Jurassic World Nuove avventure: recensione della stagione finale su Netflix

La serie va a chiudere l'universo di Jurassic World dopo il film al cinema con Chris Pratt.

Pubblicato il 21 Luglio 2022 alle 19:00

Titolo originale: Jurassic World Camp Cretaceous

Creata da: Zack Stentz Basata sul romanzo di: Michael Crichton

Cast: Paul-Mikél Williams, Sean Giambrone, Kausar Mohammed, Jenna Ortega, Ryan Potter, Raini Rodriguez

Produzione: Universal Pictures, DreamWorks Animation Television, Amblin Entertainment

Distribuzione: Netflix, 21 luglio 2022

Federico Vascotto
Federico Vascotto
2022-07-21T19:00:21+02:00
Federico Vascotto

Titolo originale: Jurassic World Camp Cretaceous Creata da: Zack Stentz Basata sul romanzo di: Michael Crichton Cast: Paul-Mikél Williams, Sean Giambrone, Kausar Mohammed, Jenna Ortega, Ryan Potter, Raini Rodriguez Produzione: Universal Pictures, DreamWorks Animation Television, Amblin Entertainment Distribuzione: Netflix, 21 luglio 2022

5 stagioni in un’anno e mezzo o quasi. Un record di produzione di cui purtroppo ha risentito la qualità e la tempistica di uscita di Jurassic World Nuove avventure 5, la quinta ed ultima stagione della serie animata per ragazzi di Netflix che ha voluto raccontare in parallelo il mondo visto nella trilogia sequel di Colin Trevorrow, conclusasi al cinema da poco (qui la nostra recensione del deludente capitolo finale).

Jurassic World Nuove avventure: recensione della stagione finale su Netflix

jurassic world nuove avventure 5 recensione
Courtesy of EW

La storia di Jurassic World Nuove avventure 5 riprende esattamente da dove l’avevamo lasciata nella sorprendente stagione 4, con quel colpo di scena finale ben assestato che rivelava che l’uomo dietro le quinte della Mantah Corp e di quanto fatto contro i dinosauri finora era opera del padre di Kenji, Mr. Kon.

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Ora, non solo Kon e Kenji devono ritrovarsi e capirsi – il ragazzo ha sempre raccontato di come sentisse il padre distante e più interessato agli affari che a lui – ma è soprattutto il gruppo a dover capire se può fidarsi. Anche perché l’uomo sembra più interessato a chiudere la presentazione in atto con dei possibili investitori per l’isola misteriosa con i chip che controllano i dinosauri, piuttosto che avere urgenza di riportare i ragazzi, in primis il figlio, a casa.

Proprio la questione chip è la tematica principale della stagione. Con un escamotage Kon riesce a prendere tempo per far rimanere i ragazzi sull’isola e Kash e Mae saranno costretti a lavorare di nuovo insieme per far funzionare i chip dentro le maestose creature. Creature che diverranno così allo stuolo di animali domestici, ma costretti a compiere determinati azioni attraverso un joystick. Qui che entra in gioco l’elemento meta-narrativo: pensiamo a quanti videogiochi siano stati creati sulla saga di Jurassic Park! L’accezione del progetto in questo caso però è negativa, e appare infatti collegata al progetto del villain dell’ultimo film della saga sequel, il Lewis Dodgson di Campbell Scott a capo della Biosyn, che qui appare in versione animata.

I ragazzi sono oramai cresciuti e ancora una volta – Kon in primis – gli adulti sono inutili, un ostacolo per tornare finalmente a casa e i protagonisti devono ancora cavarsela da soli. Viene ricordato per l’occasione il loro percorso dalla prima stagione, di come siano maturati anche prima del tempo, di come abbiano imparato ad essere una famiglia a volte più di quella biologica. Una tematica, quella familiare, molto attuale se pensiamo alle etnie coinvolte nel serial, a cui si aggiunge anche quella LGBT in quest’ultima stagione, che non appare forzata ma in linea con la narrazione avviata finora.

Vengono anche citati anche alcuni easter egg dalla saga originaria di Jurassic Park e qualche preludio di cosa accadrà nell’ultimo capitolo della saga di Jurassic World, anche perché la storia arriva a posizionarsi tra secondo e terzo film della saga sequel. A questo punto sarebbe dovuta uscire prima su Netflix, ma evidentemente non sono riusciti con le tempistiche. Qualche episodio in meno avrebbe giovato al ritmo del racconto e al non mostrare situazioni ripetitive e ridondanti, come gli inseguimenti da parte dei dinosauri.

A livello di animazione, complici i velocissimi tempi di produzione a cui accennavamo a inizio recensione, ne risentono soprattutto i personaggi umani (e soprattutto gli adulti), più che i dinosauri e gli ambienti, che vengono invece valorizzati, forse perché veri protagonisti della storia raccontata in fin dei conti.

Jurassic World Nuove avventure 5 si conferma insomma come una conclusione migliore e più coerente della sua controparte live action al cinema, ma allo stesso tempo lascia un po’ di amaro in bocca per non aver sfruttato meglio alcuni collegamenti con la saga parallela in sala.

In Breve

Giudizio Globale

7.5

Sommario

Una conclusione migliore di quella live action per la saga sequel di Jurassic World ma comunque vittima delle tempistiche serrate di produzione.

7.5

Punteggio Totale

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