In Giappone chiudono definitivamente le storiche sale giochi di SEGA

In Giappone chiudono definitivamente le storiche sale giochi di SEGA

Pubblicato il 21 Marzo 2022 alle 13:30

SEGA chiude definitivamente le sue sale giochi presenti da tempo immemore in Giappone. Ad apprendere questa notizia molti appassionati di videogiochi proveranno un senso di malinconia, visto che si tratta di un pezzo inestimabile della storia videoludica.

Da alcuni anni il settore era in declino, e la pandemia COVID-19 ha dato il colpo finale che ha condotto alla chiusura definitiva delle sale giochi.

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Proprio a causa della situazione sanitaria che ha scosso e distrutto lentamente il mondo intero, nel corso del 2020 SEGA Sammy aveva venduto l’85,1% delle azioni di SEGA Entertainment all’azienda Genda.

All’inizio di quest’anno, SEGA aveva annunciato che avrebbe venduto anche il restante 14,9% della sua divisione Entertainment, e così è stato infatti.

Successivamente alla vendita, come era ovvio aspettarsi, SEGA Entertainment ha cambiato nome in Genda GiGO Entertainment, e adesso tutte le sale giochi giapponesi stanno cambiando nome in GiGO.

Nella storica Akihabara qualche giorno fa, tutti i cittadini di Tokyo hanno visto il cambiamento, che senza ombra di dubbio li ha incuriositi e allo stesso tempo scosso nell’anima.

SEGA è una società multinazionale giapponese che sviluppa e pubblica videogiochi, sia arcade sia per piattaforme domestiche, con sede a Tokyo.

Ha sviluppato e pubblicato anche console con il proprio marchio dal 1983 al 2001, ma dopo una ristrutturazione aziendale interna annunciata il 31 gennaio 2001 ha decretato la fine della produzione di ogni console.

Da allora la produzione di arcade è continuata, ma la riorganizzazione ha portato la compagnia a focalizzarsi nello sviluppo di videogiochi destinati a console di terze parti.

Venne fondata nel 1951 da David Rosen, un ufficiale della US Army Air Force che dopo la seconda guerra mondiale si trasferì definitivamente in Giappone poiché in servizio presso quel Paese, con il nome di Rosen Enterprises. All’inizio l’attività aveva ad oggetto l’esportazione di oggetti d’arte.

Verso la fine degli anni cinquanta, Rosen ne cambiò il nome in Standard Games. L’attività consisteva anche nell’importazione, dagli Stati Uniti d’America, di cabine per le fototessere e, soprattutto, di giochi elettromeccanici a moneta. La Standard Games continuò ad espandersi.

Nel 1965 la compagnia acquistò una casa produttrice di jukebox e la fuse con la Standard. Durante il processo di fusione la compagnia venne rinominata SEGA, un’abbreviazione di “SErvice GAmes”.

Ben presto la SEGA iniziò a produrre i propri giochi ed a competere con quelli importati dagli USA; il primo dei quali fu Periscope, prodotto nella seconda metà degli anni 1960.

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