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Recensioni Fumetti
Topolino Gold N. 6 – Zio Paperone e il Segreto di Cuordipietra – Recensioni Express
Topolino Gold N. 6 - Zio Paperone e il Segreto di Cuordipietra - Recensioni Express
Pubblicato il 24 Maggio 2022 alle 11:00
Autori: Francesco Artibani, Alessandro Perina
Casa Editrice: Panini Comics
Provenienza: Italia
Prezzo: € 15,00
Cartonato a colori – 20.5×28 – 128 pagine
Data di pubblicazione: 31/03/2022
Autori: Francesco Artibani, Alessandro Perina
Casa Editrice: Panini Comics
Provenienza: Italia
Prezzo: € 15,00
Cartonato a colori – 20.5×28 – 128 pagine
Data di pubblicazione: 31/03/2022
Zio Paperone e il Segreto di Cuordipietra è il secondo volume presente nel bellissimo cofanetto di Panini Comics, dedicato all’epopea di Artibani e Perina sull’eterna lotta tra i due paperi più famosi partoriti dalla mente di Carl Barks.
Dopo l’Ultima avventura, Artibani e Perina mettono in scena per Paperone una nuova sfida, in cui vedremo il fantastiliardario misurarsi con il suo acerrimo nemico di sempre.
Cuordipietra è deciso a sferrare il colpo decisivo, costringendo Paperone a giocarsi il tutto per tutto pur di salvare quanto ha di più caro… e per una volta non stiamo parlando solo dei suoi dollari!
In chiusura al volume, i due autori hanno creato appositamente per questa edizione alcune tavole inedite per un “extra finale” davvero sorprendente…
Se non avete letto
la recensione de L’Ultima Avventura, vi consigliamo di recuperarla dato che il volto della storia è completamente diverso da quello che andremo ad analizzare oggi.
La storia è davvero sospendente e ricorda lontanamente quelle che erano le vicende di Topolino/Paperino Esploratore, un echo lontano di un’altra epoca davvero straordinaria.
La nuova battaglia tra i due vecchi rivali ricorda una delle pellicole più performanti di
Indiana Jones, dato che il sentore e l’odore dell’avventura e l’esplorazione si respira dalla prima all’ultima pagina:
viaggi intorno al mondo, tesori, foreste, serpenti e percorsi velati e dimenticati sono le punte di diamante dell’opera, anche questa volta approfondita, condita e narrata attraverso eventi passati appartenenti alla mitologia della
Paperdinastia.
Un altro “colpo di tacco” da parte di Artibani, e l’inserimento del fratello di Zio Paperone, Gedeone de’ Paperoni, uno dei giornalisti più in voga a Paperopoli, con i suoi oltre 4 milioni di “lettori affezionati”. Lo storico fratello è disperso e nessuna sa dove è ubicato.
Il viaggio di Paperino, Qui, Quo, Qua e Paperon de’ Peperoni è volto alla ricerca di Gedeone, che tramite un bizzarro comportamento di Cuordipietra, dove quest’ultimo è stranamente gentile, decidono di intraprendere un viaggio pericoloso alla ricerca della verità.
La simbologia e il messaggio del “vile denaro” è fortemente presente in quest’opera, confermando una grande consapevolezza spesso poco citata per Zio Paperone, dove il personaggio dimostra che il vero valore della vita non è dato dai soldi, ma da altre cose non materiali, appartenenti al sentimento e alla connessione con le persone che si hanno intorno.
Per la complessa figura di Paperoni il denaro non è simbolo di bella vita o consumismo, ma nasconde qualcosa di diverso, che si dirama sullo spirito di sacrifico e le vecchie avventure che gli hanno concesso la presente ricchezza; non a caso il suo bene materiale più prezioso è la moneta numero 1, e non tutto il resto.
La scelta è ponderata e racconta una storia infinita, collegata ad un filo rosso instaurato dal capolavoro di Don Rosa: La Saga di Paperon de’ Paperoni (The Life and Times of $crooge McDuck).
Il delicato messaggio viene trasmesso maggiormente grazie alla presenza del Villain per eccellenza Cuordipietra. Rispetto a Paperon Famedoro è la malvagità e il materialismo puro. Una struttura senza essenza alimentata solamente da soldi, egoismo, cattiveria e fame di potere.
Un forte simbolismo è richiamato anche nella psiche di Cuordipietra. Un pezzo di spago datato 1929 ad un certo punto della storia ha una valenza maggiore anche dell’oro, dato che i sentimenti, si vuole o non si vuole, sono sempre il centro di tutto.
La narrazione è dinamica e sfaccettata e la simbologia appena descritta è sicuramente difficile riportarla su carta, ma ancora una volta Alessandro Perina ci è riuscito, creando una forte empatia con i personaggi grazie ad una flessibilità artistica volta a rappresentare movenze fisiche ed espressive varie, dirette e comunicative, al fronte della sceneggiatura ispirata e di pregiata scrittura.
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