Devil’s Reign n.1 – La miniserie-evento di Chip Zdarsky e Marco Checchetto | Recensione
Inizia la miniserie-evento realizzata dal dream team di Daredevil: Chip Zdarsky e Marco Checchetto ! Wilson Fisk, attuale sindaco di New York, decide di mettere al bando tutti i supereroi ! Come reagiranno Daredevil e i suoi colleghi in costume, ora che verranno cacciati al pari dei criminali ???
Pubblicato il 17 Maggio 2022 alle 09:00
Autori: Chip Zdarsky (testi), Marco Checchetto (disegni)
Formato: 17×26, 40pp., S., colori
Prezzo: 5,00 euro
Genere: Supereroi
Provenienza: USA
Casa editrice: Panini Comics
Data di pubblicazione: 12 mag. 2022
Saldamente al timone della serie dedicata al Diavolo Rosso da più di tre anni, l’autore canadese Chip Zdarsky è riuscito a conquistare critica e pubblico, proponendo una sua rivisitazione fresca e aggiornata di tutti i topos narrativi tipici del personaggio, a partire dal seminale ciclo di Miller in poi.
Durante la sua run ha messo nuovamente a dura prova l’etica e il senso di colpa dell’avvocato cieco, spingendolo addirittura a consegnarsi alle autorità, per essere incarcerato e processato come un comune cittadino. Nel frattempo, alle sue spalle si delineava il nuovo assetto della comunità criminale newyorchese, bisognosa di un nuovo Kingpin, dopo che Wilson Fisk è diventato nientemeno che il sindaco della Grande Mela.
Zdarsky è riuscito a sviluppare tutte queste trame in maniera molto lucida e precisa, posizionando pian piano ogni pedina sulla sua scacchiera, e dosando nella giusta misura l’azione adrenalinica con la narrazione più lenta e introspettiva. Tutto questo in un crescendo che ha portato a un evento che meritava una miniserie a parte, tale era la sua portata e il grande numero di personaggi coinvolti, ovvero quasi tutta la “fauna supereroistica” di New York…
Devil’s Reign infatti si ricollega direttamente agli eventi raccontati sulla serie del Diavolo Rosso, ma li espande, portando lo scontro tra Wilson Fisk e la sua nemesi a un livello più alto, che inevitabilmente si ripercuoterà su tutti i colleghi dell’eroe cieco. Il sindaco di New York decide infatti di sfruttare i suoi poteri per emanare un’ordinanza che metta al bando chiunque possieda dei superpoteri, e si consideri in qualche modo al di sopra della legge.
Tutto questo come ripicca nei confronti di Daredevil, che si era rifiutato di confessargli il motivo per cui nessuno riesca più a scoprire la sua identità segreta, celata dalla mente di tutti grazie ai figli di Killgrave, l’Uomo Porpora. L’ex Kingpin ha capito che c’è qualcosa che condiziona la sua mente, visto che non riesce più a leggere le informazioni contenute nei suoi vecchi fascicoli relativi al Diavolo, e questo senso di impotenza lo manda fuori di testa, costringendolo ad adottare misure drastiche.
Il fatto di mettere in pericolo tutti i supereroi e di conseguenza le persone innocenti che proteggono, aumenterà di certo il senso di colpa insito nel Diavolo Rosso, e Fisk conta proprio su questo. Il clima teso da “caccia alle streghe” che si respira, poi, ricorda molto quello già visto in Civil War, uno dei più riusciti ed acclamati eventi marvelliani, dove il famigerato Atto di registrazione dei superumani imponeva a tutti gli esseri dotati di superpoteri di registrarsi presso il governo e rivelare la propria identità segreta, altrimenti sarebbero diventati dei fuorilegge da catturare e rinchiudere.
Stavolta la legge si limita ai confini della Grande Mela, ma il suo promulgatore non ha di certo scopi benevoli e pacifici, a differenza del Tony Stark filogovernativo di allora. Non a caso, anche stavolta entrano in campo i Thunderbolts, la squadra di supercriminali che non vede l’ora di catturare e sottomettere gli eroi di turno, con il beneplacito delle istituzioni.
E’ interessante infatti notare come in Devil’s Reign ci sia un totale ribaltamento dei ruoli, con i cattivi al potere e dalla parte della legge, mentre i buoni vengono cacciati e additati come criminali, da cui tenersi alla larga.
Non è un caso, inoltre, che Zdarsky decida subito di schierare Capitan America e Luke Cage in questo primo numero, essendo simboli di libertà e giustizia, nonché del più nobile spirito americano, ma anche del comune uomo della strada newyorchese. Come in Civil War, Cap non si fa problemi ad andare contro la legge e le istituzioni, se queste gli impediscono di salvare vite innocenti e fare il suo lavoro. Allo stesso modo, Cage approfitta delle telecamere degli smartphone puntate su di lui durante uno scontro, per aprire gli occhi dei cittadini come lui, affinché si rendano conto di quale sia il vero nemico da sconfiggere…
Con una sceneggiatura serrata e avvincente, lo scrittore posiziona anche stavolta tutte le sue pedine, iniziando a mostrarci gli effetti nefasti di questa offensiva senza precedenti di Wilson Fisk nei confronti di tutti i supereroi, che tanto gli hanno messo i bastoni fra le ruote nel corso degli anni, quando era un boss della malavita. Sarà interessante scoprire, quindi, come ognuno di loro reagirà a una situazione così difficile e stressante, e quali saranno le contromisure, sia da parte di Fisk, che di certo non mollerà la presa facilmente, e da parte del Diavolo Rosso, primo “responsabile” di questa terribile catena di eventi.
Al tavolo da disegno non poteva che esserci il nostro Marco Checchetto, ormai al fianco di Zdarsky sin dal primo numero della sua gestione del Diavolo, e che sicuramente ha contribuito in buona parte al successo della serie.
Il suo stile realistico ed elegante, infatti, è sempre di grande impatto, ma il fatto che abbia iniziato a rendere anche un po’ più grezzo e sporco il suo tratto, l’ha reso l’artista ideale per un racconto urban e violento come quello di Zdarsky su Daredevil. In più Checchetto non ha mancato di aggiungere del suo, reinterpretando a livello grafico buona parte dei costumi e dei personaggi coinvolti nella serie, col suo consueto tocco realistico e moderno.
Se avete seguito ed amato l’attuale run di Zdarsky sul Diavolo Rosso, dunque, non potete fare a meno di leggere questo Devil’s Reign, che è la sua diretta prosecuzione. L‘evento è comunque godibile anche a sé stante, salvo una brevissima infarinatura generale, già fornita da Giuseppe Guidi nei suoi succinti redazionali, per cui, se volete respirare nuovamente la tensione e l’adrenalina della Civil War di Mark Millar ( coi dovuti distinguo ), questa miniserie è quello che fa al caso vostro.
In Breve
Storia
7.5
Disegni
8
Cura editoriale
7.5