Ms. Marvel: recensione della meravigliosa serie Marvel

La protagonista Iman Vellani / Kamala Khan tornerà in The Marvels nel 2023 al cinema.

Pubblicato il 15 Luglio 2022 alle 22:00

Titolo originale: Ms. Marvel

Creata da: Bisha K. Ali Basata sul fumetto di: Sana Amanat, Stephen Wacker, G. Willow Wilson, Adrian Alphona, Jamie McKelvie

Cast: Iman Vellani, Matt Lintz, Yasmeen Fletcher, Zenobia Shroff, Mohan Kapur, Saagar Shaikh, Laurel Marsden, Azhar Usman, Rish Shah, Arian Moayed, Alysia Reiner, Laith Nakli, Nimra Bucha, Travina Springer, Adaku Ononogbo, Samina Ahmad, Fawad Khan, Mehwish Hayat, Farhan Akhtar, Aramis Knight

Produzione: Marvel Studios

Distribuzione: Disney Plus, fino al 13 luglio

Federico Vascotto
Federico Vascotto
2022-07-15T22:00:09+02:00
Federico Vascotto

Titolo originale: Ms. Marvel Creata da: Bisha K. Ali Basata sul fumetto di: Sana Amanat, Stephen Wacker, G. Willow Wilson, Adrian Alphona, Jamie McKelvie Cast: Iman Vellani, Matt Lintz, Yasmeen Fletcher, Zenobia Shroff, Mohan Kapur, Saagar Shaikh, Laurel Marsden, Azhar Usman, Rish Shah, Arian Moayed, Alysia Reiner, Laith Nakli, Nimra Bucha, Travina Springer, Adaku Ononogbo, Samina Ahmad, Fawad Khan, Mehwish Hayat, Farhan Akhtar, Aramis Knight Produzione: Marvel Studios Distribuzione: Disney Plus, fino al 13 luglio

“There is no normal. There is just us and what we do with what’s been given”

Una ventata di freschezza è arrivata nel Marvel Cinematic Universe con Ms. Marvel, la nuova serie della Fase 4 su Disney Plus che ci ha proprio sorpreso, dopo l’incredibile WandaVision, la politica The Falcon and The Winter Soldier la misteriosa Loki, l’animata What If…?, la natalizia Hawkeye e la confusa Moon Knight.

ms. MARVEL. Recensione

Prima di tutto Ms. Marvel ci ha sorpreso perché, come Hawkeye, è stata onesta sulla propria natura fin dai primi trailer e dalle prime immagini: un teen drama che voleva raccontare la nascita di una supereroina ancora adolescente, mentre cercava di capire il proprio posto nel mondo. Questo aspetto risulta molto chiaro anche nella resa visiva – pop e coloratissima – della serie: emblematici in questo senso sono primo e ultimo dei sei episodi che la compongono, con i messaggi di testo che si scrivono i protagonisti, che appaiono in sovrimpressione su muri ed edifici, i post video sui social che commentano le imprese di Kamala, la sigla che gioca con la composizione del nome, la colonna sonora carichissima.

La storia è un vero e proprio romanzo di formazione della Generazione Z. Come dirà la protagonista nel finale: “I’m just figuring it out” e il comprensivo padre le risponderà “We’re all just figuring it out”. Cerchiamo tutti noi stessi e di capire ciò che siamo e cosa rappresentiamo. È forse finora la miglior presentazione di un personaggio nuovo per l’MCU che poi ricoprirà un ruolo anche al cinema: la Kamala Khan di Iman Vellani – adorabile fin da subito e perfetta nella parte – sarà infatti co-protagonista accanto al suo idolo, la Captain Marvel di Brie Larson, in The Marvels, il sequel in arrivo al cinema nel 2023.

Vellani è proprio la forza del serial, che pur mantenendo le basi da teen drama negli episodi centrali si mescola con atmosfere da spy story per rivelare un racconto senza tempo, quello dei ClanDestini, un gruppo di fuggitivi da un altro universo (oramai il Multiverso nel Marvel Cinematic Universe è dato per assodato) che vorrebbe tornare a casa. Un racconto legato a doppio filo con la sua storia familiare di Kamala, dato che la ragazzina scoprirà che il bracciale che risveglia i suoi poteri proviene dalla nonna Sana (Samina Ahmad) e forse addirittura dalla bisnonna Aisha (qui la nostra video intervista a Mehwish Hayat). Un viaggio in Pakistan alla ricerca delle proprie origini le farà scoprire molto di più sulla propria famiglia: si tratta di uno degli episodi più coinvolgenti e intimi della serie, e le farà trovare un terreno comune con il padre e la madre (Zenobia Shroff).

Il serial è quindi sia romanzo di formazione sia percorso di consapevolezza per diventare un’eroina, che però rimane pur sempre un’adolescente divisa tra due culture, quella americana e quella pakistano-musulmana. Ed è proprio l’aspetto culturale l’altra sorpresa di Ms. Marvel (che sceglie di chiamarsi così perché Kamala significa “meravigliosa” in urdu, proprio come il suo idolo), ben bilanciata accanto alle disavventure da teenager tra amici e prime cotte e l’aspetto coming of age della storia di Kamala.

La creatrice Bisha K. Ali, conoscendo bene la propria cultura, ha potuto sciorinarla in piccoli grandi gesti ed eventi (le dinamiche della Moschea, il matrimonio del fratello maggiore di Kamala) e anche ironizzare e scherzarci su, rendendo il racconto leggero ma non per questo meno profondo ed emozionante. Anzi, è proprio grazie allo sguardo di Kamala che possiamo entrare a capofitto nella storia, empatizzare con lei e provare ciò che prova, fino alla fine.

In Ratatouille si diceva che “Non tutti possono diventare dei grandi artisti ma un grande artista può celarsi in chiunque”. Il messaggio ultimo di Ms. Marvel sembra essere simile: in ognuno di noi può essere racchiuso un supereroe, che può partire da piccoli gesti e dal quartiere (proprio come fa Kamala, facendosi accettare come supereroina prima di tutto dalla propria comunità, un po’ come il nuovo Spider-Man di Tom Holland) e non deve necessariamente salvare tutta l’umanità. Nei vari dialoghi e confronti familiari degli ultimi episodi, citiamo quello del finale con le parole del padre di Kamala: “If you have saved one person, well, you have saved the world”. A volte da piccoli timidi passi si compiono azioni monumentali. Non si tratta di un insegnamento prezioso, soprattutto per il mondo attuale e per la voglia di apparire della società dell’immagine in cui viviamo?

Del resto quel dialogo sembra chiudere idealmente il cerchio con quello del primo episodio – semplice eppure efficacissimo – tra Kamala e il suo miglior amico Bruno: “Non sarà certo una ragazza scura di Jersey City a salvare il mondo” – “Perché no? Tu sei Kamala Khan, se vuoi salvare il mondo, salvi il mondo”. Kamala Khan, siamo tutti con te. E tu sei proprio una di noi.

In Breve

Giudizio Globale

9.0

Sommario

Una ventata d'aria fresca per la Fase 4 del Marvel Cinematic Universe, un onestissimo teen drama con venature da spy story e soprattutto una romanzo di formazione umano e supereroistico di identità culturale.

9

Punteggio Totale

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