The Batman, il film di cui i cinecomics avevano bisogno
Pubblicato il 4 Marzo 2022 alle 12:00
The Batman, il film di cui i cinecomics avevano bisogno; Reeves e Pattinson propongono un film intenso omaggiando il mondo del fumetto.
E’ passato qualche anno ormai da quando è stata sollevata la grande polemica che tanto ha fatto discutere: i cinecomics possono essere considerati ‘film’? Quanto il lato ‘pop’ può incidere sulla qualità?
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La risposta, dopo anni di grave crisi per l’industria cinematografica a seguito dell’emergenza scoppiata per il COVID-19, pare darla proprio The Batman, diretto da Matt Reeves e che segna l’esordio di Robert Pattinson nei panni del Cavaliere Oscuro.
Giovane, impetuoso, arrabbiato e problematico: da vampiro che è stato, Pattinson diventa pipistrello, facendo contenti tutti i fan e, aggiungiamo noi, andando ad interpretare (senza nulla togliere ad Edward Cullen) un personaggio dalla profondità psicologica complessa e profonda, non paragonabile al precedente.
Sul sito vi abbiamo già parlato del film, pubblicando la nostra recensione; è qui intenzione sottolineare un aspetto molto importante che questo film, da pochissimo nelle sale, ci lascia in eredità, assolutamente da non sottolineare.
The Batman, il film di cui i cinecomics avevano bisogno: il piccolo capolavoro di Matt Reeves e non solo
Al momento, come unico grande esempio popolare di cinema legato ai fumetti abbiamo probabilmente solo avuto il pluri-apprezzato Marvel Cinematic Universe, con la sua buona dose di allegria e funzionale banalità (non ce ne vogliano i fan della Casa delle Idee, e alcune delle pellicole dei Marvel Studios che del buono hanno donato). Troppo poco, forse; una situazione a cui la DC ha provato a porre rimedio, in maniera però sino ad ora confusionaria e poco incisiva.
Il grande pregio della pellicola di Matt Reeves sta (e in questo supera la trilogia di Nolan) nell’unire la qualità alla tradizione fumettistica. In tre ore intense di pellicola, tra azione calzante, sceneggiatura coinvolgente e fotografia da mozzare il fiato, si sente tutto il cuore del mondo fumettistico; un effetto assolutamente da sottolineare.
Troppi i riferimenti a capolavori recenti del Bat-universo per passare inosservati agli appassionati (da Il Lungo Halloween a soprattutto Anno Zero, celebre e riuscitissima runner dei campioni Scott Snyder e Greg Capullo), e così ben inseriti da unire finalmente il mondo dei fumetti ad una qualità disarmante; se ancora non li avete letti, vi consigliamo di correre a farlo.
A livello di sceneggiatura la produzione ha avuto qui lavoro ‘facile’; davvero fin troppo ricco il mondo di Batman per non essere fertile per un film a livello narrativo. Ma tra l’avere del materia eccezionale e portarlo in modo eccezionale in un altro medium, ce ne vuole; e il lavoro fatto da tutta la produzione è da applausi (che sono scrosciati in automatico in tante sale italiane e non solo) e da togliersi il cappello.
Da fan, ci sentiamo allora di ringraziare di cuore il regista Matt Reeves e anche Robert Pattinson, che sullo schermo si prende la sua rivincita dopo le critiche (prevenute e ingenerose) emerse subito dopo il suo casting; i presupposti per una saga da togliere il fiato ci sono tutti e i fan DC (ma non solo) dopo tanti anni tornano, finalmente, con le lacrime agli occhi per la gioia.