Giappone: vendite da record per i manga, battuto il risultato precedente
Giappone: vendite da record per i manga, battuto il record precedente
Pubblicato il 16 Aprile 2022 alle 18:30
In Giappone come ben sappiamo, il medium fumettistico ha sempre assunto un ruolo importante nell’economia giapponese, visto e considerato che tra anime e manga in terra nipponica il guadagno è spesso assicurato.
Nonostante l’aumento e la diffusione della pirateria, i manga nella terra del Sol Levante hanno battuto nuovamente il record di vendite, confermandosi come uno dei prodotti più redditizi dell’intero Paese.
Non è difficile capire il motivo del perché i manga hanno avuto un’impennata nel corso del 2020, dato che il COVID-19 ha rinchiuso tutti in casa insieme alle proprie passioni, che sono state esplorate maggiormente e anche più acquistate; le vendite sono cresciute, sia in cartaceo che in digitale.
Le vendite totali di fumetti e riviste cartacee ed elettroniche in Giappone quindi, sono aumentate mesi dopo mesi e anno dopo anno, portando nel 2021 ad un aumento del 10,3%, arrivando a 675,9 miliardi di yen, segnando il secondo record consecutivo che anticipavano ad inizio articolo.
La quota associata alle vendite dei manga all’interno del mercato editoriale complessivo è stata del 40,4%, superando per la prima volta il 40%. Questa è la stima di All Japan Magazine and Book Publishers’ and Editors’ Association e Research Institute for Publications, due organizzazioni di ricerca esperte del settore digitale.
Di seguito un grafico realizzando appositamente che illustra le statistiche:
Ricordiamo che grazie a Demon Slayer nel 2020, le vendite dei fumetti per la prima volta hanno raggiunto i 600 miliardi di yen. Le aspettative prevedevano che le vendite sarebbero diminuite nel 2021, ma in realtà sono proseguite con un tasso di crescita di oltre il 10%, confermando la potenza del medium fumettistico.
Analizzando le tipologie di pubblicazione invece, notiamo che le vendite di fumetti online accessibili tramite smartphone e altri dispositivi mobili sono aumentate del 20,3% su base annua, arrivando a 411,4 miliardi di yen e i fumetti stampati nel formato tankōbon sono aumentati dello 0,4%, raggiungendo i 208,7 miliardi di yen.
Al contrario invece, le vendite delle iconiche riviste sono scese dell’11% a 55,8 miliardi di yen, visto che il tutto si è spostato digitalmente per via della quarantena e della comodità a portata di click, come spesso accade da qualche anno a questa parte.
Come anticipato si prevedeva un calo drastico per il 2021, visto che il lockdown era finito insieme alla serie Demon Slayer. Il pronostico non è stato confermato e grazie a Jujutsu Kaisen e Tokyo Revengers l’asticella delle vendita è rimasta nella parte alta dei guadagni.
Inutile dire che anche One Piece ha fatto come sempre la sua parte, grazie alla pubblicazione del volume 100 in Giappone nel corso del 2021, segnando un traguardo di 490 milioni di copie di vendite cumulative, con la prospettiva di superare le 550 entro la fine del 2022.