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La polemica su Pocahontas in King Conan

Tobia Brunello 03/03/2022

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In King Conan # 3 Jason Aaron e Mahmud Asrar hanno introdotto un personaggio chiaramente ispirato a Pocahontas: Matoaka, la principessa di un regno situato ad ovest, al di là del mare.

Innamoratasi di un esploratore venuto dall’est, Matoaka lo ha involontariamente condotto ai tesori della sua gente. Il suo amante, spinto dall’avidità, ha fatto ritorno con un esercito, massacrando il popolo di Matoaka fino a quando lei stessa non lo ha ucciso.

Nonostante questo, il padre di Matoaka l’ha ritenuta colpevole del massacro e l’ha condannata ad essere sacrificata in espiazione agli spiriti, finendo nell’isola maledetta dove incontra Conan.

Cover di King Conan 3 di Mahmud Asrar, con il personaggio ispirato a Pocahontas

Cover di King Conan 3 di Mahmud Asrar, con il personaggio ispirato a Pocahontas

La vera Matoaka, conosciuta come Pocahontas, fu, a dispetto di quanto raccontato nel fin troppo edulcorato cartone animato Disney, una bambina nativa americana rapita, stuprata e sposata da un esploratore inglese, John Rolfe, che la portò poi in Europa come “attrazione”. La Pocahontas storica morì di tubercolosi nel viaggio di ritorno verso l’America, altro particolare convenientemente omesso nella favola Disney.

Nonostante non si tratti del personaggio storico, vista l’ambientazione delle storie di King Conan, i riferimenti a Pocahontas sono evidenti, sottolineati fin dalla prima preview della storia su Newsarama, e la rappresentazione ipersessualizzata di Matoaka nella storia di Conan ha sollevato aspre critiche da parte di numerosi esponenti della comunità dei nativi americani, che l’hanno vista come l’ennesima mancanza di rispetto nei confronti delle atrocità perpetuate nei confronti dei loro popoli nel corso della storia.

In particolare la scrittrice Kelly Lynn D’Angelo ha sottolineato l’incredibile mancanza di tatto nel raffigurare così la controparte di una ragazzina di 12-13 anni che fu brutalizzata e costretta a sposarsi contro la sua volontà, nonché l’ipocrisia di una Marvel che solo un mese fa celebrava personaggi e autori nativi con l’antologia Marvel’s Voices: Heritage.

Lo stesso Jason Aaron ha ammesso la leggerezza riguardo la questione, annunciando che devolverà il compenso ricevuto per il numero in questione al National Indigenous Women’s Resource Center e che nelle future ristampe ed edizioni digitali della storia il nome del personaggio sarà cambiato.

In KING CONAN #3, ho preso la decisione sconsiderata di dare a un personaggio il nome di Matoaka, un nome più strettamente associato alla figura reale dei nativi americani, Pocahontas. Questo nuovo personaggio è una principessa soprannaturale di mille anni di un’isola maledetta all’interno di un mondo di pastiche e dark fantasy e non è mai stato concepito per essere basato su nessuno della storia. Avrei dovuto capire meglio il vero significato e la risonanza del nome e riconoscere che non era appropriato usarlo. Comprendo l’indignazione espressa da coloro che hanno a cuore l’eredità del vero Matoaka, e per tutto questo e l’angoscia che ha causato, mi scuso. Come parte di queste scuse, ho già preso quello che mi è stato pagato per il numero e l’ho donato al National Indigenous Women’s Resource Center. Il nome e l’aspetto del personaggio verranno modificati per il resto di questa miniserie e in tutte le edizioni digitali e raccolte.

Variant cover di King Conan 3 di Jay Anacleto, con il personaggio ispirato a Pocahontas

Variant cover di King Conan 3 di Jay Anacleto, con il personaggio ispirato a Pocahontas

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