Senpai che c@zzo fai?! Monogatari vol. 3 | Recensione

Pubblicato il 11 Dicembre 2021 alle 11:13

Claudia Padalino
Claudia Padalino
2021-12-11T11:13:06+01:00
Claudia Padalino

La resa dei conti per Senpai tetramino e Ragazza Anime si sta avvicinando sempre di più. Le demoni capra a quanto pare non se la passeranno benissimo, almeno in questo terzo volume di Senpai che c@zzo fai?! Monogatari, sempre edito da Merda Editore.

Dopo la costante e strenua ricerca dei primi due artefatti, siamo giunti alla caccia per il terzo artefatto: l’action figure più zozza che sia mai esistita, talmente pornografica che non sfugge alla censura pixellosa nelle pagine del fumetto dove ormai si può dire e fare di tutto.

Il preside Gelato e la sua sgangherata squadra si dirigono presso la casa d’aste dove verrà (appunto) messa all’asta la statuetta. Se la combatteranno a colpi di paletta contro le demoni capra, schiere di nerd e i boss locali. Chi riuscirà a spuntarla?!

Spoiler: nessuno.

Protagonisti inaspettati

Nel terzo volume di Senpai che c@zzo fai?! Monogatari, il Gigi-la-trottola tetraminoso viene abilmente scavalcato dai suoi comprimari, in particolare da CSN (Compagno Senza Nome). Quest’ultimo, a dispetto della sua apparente inutilità nei precedenti capitoli, si rivela un più che prezioso alleato (dopo) ma ancora di più un pacioccone che farebbe di tutto per riottenere il pene perduto (prima).

Gianfranco Geria e Riccardo Ciancone danno un po’ di respiro a tutti i personaggi, accantonando momentaneamente i protagonisti del fumetto e facendo risaltare comprimari sopiti da tempo, come lo Scarataffo (un bagarozzo dalle movenze di inviato delle Iene) e CSN. La scelta funziona, dato che nei capitoli precedenti questi personaggi erano fortemente profilati, ma poco usati ai fini dello svolgimento della narrazione.

I disegni di Ciancone hanno uno sviluppo lineare, fedele alla prima vignetta: pulito, senza ombreggiature (almeno non dappertutto) e cartoonesco, che si sposa bene sia con la carta che con il digitale. Da un lato, però, si nota l’evoluzione nell’uso del colore: il cambio del tono diventa parte della narrazione, descrive e circoscrive ogni capitolo in un preciso momento del racconto. I gialli e rossi del mondo dei demoni, i toni violacei nella camera sempre spenta del nerd CSN, i blu e i viola di un mondo oscuro come quello della mafia durante un’asta sospetta… L’umore del lettore si modifica a seconda dell’uso del colore, iniziando in maniera calma la lettura per poi arrivare in mezzo al caos dello scontro finale, che sta per avere inizio.

Meno citazioni, più cazzottoni! La scrittura di Geria si fa più enfatica, avvicinandosi sempre di più al momento della risoluzione finale. Diventa più coinvolgente, e prende in giro gli anime di combattimento, dove ogni personaggio prima di fare la sua mossa deve annunciarla.

Senpai che c@zzo fai - Scarataffo si rende conto delle stronzate che dice

Il climax cresce, il momento topico è ormai prossimo: i tre artefatti sono stati riuniti e il Ramen del Risveglio sta bollendo in attesa di essere completato… Come andrà a finire? Seguirà il quarto volume, che decreterà il vincitore tra Senpai e i demoni capra.

Potete scoprire tutto l’universo narrativo di Senpai che c@zzo fai?! Monogatari sul profilo Instagram di Merda Editore.

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In Breve

Storia

7.6

Disegni

7.5

Colori

8

Cura Editoriale

8

8

Punteggio Totale

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