Berserk: ecco cosa sono i Bejelit e il loro ruolo all’interno della sanguinosa storia di Gatsu

Berserk: ecco cosa sono i Bejelit e il loro ruolo all'interno della sanguinosa storia di Gatsu

Pubblicato il 19 Marzo 2022 alle 11:00

Berserk è una serie dalle tinte oscure, spesso drammatica, e trascina il lettore in un vortice ansiogeno e psicologico impattante, capace di raccontare però, allo stesso tempo, vicende uniche e avvincenti ma di Berserk: cosa sono i Bejelit?

Il racconto sanguinolento partorito dalla mente di Kentaro Miura è colmo di simbolismo e elementi misteriosi, capaci di scaturire nel lettore, ipotesi analitiche volte alla comprensione totale del mondo che circonda il protagonista Gatsu.

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Quindi, tra gli innumerevoli oggetti magici presenti in Berserk, oltre l’armatura del berserker o la pesante Ammazzadraghi di Gatsu, troviamo i Bejelit, oggetti misteriosi presenti in situazioni rilevanti all’interno della storia.

Questi ultimi si presentano in diverse dimensioni ed hanno una forma ovale singolare e presto riconoscibile. Gli artefatti in pietra rossa consentono ai propri possessori di ottenere poteri incredibili e unici, al costo di veri e propri sacrifici però.

I Bejelit attivano il loro potere mistico, formando dei volti sulla superficie solo quando tali condizioni vengono rispettate, e in base agli obiettivi, le mete fissate, e secondo i sacrifici offerti, chi li possiede potrebbe usufruirne per incontrare la Mano di Dio, proveniente da una dimensione ultraterrena, fuori dalla concezione umana.

I Bejelit sono la rappresentazione quindi, della connessione tra il piano fisico e il piano astrale, dove appunto è possibile ottenere dei poteri sovrannaturali capaci di varcare un regno fuori dal mondo, sempre se si è pronti, però, a sacrificare vittime innocenti, o addirittura togliersi la vita.

Questi artefatti sono considerati vivi e quindi possono assumere determinate espressioni, anche se non sono state formate da qualcuno.

Nel corso di questa epopea i Bejelit appaiono numerose volte, specie nel primo arco narrativo di Berserk, quando il Conte esempio, sfrutta il potere del suo ciondolo per evocare la Mano di Dio e ottenere un potere straordinario per distruggere Gatsu, e proprio in questo momento, carpiamo che se non si è disposti ad accettare le condizioni dettate da una concezione superiore, si è destinati a sparire dall’esistenza.

In conclusione, per coronare il vero potere e funzione di questi artefatti, possiamo citare un elemento chiave della storia: Grifis per ascendere a Phemto, e quindi diventando anch’esso parte della Mano di Dio, sacrifica tutti i suoi compagni, senza pietà alcuna.

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