume (particolarmente ispirata la storia di Daken che introduce Somnus, un mutante capace di vivere nei sogni che per tutta la vita ha dovuto reprimere la propria sessualità), ma c’è spazio anche per storie con protagoniste la Gatta Nera, Titania e “She-Hulk” e Carolina Dean e Nico Minoru dei Runaways.

Molto efficace anche un passaggio della storia che vede Daredevil (Elektra) incontrare Charlene McGowan, la scienziata transgender conosciuta sulle pagine de L’Immortale Hulk. Quando Charlene le fa notare che quella che sembrava un’innocente battuta (“Benvenuta nel mondo delle donne”) sottintende qualcosa di offensivo (cioè che fino al momento della transizione Charlene non potesse considerarsi donna) la reazione di Elektra è quella di chiedere scusa e ringraziare per aver avuto la possibilità di imparare a relazionarsi al meglio con Charlene.

L’ascolto e la disponibilità a soddisfare le istanze delle persone che cercano di affermare la propria identità è qualcosa che in realtà non costa molto, ed è per questo che volumi del genere hanno un grandissimo valore nel facilitare un dialogo che migliori le condizioni di vita di tutti.

In Breve

Storia

7.5

Disegni

6.5

Cura editoriale

7

Sommario

Una serie di storie molto differenti tra loro come stili, accomunate dalle tematiche LGBTQIA+. Il valore del volume è nel messaggio che vuole veicolare piuttosto che nella misura artistica delle varie storie. Il grande difetto sono i disegni dello storico coming out di Northstar, quanto di più inadatto si potesse immaginare per una storia del genere.

7

Punteggio Totale

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