Alan Moore parla di quanto siano inutili i poteri dei supereroi nella vita reale

Alan Moore parla di quanto siano inutili i poteri dei supereroi nella vita reale

Pubblicato il 2 Maggio 2022 alle 11:00

Alan Moore sostiene che i poteri dei supereroi sarebbero inutili nella vita reale

Negli ultimi anni, molti scrittori e artisti hanno radicato i supereroi in storie che sono destinate ad assomigliare al mondo reale come un modo per connettersi con i lettori in un modo nuovo.

Sia che Superman che viene reinventato come Homelander in The Boys di Garth Ennis o che a Batman venga data una tuta in kevlar più realistica in una storia della DC Black Label, i creatori hanno spesso cercato di colmare il divario tra finzione e realtà.

Ironicamente, Watchmen di Alan Moore ha ispirato molte di queste reinvenzioni moderne degli eroi mainstream e proprio il leggendario autore sottolinea l’inutilità dei superpoteri nella vita reale:

“Se ci pensi, la maggior parte dei superpoteri sono inutili. Se hai la vista calorifica, come può esserti utile in qualche modo? Beh, puoi dare fuoco alle cose.

Se hai una scatola di fiammiferi, puoi dare fuoco alle cose. L’unica cosa per cui la vista calorifica sarebbe utile è se tu diventassi una specie di cuoco a domicilio”.

 

In contrasto con il modo in cui Watchmen presentava i supereroi in una luce più fondata, basata sulle loro personalità distinte e sul nichilismo condiviso, Moore ha un punto nella sua teoria dei superpoteri fondati sulla mondanità.

Secondo Il celebre autore perderebbero la loro qualità epica, più grande della vita, diventando obsoleti nella loro praticità.

Lo scrittore ha continuato a fare l’esempio della supervelocità, dicendo: “Se tu potessi correre davvero veloce, cosa c’è di così importante da dover arrivare così presto, a cosa servirebbe quel potere? Che lavoro faresti con la super velocità? Saresti nella consegna delle pizze. Ci sarebbero tutti questi personaggi super veloci che sfrecciano per la città, consegnando la pizza alla gente”.

Lo scrittore teorizza e quasi umilia i personaggi, ipotizzando che tali eroi non salverebbero la gente, sarebbero solo bravi nel loro lavoro a salario minimo. Allo stesso modo, Superman non starebbe difendendo il mondo dagli invasori alieni con la sua visione termica.

Invece, avrebbe un modo più conveniente per accendere un falò o cucinare la cena. Per uno scrittore noto per il suo proposito di considerare i supereroi una minaccia per la società, è ironico che la sua attuale idea di “superpoteri realistici” sia così sprezzante di ciò che potrebbero realizzare. 

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