Le 5 migliori opere di Tim Sale
Ripercorriamo le opere maggiori dell'artista scomparso improvvisamente
Pubblicato il 20 Giugno 2022 alle 13:00
Il 16 giugno 2022 ci ha purtroppo lasciati, a soli 66 anni, Tim Sale, straordinario disegnatore autore di opere come le miniserie sui “colori” degli eroi Marvel e di alcune delle migliori storie di Batman. Originario di Ithaca, cittadina nello stato di New York da dove ha mosso i primi passi nel mondo dei fumetto per la casa editrice Comico sul finire degli anni ‘80, disegnando Grendel di Matt Wagner.
Sale si è imposto all’attenzione del grande pubblico nel 1991, con la minisere degli Esploratori dell’Ignoto (Challengers of the Unknow) per la DC Comics, in cui per la prima volta ha lavorato insieme allo sceneggiatore Jeph Loeb. Negli anni seguenti avrebbe firmato alcuni cicli di storie di Batman per poi tornare a lavorare con Loeb in una serie di Legends of the Dark Knight Halloween Special che avrebbero consacrato la coppia e fatto da preludio alla loro opera più importante.
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Ma ripercorriamo in ordine le opere migliori che hanno segnato l’ascesa di Tim Sale nell’Olimpo degli autore USA.
Le 5 migliori opere di Tim Sale
- Wolverine/Gambit: Vittime (1996)
- Batman: Il Lungo Halloween (1996-1997)
- Superman: Stagioni (1998)
- Spider-Man: Blu (2002-2003)
- Catwoman: Vacanze Romane (2004-2005)
Wolverine/Gambit: Vittime
Nel 1995 la coppia formata da Jeph Loeb e Tim Sale si era già fatta un nome in casa DC Comics grazie alla miniserie sugli Esploratori dell’Ignoto e i primi Legends of the Dark Knight Halloween Special dedicati a Batman.
Del loro valore se ne accorge anche la Marvel, che decide di affidargli una miniserie dedicata a due dei suoi personaggi di punta (sono gli anni in cui gli X-Men dominano le classifiche di vendita): Wolverine e Gambit, i due membri degli X-Men più solitari e misteriosi.
Loeb e Sale mettono in scena un thriller claustrofobico, in cui Gambit vola a Londra per indagare su un emulo di Jack lo Squartatore che sembra proprio essere il suo compagno di squadra Wolverine. È la prima vera e propria hit di Loeb & Sale, che prendono un criminale di secondo piano kitsch e poco minaccioso come Arcade e lo rendono un personaggio da incubo, inquietante e disturbato. I disegni di Sale giocano sui contrasti tra le ombre opprimenti e la luce liberatoria, mostrando tutta la sua abilità nell’utilizzare i chiaroscuri per veicolare emozioni e stati d’animo.
Batman: Il Lungo Halloween
Vedendo Loeb e Sale firmare una hit alla Marvel come la miniserie di Gambit e Wolverine, l’editor DC Archie Goodwin si affretta non solo ad affidare al duo il loro ultimo Halloween Special di Batman, ma a commissionargli un’intera serie lunga un anno, da Halloween ad Halloween.
Batman: The Long Halloween diventa immediatamente una delle opere fondamentali del Cavaliere Oscuro, affiancando i capolavori di Frank Miller e Neal Adams. Un giallo che attraversa tutte le stagioni e le varie festività, questa maxiserie esalta al massimo le doti da detective di un giovane Bruce Wayne, alle sue prime esperienze come Batman, in una Gotham City resa oscura e inquetante come non mai dai gotici disegni di Sale, che tratteggiano in maniera indelebile tutti i vari criminali classici di Batman donandogli un’aria sempre più disturbante.
Una storia che è stata ripresa in varie misure nella serie TV Gotham, oltre che nel film The Batman.
Superman: Stagioni
Dopo il successo di Batman: The Long Halloween, Loeb e Sale cambiamo completamente registro, scrivendo una delle storie più evocative di Superman. Miniserie prestige di quattro episodi, ognuno dedicato ad una differente stagione, Superman: For All Seasons, ci mostra l’evoluzione dell’eroe attraverso i punti di vista di diversi personaggi : la primavera per Jonathan Kent, l’estate con Lois Lane, l’autunno di Lex Luthor e l’inverno con il punto di vista di Lana Lang.
Ad ogni stagione corrisponde un’evoluzione ed un cambiamento, e i disegni di Sale (insieme ai colori di Bjarne Hansen) trascinano il lettore in un viaggio attraverso le memorie e le fasi della vita dell’eroe più famoso di tutti.
Un’opera che non ha avuto lo stesso clamore de Il Lungo Halloween, ma che è seminale per la storia di Superman (tanto che è servita da ispirazione per la fortunata serie TV Smallville).
Spider-Man: Blu
Loeb e Sale tornano per su Batman per un sequel de Il Lungo Halloween, Batman: Vittoria Oscura, per poi ricevere la chiamata di Joe Quesada dalla Marvel. Tornati alla Casa delle Idee, Loeb e Sale realizzano quelle che sarebbero diventate poi le miniserie “colors”, ovvero delle storie dedicate ad alcuni dei personaggi Marvel che ricordano i primi periodi della propria carriera, in particolare eventi legati ad un lutto più o meno recente nelle loro serie regolari e in cui i colori assumono un significato legato sia al periodo storico raccontato che agli stati d’animo.
Ecco quindi Daredevil: Yellow, in cui Matt Murdock scrive una lettera alla fidanzata defunta Karen Page ricordando il periodo in cui vestiva il costume giallo; Hulk: Grey, dove Bruce Banner ritorna ai momenti delle sue prime trasformazioni nel Golia Verde (all’epoca ancora grigio) e alle origini della sua travagliata relazione con la moglie Betty Ross (che, nel periodo dell’uscita della miniserie, era morta da poco); Captain America: White (che, dopo il prologo realizzato nel 2008, è stata completata solo nel 2015), in cui Steve Rogers ripensa agli anni della Guerra e affronta la perdita del compagno Bucky Barnes.
Ma tra queste, l’opera che spicca è sicuramente Spider-Man: Blue, in cui Peter Parker registra un commosso messaggio alla fidanzata Gwen Stacy, uccisa da Goblin nella storia che ha segnato la fine di un’epoca e la “perdita dell’innocenza” per i fumetti di supereroi americani. Il blu del costume di Spider-Man è anche il colore della tristezza e della malinconia di Peter che ripensa a quello che forse è stato il periodo più felice della sua vita.
Catwoman: Vacanze Romane
Oltre che con Vittoria Oscura, Loeb e Sale tornano sulle vicende de Il Lungo Halloween con un altro sequel, dedicato esclusivamente a Selina Kyle e al suo viaggio in Italia per affrontare le conseguenze di quanto scoperto nella maxiserie originale.
Insieme alla coeva serie di Ed Brubaker e Darwyn Cooke, When in Rome è l’opera che più di ogni altra ha ridefinito il personaggio di Catwoman, ridefinendo il personaggio di Selina Kyle per il nuovo millennio. Al di là di una rappresentazione dell’Italia un po’ stereotipata, i disegni di Sale, valorizzati dai colori a tinte acquerello di Dave Stewart, offrono una Selina Kyle che oscilla tra la diva d’altri tempi e la dominatrice in pelle, tra il glamour e l’oscurità.
Se a livello di dialoghi la serie non si è mantenuta agli stessi livelli dei capitoli precedenti, il lavoro di Tim Sale la fa entrare di diritto tra le migliori opere del disegnatore.