One Piece: lo scontro tra Kaido e Luffy conferma una teoria dei fan?
One Piece: lo scontro tra Kaido e Luffy conferma una teoria dei fan?
Pubblicato il 16 Maggio 2022 alle 08:00
One Piece potrebbe confermare una teoria dei fan esposta nel corso di questi mesi, tramite le rivelazioni e le sorti del combattimento mostrate nell’ultimo capitolo della saga.
Il devastante pugno di Luffy scagliato due capitoli fa, e finalmente “atterrato” e il temibile Imperatore ha perso lo scontro faccia a faccia nonostante si sia rivelato in una nuova e devastante forma.
Quindi alla fine del confronto tra i due attacchi, l’Haki di Luffy si dimostra superiore. Nel capitolo 1049, il colossale pugno di Luffy, impregnato della tecnica Ryuo appresa a Wano, sfonda le difese di Kaido e il suo corpo infuocato, colpendo la forma di drago dell’Imperatore così forte da farlo precipitare dal cielo a Wano, seppellendolo nel terreno.
Prima di perdere conoscenza, Kaido ricorda le conversazioni passate con il suo secondo in comando, King. I due parlano della leggendaria figura di Joy Boy, un misterioso salvatore che avrebbe dovuto cambiare il mondo.
Kaido dice a King che Joy Boy sarà colui che un giorno sarà in grado di batterlo e la sua sconfitta per mano di Luffy dimostra che, almeno dal punto di vista di Kaido, il Capitano di Cappello di Paglia è davvero l’uomo della leggenda.
L’autore di One Piece, Eiichiro Oda, deve ancora rivelare chi o cosa sia Joy Boy e il suo significato, ma i lettori sanno che l’ultimo legittimo sovrano di Wano, Kozuki Oden, voleva aprire la sua terra isolazionista per accogliere l’arrivo di Joy Boy.
Il fatto che Luffy abbia liberato Wano dalla morsa di Kaido e Orochi, che tenevano l’isola chiusa al mondo, significa che gli ultimi pensieri di Kaido hanno un grande significato.
Se Joy Boy è davvero un liberatore e un portatore di felicità, allora nessuno si adatta a questa descrizione più di Luffy, che ha aiutato molti paesi e persone a riconquistare la libertà e il sorriso.
La battaglia tra Kaido e Luffy è anche la battaglia tra due mondi ideali: uno in cui i deboli sono calpestati dai forti e uno in cui tutti possono vivere liberi dall’oppressione.