Maus di Art Spiegelman vietato nelle scuole del Tennessee
Un consiglio scolastico del Tennessee vota per bandire l'acclamata graphic novel di Art Spiegelman Maus, che descrive le esperienze di suo padre come sopravvissuto dell'Olocausto.
Pubblicato il 27 Gennaio 2022 alle 11:42
Paradossalmente in concomitanza con la Giornata della Memoria arriva la notizia che il consiglio della McMinn County School del Tennessee ha vietato Maus, la graphic novel del fumettista Art Spiegelman, vincitrice del Premio Pulitzer, rimuovendola dalla sua libreria e dal suo programma scolastico.
Originariamente serializzato a Raw dal 1980 al 1991, Maus di Spiegelman raffigura il fumettista – nato nel 1948, poco dopo la fine della seconda guerra mondiale – che intervista suo padre, un ebreo polacco, sulle sue esperienze come sopravvissuto all’Olocausto. L’acclamata graphic novel postmoderna dipinge gli ebrei come topi e i tedeschi come gatti.
Secondo The Tennessee Holler, il consiglio della McMinn County School ha votato 10-0 per bandire Maus da tutte le sue scuole, citando l’inclusione nel libro di alcune imprecazioni e la raffigurazione di “donne” nude. Apparentemente, il consiglio scolastico ha discusso la possibilità di censurare semplicemente parole e immagini ritenute inadeguate, anche se alla fine ha deciso di vietare il libro a titolo definitivo. Quando è stato contattato per un commento da The Tennessee Holler, il consiglio ha affermato che il fatto che il libro parlasse dell’Olocausto non aveva nulla a che fare con il motivo del bando.
Detto questo, mentre il consiglio stesso ha votato all’unanimità per bandire Maus, molti altri all’interno della scuola si sono schierati in difesa del libro. Un supervisore didattico ha detto: “Posso parlare di storia, ero un insegnante di storia e non c’è niente di carino nell’Olocausto e per me questo è stato un ottimo modo per descrivere un periodo orribile della storia. Il signor Spiegelman ha fatto del suo meglio per ritraggono sua madre che muore e siamo a quasi 80 anni di distanza… Le parole sono discutibili? Sì, non c’è nessuno che pensa che non lo siano ma edulcorandole, non cambia il significato di ciò che sta provando a raccontare… Insegneremo queste parole al di fuori di questo libro come parole di vocabolario? Sicuramente no…”
Indipendentemente dal motivo, la decisione di vietare una graphic novel storica come Maus solleverà sicuramente polemiche, data la recente tendenza degli sforzi conservatori per vietare i libri critici sulle questioni razziali. Inoltre, la notizia che il consiglio scolastico della contea ha vietato Maus di Art Spiegelman dalle sue scuole è stata diffusa solo un giorno prima della Giornata internazionale della memoria dell’Olocausto, il 27 gennaio.
Numerosi giornalisti e professionisti dell’industria letteraria sono interventi sulla decisione del consiglio, e la maggior parte l’ha condannata. “C’è solo un tipo di persone che voterebbero per bandire Maus, in qualsiasi maniera si vogliano far chiamare oggi”, ha scritto Neil Gaiman. “Un consiglio scolastico del Tennessee ha votato per vietare la graphic novel vincitrice del Premio Pulitzer Maus, che racconta la storia dell’Olocausto con i topi dei fumetti, perché conteneva parole e immagini inappropriate. Auguro loro buona fortuna nella loro ricerca di un racconto dell’Olocausto salutare e adatto alle famiglie”, ha aggiunto Yair Rosenberg.
Non è la prima volta che Maus è stato vietato nel mondo, e Art Spiegalman ha dichiarato alla CNBC si essere sconcertato dalla cosa, definendo il consiglio scolastico come “orwelliano”.