Dragon Ball: Games Battle Hour 2022 le novità dell’ultima generazione videoludica del franchise
Pubblicato il 20 Febbraio 2022 alle 14:32
Si è da poco concluso l’attesissimo DRAGON BALL Games Battle Hour 2022. L’evento online trasmesso dal vivo in tutto il mondo tenutosi tra ieri e oggi. Dall’1:00 alle 6:00 del 19 febbraio e dalle 18:00 del 19 febbraio alle 02:00 del 20 febbraio.
L’edizione di quest’anno ha avuto molte novità. Queste ovviamente riguardano tutto il meglio che il franchise di Dragon Ball ha da offrire, tra manga, anime, videogiochi e action figure. Si sono svolte molte competizioni e partite d’esibizione. Ad esempio per Dragon BALL FighterZ, si è tenuto il “World Championship”, in cui è stato decretato il miglior giocatore al mondo tra tutti i vincitori provenienti da Europa, Giappone e America del Nord.
Ci sono state sfide con Dragon Ball Super Card game tra il vincitore del “World Championship 2021” e il vincitore della precedente edizione di DRAGON BALL Games Battle Hour. “Dokkan DATA 2022” dove si sono ripercorcorsi i sette anni trascorsi dal lancio di Dragon Ball Z Dokkan Battle. Un maestro della cucina cinese ha mostrato come creare alcuni piatti di Dragon Ball Z: Kakarot. Due scultori hanno creato delle statue di Goku e Vegeta in tempo reale. Durante il “Dragon Ball Art Challange” altri personaggi del franchise sono stati creati attraverso palloncini, cubi di Rubik e cestini per il pranzo in stile giapponese. Insomma, tutte le premesse fatte in nei giorni precedenti sono state rispettate.
Le novità dell’evento
Veniamo appunto alle novità più succose dei tutto l’evento. Sono state molte, ma quelle sicuramente più attese sono state quelle riguardo Dragon Ball Super: Super Hero. Il prossimo film che vedrà la partecipazione di Akira Toriyama in persona. Insieme alla clip, che è possibile vedere nel video sottostante del Day 2, è stata annunciata l‘uscita del film in Nord America per la prossima estate.
Inoltre è stata mostrata la locandina del film, in cui si vedono diversi personaggi tra cui Goten–Trunks adolescenti mentre sono in posa fusion. A guardare bene poi si vede che questa è eseguita male.
Purtroppo non si sa quando uscirà anche in Europa, ma visti i precedenti grazie al pregevole lavoro Anime Factory, svolto con Dragon Ball Super: Broly, potremo avere presto notizie al riguardo.
Altra succulenta novità riguarda il debutto di Android 21 (Lab Coat) in Dragon Ball FighterZ. Questa sarebbe la versione umana della villain majin. Durante il Battle Hour si è visto trailer in cui si annuncia il suo debutto nel gioco il 24 febbraio. La si è potuta vedere in azione anche durante il Team Draft Tournament di Dragon Ball FighterZ. Infati tutti i partecipanti l’hanno dovuta utilizzare almeno una volta.
Il prezzo del DLC non è stato detto, ma dovrebbe essere di 4,99 euro come quello di tutti gli altri personaggi aggiuntivi lanciati fino ad oggi.
Per coloro che si fossero persi questa due giorni di eventi, può rivederla sul canale ufficiale youtube dell’evento o nei due link che riportiamo qui sotto.
L’evoluzione videoludica del franchise
Le novità messe in mostra durante il DRAGON BALL Games Battle Hour di quest’anno ci fanno fare un salto indietro nel tempo per ricordarci l’evoluzione della saga videoludica. La famosa saga di Dragon Ball, infatti, nata dal manga, scritto e illustrato da Akira Toriyama, uscito originariamente sulla rivista Weekly Shōnen Jump nel lontano 1984, si è quasi subito trasposta anche nel mondo videoludico. In breve poi questo franchise è finito su ogni console e supporto uscito. Nintendo, Sega, Sony o Microsoft hanno infatti visto almeno un titolo del marchio Dragon Ball girare sulle loro console. Negli ultimi anni il franchise è inoltre sbarcato anche sui cellulari con giochi creati ad hoc.
Ovviamente, le prime apparizioni della saga di Dragon Ball nel mondo dei videogames furono in Giappone verso la metà degli anni ottanta, inizi anni novanta. Questi erano per la maggior parte titoli d’avventura e picchia-duro.
Tra i titoli più famosi sbarcati in occidente, in molti ricorderanno Dragon Ball Z: The Legend e Dragon Ball Z: Ultimate Battle 22. Entrambi usciti sulla prima PlayStation e segnarono la prima vera consacrazione del franchise nel mondo dei videogames. Soprattutto il secondo dei due, Dragon Ball Z: Ultimate Battle 22, sviluppato, prodotto e distribuito da Bandai, ebbe un clamoroso successo. Questo era un picchia-duro bidimensionale classico. Il rooster dei personaggi giocabili, a dispetto del nome, vedeva ben ventisette combattenti, tra i più famosi della saga di Dragon Ball Z.
L’evoluzione da Dragon Ball Xenoverse
In seguito le diverse generazioni di console hanno visto moltissimi titoli del franchise riscuotere sempre maggiori consensi. Ma è negli ultimi anni che il franchise di Dragon Ball ha subito una vera e propria rivoluzione. La svolta, se così vogliamo chiamarla, c’è stata a partire dai due Dragon Ball Xenoverse. Usciti per PlayStation 4, Xbox One, Nintendo Switch e PC, sviluppati da Dimps e distribuiti da Bandai Namco nel 2015 il primo e l’anno successivo il secondo.
Rispetto ai titoli precedenti basati sulla saga di Dragon Ball, la storia canonica del manga viene seguita ma anche modificata dal nostro intervento. Il nostro personaggio, che creeremo da zero, infatti, fa parte di una pattuglia temporale che controlla e regola il flusso corretto del tempo. Le varie avventure della saga di Dragon Ball Z quindi saranno influenzate dal nostro intervento. Il nostro personaggio infatti combatte a fianco dei famosi personaggi della serie contro gli altrettanto famosi avversari.
Con i due titoli successivi ci si è allontanati un può da questo filone, ma senza rinnegarlo del tutto. In particolare con Dragon Ball FighterZ, titolo picchiaduro 2D sviluppato da Arc System Works e pubblicato da Bandai Namco il 26 gennaio 2018 per PlayStation 4, Xbox One, PC e Nintendo Switch. Questo è un picchiaduro classico che per molti aspetti, soprattutto visivo, ricorda molto il su citato Dragon Ball Z: Ultimate Battle 22.
Altro tassello fondamentale nell’evoluzione dei videogiochi basati sul franchise di Dragon Ball, è stata l’uscita di Dragon Ball Z: Kakarot. Questo è un titolo di genere gioco di ruolo, sviluppato da CyberConnect2 e pubblicato da Bandai Namco per Xbox One, PlayStation 4, PC e Nintendo Switch il 17 gennaio 2020.
Qui, ritroviamo gli elementi del gioco RPG associati a quelli d’azione che avevamo trovato nel filone Xenoverse. Ed avendo anche la possibilità di rivivere tutta la leggendaria storia canonica di Dragon Ball Z. Durante il completamento delle diverse missioni, c’è addirittura la possibilità di colmare alcune lacune della saga canonica che non erano mai state approfondite.
L’ultima frontiera del franchise nel campo videoludico
Il 2022 vedrà invece l’arrivo dell’attesissimo Dragon Ball: The Breakers. L’incredibile evoluzione nel campo videoludico del franchise Dragon Ball ha portato ad una serie di giochi sempre più tecnicamente avanzati ed esteticamente belli. Il culmine di questa crescita si vedrà proprio con questo prossimo capitolo che sarà disponibile per PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series X|S, Nintendo Switch e PC.
Il 4 e il 5 dicembre scorso su Steam è stata tenuta una beta a porte chiuse che ha mostrato molto del potenziale di questo nuovo titolo. Per chi ancora non lo conoscesse, Dragon Ball: The Breakers è un titolo multigiocatore online di sopravvivenza ambientato nell’universo di Dragon Ball Xenoverse, di cui vi abbiamo parlato precedentemente.
Faremo parte di gruppo di superstiti risucchiato in una frattura temporale e dovremo affrontare degli scontri sette contro uno, dovendo sfuggire da un potentissimo razziatore. Per far questo e poter quindi lasciare la frattura temporale, tornando all’epoca d’origine, come superstite dovremo usare la super macchina del tempo. Per attivarla dovremo usare delle “chiavi del potere” da raccogliere e piazzare in punti specifici. Bisognerà quindi fare un lavoro di squadra. Alcuni dovranno occuparsi di far partire il sistema d’avvio della macchina del tempo, mentre altri dovranno difenderla dal razziatore che tenterà di distruggerla.
Per fortuna, se la super macchina del tempo viene distrutta, si avrà modo di chiamare una macchina del tempo d’emergenza. Sfortunatamente però, non si potrà affrontare lo scontro diretto con il razziatore. Bisognerà quindi affrontarlo indirettamente, con oggetti di potenziamento, armi con cui rallentarlo e veicoli sparsi per la mappa.
Ci si potrà anche avvalere del “Dragon Change” con cui ottenere le abilità e l’aspetto simile ai guerrieri Z. In questo modo si potrà arginare temporaneamente la potenza del razziatore. Ovviamente questo diventa sempre più forte man mano che si va avanti, con nuove abilità e poteri. Per impedire l’attivazione della super macchina del tempo il razziatore può distruggere un’area della mappa o abbattere tutti i superstiti.