Samuel Stern 26 – Il figliol prodigo | Recensione
Pubblicato il 16 Febbraio 2022 alle 16:15
Autori: Gianmarco Fumasoli, (testi), Pietrantonio Bruno (disegni)
Casa editrice: Bugs Comics
Genere: Horror
Formato: € 3.50, 19×26, pp. 96, b/n
Data di uscita: 30 dicembre 2021
Ci sono ancora degli strascichi importanti dall’evento che ha sconvolto il secondo anniversario di Samuel Stern, tanto da ritrovarli parzialmente in questo numero 26, “Il figliol prodigo”. Perché i demoni tornano sempre, anche quando sembra siano stati sconfitti.
Gianmarco Fumasoli impugna la penna da solo per dare forma alle nuove vicissitudini del libraio di Edimburgo, supportato dai disegni di Pietrantonio Bruno. Si sente trasparire tutta la voglia di narrare dello sceneggiatore e co-ideatore della serie, desideroso di arrivare a questo turning point.
Julian Bauer viene assalito da un demone mentre si trova all’interno del suo laboratorio, e parte di esso lo trasmette alla ex moglie, con la quale è costantemente adirato perché non gli permette di vedere la figlia. Fin qui nulla di diverso dalle narrazioni alle quali siamo abituati, salvo il fatto che manifestazioni del genere sono uno strascico degli avvenimenti di Abisko…
Torna a casa, Samuel
A ragion veduta, Stern cerca supporto da Angus Derryleng per cercare di comprendere i comportamenti dei demoni e di Legione. Un filo sottile si collega tra il presente e gli episodi di due albi prima, e l’improvviso arrivo di Gillian non fa altro che confermare le teorie di Angus.
“I demoni stanno tornando dove sono nati, proprio come salmoni controcorrente… i figli stanno tornando dai loro padri“
Esseri che anelano la ricongiunzione al loro mondo, rovinando l’esistenza degli umani, stanno per scrivere un nuovo inizio nella saga di Samuel Stern.
“Il figliol prodigo” non è un albo propriamente detto, ma più un libretto di istruzioni per il nuovo corso narrativo. Lo si può paragonare al punto di salvataggio dei videogiochi, dal quale ricominciare a leggere se in futuro dovessimo perderci. Completamente descrittivo all’inizio, risolutivo nel decorso e con finale inaspettato, il numero 26 di Samuel Stern entra nella top ten degli albi indispensabili per costruire una wikiStern.
L’esorcista dai capelli rossi continua a essere un personaggio sballottato nel mare di eventi che Singularity e Legione creano intorno a lui. L’aspetto positivo del personaggio centrale della serie è che in qualche modo riesce a cavarsela e a “portare a casa la giornata”.
Dall’altra parte, Gillian ha un comportamento ambiguo: Fumasoli lo fa camminare con il freno a mano inserito, nonostante i residui di Legione si stiano evolvendo in maniera decisamente anomala. Il finale dell’albo è sorprendente: nessuno spoiler, ovviamente, ma basti sapere solo che spiega le azioni di Gillian e che apre nuovi percorsi narrativi con la stessa potenza di un ariete incazzato nero.
Il tratto di Bruno racconta nel modo più definito gli avvenimenti sterniani post-Abisko. Ora c’è bisogno di fare chiarezza, di mettere luce su una situazione totalmente oscura, e il disegnatore pugliese è perfetto nel ruolo di “traduttore grafico della matassa fumasoliana”. I suoi personaggi sono delineati, quasi reali, e ben contrastati dalle macchie e dai filamenti demoniaci che popolano la restante parte dell’universo di Samuel Stern.
Le 96 pagine di Samuel Stern, “Il figliol prodigo”, racchiuse da una copertina impattante e focalizzata sulla lotta tra i due “protagonisti” e con la loro struttura sia verticale che orizzontale, soddisfano quanto basta la curiosità di un lettore accanito e al tempo stesso preparano il terreno per qualcosa di nuovo.
In Breve
Storia
8.1
Disegni
7.5
Cura editoriale
8