George Pérez ha il cancro: “ho dai sei mesi a un anno di vita”
Pubblicato il 8 Dicembre 2021 alle 08:14
Duole informarvi che il fumettista George Pérez, una Leggenda dei comics con la elle maiuscola, ha da poco comunicato su una sua nuova pagina Facebook di avere un tumore al pancreas che, come da titolo, lo porterà via entro il prossimo anno.
Nato il 9 giugno del 1954 a New York, il fumettista americano di origini portoricane debuttò nell’industria dei fumetti nei primi anni Settanta, dapprima come assistente del compianto Rich Buckler.
Il suo primo incarico seriale per la Marvel arrivò con Sons of the Tiger, pubblicato nella serie mensile Deadly Hands of Kung Fu, per cui assieme a Bill Mantlo lanciò il personaggio dell’originale Tigre Bianca, supereroe portoricano che proprio qualche anno fa ha omaggiato per lo speciale celebrativo Marvel Comics #1000.
Noto per le ammucchiate di supereroi in splash page iperdettagliate, nei decenni ha realizzato varie run sugli Avengers, per cui negli anni Ottanta ha co-creato personaggi cruciali quali Jocasta o Taskmaster; ha lanciato assieme a Marv Wolfman i Nuovi Teen Titans; e ha firmato eventi epocali come Crisi sulle Terre Infinite per la DC (crossover dopo il quale rilanciò il mito di Wonder Woman come autore completo) o Infinity Gauntlet e Futuro Imperfetto per la Marvel.
Fece addirittura incontrare i Vendicatori e la Justice League con una celebre miniserie che nei primi anni Duemila portò avanti il suo sodalizio artistico con Kurt Busiek, vale a dire JLA/Avengers.
Ritiratosi dalle scene per problemi alla vista solo qualche anno fa, il fumettista ha scosso l’intero ambiente con una notizia che mai avremmo voluto riportarvi.
Senza aggiungere altro, vi lasciamo alla sua lunga dichiarazione, convinti che il suo immenso contributo nel mondo del fumetto echeggerà anche negli anni che seguiranno la sua morte.
“A tutti i miei fan, amici e famiglia estesa,
È piuttosto difficile credere che siano passati circa tre anni da quando ho formalmente annunciato il mio ritiro dalla produzione di fumetti a causa dei miei problemi di vista e altre infermità provocate principalmente dal mio diabete. In quel periodo sono rimasto lusingato e onorato dal numero di omaggi e testimonianze che mi sono stati dati da fan e colleghi.
Le parole gentili che mi hanno rivolto in quelle circostanze sono state così toccanti che ero solito scherzare che ‘la sola cosa che mancava in quegli eventi ero io steso in una bara’.
In quel periodo ho pensato che fosse divertente. Adesso, non poi così tanto. Il 29 novembre ho ricevuto conferma che, dopo essermi sottoposto a un intervento per una ostruzione nel mio fegato, ho il cancro al pancreas al terzo stadio.
È chirurgicamente inoperabile e la mia aspettativa di vita si aggira per un periodo che va dai sei mesi a un anno.
Mi hanno dato l’opzione di iniziare la chemioterapia e/o radioterapia, ma dopo aver ponderato tutte le variabili e aver valutato il modo in cui i miei restanti giorni verrebbero consumati da visite mediche, trattamenti e degenze in ospedale, affrontando la burocrazia del sistema medico che spesso sa essere stressante e frustrante, ho deciso di lasciare semplicemente che la natura faccia il suo corso, godendomi tutto il tempo che mi verrà lasciato il più pienamente possibile con la mia bellissima moglie da più di quaranta anni, la mia famiglia, gli amici e i miei fan.
Da quando ho ricevuto la mia diagnosi e la prognosi, quelli che fanno parte del mio circolo ristretto mi hanno dato tantissimo amore, supporto e aiuto, sia a livello pratico che emotivo. Mi hanno dato la pace.
Ci saranno alcune questioni d’affari di cui prendermi cura prima di andarmene. Con il mio agente sto già sistemando i rimborsi per gli sketch che non ho potuto più portare a termine.
E, da quel momento, nonostante abbia un solo occhio funzionante, riesco comunque a firmare il mio nome, e spero di coordinare un’ultima sessione firme per far sì che la mia dipartita sia un po’ più facile.
Spero inoltre che sarò in grado di fare un’ultima apparizione pubblica in cui poter essere fotografato con il maggior numero possibile di fan, con la condizione di riuscire ad abbracciare ognuno e ciascuno di loro. Voglio semplicemente avere l’opportunità di dire arrivederci con i sorrisi oltre che con le lacrime.
So che molti di voi avranno domande da porgere o commenti da fare, e piuttosto che alimentare i fuochi della speculazione e i fraintendimenti in buona fede ma potenzialmente dannosi, ritornerò nell’arena dei social media inaugurando un nuovo account Facebook dove fan e amici possono comunicare direttamente con me o con il mio portavoce ufficiale per aggiornamenti e chiarimenti.
Per richieste sui media o sulla stampa, per favore usate le informazioni di contatto altrettanto presenti nella pagina. Per favore rispettate la privacy di mia moglie e della mia famiglia in questo momento e usate la pagina Facebook piuttosto che contattarmi attraverso altri canali.
Potrei non essere in grado di rispondere tanto velocemente quanto vorrei, dal momento che mi starò sforzando di trarre il massimo dai piaceri fuori casa nell’arco di tempo assegnatomi, ma farò del mio meglio. Sarebbero altresì fortemente apprezzate parole gentili. Maggiori dettagli seguiranno una volta che la pagina sarà operativa.
Bene, è tutto per ora. Questo non è un messaggio che mi sono divertito a scrivere, specialmente durante la stagione di festa, ma, abbastanza stranamente, sto avvertendo lo spirito natalizio più adesso che nei tanti anni passati.
Forse è perché verosimilmente sarà il mio ultimo Natale. O forse è perché sono avvolto dalle affettuose braccia delle tante persone che mi amano tanto quanto io amo loro. È piuttosto incoraggiante sentirsi dire che hai condotto una buona vita, che hai portato gioia a così tante persone e che lascerai questo mondo un posto migliore perché ne hai fatto parte.
Per parafrasare Lou Gehrig: “Alcune persone potrebbero pensare che abbia subito un duro colpo, ma oggi mi sento l’uomo più fortunato sulla faccia della Terra”. Prendetevi cura di voi stessi — e grazie.
George Pérez,
7 dicembre 2021″
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