Dragon Ball: perché il Torneo Tenkaichi è così importante nel mondo dei Battle Shōnen?

Dragon Ball: il Torneo Tenkaichi è importante per il mondo dei Battle Shōnen? Sì, e vediamo perché!

Pubblicato il 29 Luglio 2022 alle 11:00

Dragon Ball ha esordito dopo alcuni capitoli nel 1987 con il Torneo Tenkaichi ribaltando completamente le sorti sia della saga, che delle vendite totali.

Sì, che si crediate o no anche questo franchise ha subito all’epoca il cambio generazionale, visto e considerato che sul finire degli anni ’80 anche Dragon Ball rischiava la chiusura anticipata.

Dragon Ball: perché il Torneo Tenkaichi è così importante nel mondo dei Battle Shōnen? Per rispondere a questa domanda andremo ad analizzare più aspetti, ed anche più manga, che grazie alla soluzione del “Torneo” sono riusciti ad evadere da una situazione editoriale critica.

In Italia questo capitolo è uscito nel 1995 e la sua trasposizione animata poco dopo, quindi non abbiamo subito questa “oscillazione” del franchise, salvato da una trovata geniale dell’editor che accompagnava Toriyama in quel periodo.

Kazuhiko Torishima, lo storico editor dell’autore discuteva di un’idea che avrebbe dovuto risolvere la crisi delle vendite di Dragon Ball, e successivamente a qualche idea balenò fuori quella della formula associata al Torneo Tenkaichi.

Dragon Ball: perché il Torneo Tenkaichi è così importante nel mondo dei Battle Shōnen? Prima che per il genere stesso il Torneo ha salvato, come accennato le vendite di Dragon Ball, visto che il pubblico si è trovato di fronte qualcosa di semplice che potesse capire senza sforzare il cervello, divertendosi con dei combattimenti meravigliosi.

La formula messa in atto da Torishima e Toriyama infatti, era volta a non “complessare” il pubblico, che poteva godersi la storia senza troppi pensieri.

Dragon Ball: perché il Torneo Tenkaichi è così importante nel mondo dei Battle Shōnen?

Dragon Ball: perché il Torneo Tenkaichi è così importante nel mondo dei Battle Shōnen?
Credit – Toei Animation

Come se non bastasse il passaparola e lo scambio di opinioni era semplice, visto che ogni settimana milioni di persone parlavano di chi avrebbe vinto o chi sarebbe passato il turno, visto e considerato che era un argomento leggero e senza troppi ragionamenti.

Queso non vuol dire che Toriyama pensasse che il suo pubblico non aveva cervello, ma anzi, quest’ultimo si opponeva ai forti ritmi del lavoro giapponese, concedendo una pausa tranquilla e spensierata a chi aveva affrontato una dura o brutta giornata, innalzando quindi, anche le vendite del suo manga!

Da come potete ben ricordare questa “formula magica” di Dragon Ball è stata adottata fino alla fine di Dragon Ball Z, ricalcando il tutto sia nei lungometraggi che in Dragon Ball Super stesso con Il Torneo Del Potere.

Ovviamente il livello dei guerrieri è cresciuto nel corso del tempo è il tutto si è mutato, mantenendo la versione del Torneo Tenkaichi presente nella prima serie quella “originale” dove tutti potevano confrontarsi con chiunque, e Tenshinhan potevano ancora competere con Goku. Ma come sempre si tratta di gusti e impostazioni funzionali.

Le influenze sui Battle Shōnen!

Siccome è stata una trovata geniale fin da subito i manga che hanno preceduto Dragon Ball hanno tratto ispirazione. In realtà lo fanno ancora oggi, anche se la maggior parte delle volte rielaborano il tutto.

Come accennato, in Giappone questo Torneo è cominciato nel 1987, durante il boom dei grandi film action che vedevano il volto di diverse celebrità del fitness del combattimento e non, che hanno ispirato qualsiasi opera di intrattenimento presente durante quel “range”.

Basti pensare solamente ad Hokuto no Ken che ha ispirato i suoi personaggi proprio da questi attori del cinema commerciale dell’epoca.

Questo lo ha fatto anche Toriyama con il suo Dragon Ball ad esempio, visto e considerato che probabilmente l’idea del Torneo è stata ispirata dai videogame picchiaduro classici come Street Fighter ad esempio.

Buone idee dal passato!

Questo per dire che è anche normale trarre buone idee del passato, a patto che si crei poi qualcosa di unico e totalmente distaccato dall’ispirazione principale, proprio come fatto da Toriyama, che a sua volta ha attinto fortemente dal classico cinese Il viaggio in Occidente, scritto da Ch’eng-en Wu.

Proprio per questa “teoria” l’intera opera di Dragon Ball, insieme al suo Torneo, sono stati da ispirazione alle grandi opere cult prossime, che hanno tracciato un panorama ancora più ampio a loro volta da cui attingere.

Tra le prime opere ad ispirarsi al Torneo Tenkaichi troviamo proprio Yū Yū Hakusho (Yu degli Spettri)del celebre Togashi, dove quest’ultimo con la Saga del Torneo Oscuro dimostra di essere amante del manga di Toriyama, visto che segue quasi alla lettera quanto fatto dal celebre mangaka.

Ancora oggi i tornei sono all’ordine del giorno nei manga, e anche in grandi opere come One Piece ad esempio, quest’ultimo non manca (parliamo del Torneo svoltosi durante la saga di Dressrosa ndr), visto che ancora oggi il tutto funziona anche su diverse generazioni.

Conclusione – Dragon Ball

In poche parole, per racchiudere tutto questo approfondimento volto a mostrare ancora una volta le influenze di Dragon Ball sul medium, possiamo dire che qualsiasi Battle Shōnen che si rispetti si ispiri a questo manga cult, data l’incredibile idea e la massiccia impronta lasciata su pubblico e sull’editoria stessa, che ancora oggi riesce a tirare fuori storie e vendite da capogiro, proprio grazie al mangaka per eccellenza della nostra generazione: Akira Toriyama.

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