Sir Gawain e il Cavaliere Verde, l’introspezione del mito – RECENSIONE
Pubblicato il 18 Novembre 2021 alle 10:00
Titolo originale: The Green Knight
Diretto da: David Lowery
Scritto da: David Lowery
Cast: Dev Patel, Alicia Vikander, Joel Edgerton, Sarita Choudhury, Sean Harris, Ralph Ineson, Barry Keoghan, Erin Kellyman, Kate Dickie:
Prodotto da: Ley Line Entertainment, Bron Creative, Wild Atlantic Pictures, Sailor Bear
Distribuzione in italiano: Amazon Prime Video (streaming)
Uscita:16 novembre 2021
Durata: 125 minuti
Sir Gawain e il Cavaliere Verde arriva nel nostro paese direttamente in streaming su Amazon Prime Video; nuova storia tutta introspettiva del mito.
Siamo abituati ormai da diversi anni a vedere trasposte sotto forma di pellicola cinematografica (ma non solo) le varie avventure legate al mito arturiano; dal Medioevo al giorno d’oggi, il mito continua incessantemente ad affascinare il pubblico.
Questa volta, il nuovo film ispirato alla leggenda arturiana arriva direttamente in streaming su Amazon Prime Video, confermando quel trend iniziato durante la pandemia; diretto dal visionario regista David Lowery, la nuova storia mette al centro delle vicende Galvano in un modo del tutto inedito.
Sir Gawain e il Cavaliere Verde, spazio a Galvano nel mito arturiano
Tra i personaggi più celebri del ciclo di storie che compongono il mito arturiano c’è sicuramente Galvano, nipote del sovrano e uno dei suoi più fidati cavalieri. Molto spesso però, registi, romanzieri o fumettisti cercano ispirazione nella figura di re Artù; i più “alternativi” invece magari in quella di Lancillotto o, se si vuole dare una prospettiva “femminista”, della regina Ginevra.
Questa nuova pellicola invece mette al centro della sua storia Sir Gawain, adattando l’omonimo romanzo del XIV secolo scritto in medioinglese, arrivato a noi tramite manoscritto.
Interpretato dall’attore Dev Patel, il personaggio si trova ad affrontare un’incredibile ed emotiva avventura accettando la sfida del Cavaliere Verde, un gigante dalla pelle di smeraldo che giunge alla corte del sovrano per metterla alla prova.
Infliggendo il colpo al misterioso Cavaliere, Gawain accetta la sfida e si ritrova a viaggiare, da lì ad un anno, verso misteriose terre per scoprire sé stesso ed affrontare il destino che la particolare prova gli ha riservato.
La quête “intima” di Sir Gawain
Secondo lo schema tipico dei romanzi cavallereschi, istituito nel canone letterario proprio dai romanzi francesi arturiani, Gawain è protagonista di una quête, un’avventura che lo porta a raggiungere le terre del Cavaliere Verde.
Accettando d’infliggere il colpo al misterioso viandante giunto a corte, il cavaliere s’impegna a ricevere lo stesso colpo inflitto da lì al prossimo Natale; questo riferimento temporale viene colto direttamente dai romanzi, dove la festività cristiana ospita sempre (insieme alla Pentecoste) grandi eventi. Ad esempio, si veda anche la stessa estrazione della spada da parte di Artù.
Nel corso della sua avventura, in una vera e propria storia di formazione, il protagonista combatte contro fantasmi, giganti, ladri e truffatori; alla prova in primis, più che la sua spada, la sua anima.
Una pellicola dei sensi fra fotografia e colonna sonora
Adattando la tematica morale sottesa al racconto cavalleresco, il film mette brillantemente in scena la costruzione tutta psicologica di Gawain, che in un viaggio quasi onirico si forma come cavaliere più che nel corpo, nell’anima.
Ogni personaggio incontrato è allegoria di una pulsione umana, e affrontandoli Gawain affronta i suoi demoni dandogli un senso; siamo lontanissimi dai classici film d’azione cavallereschi, il ritmo è lento e a farla da padrone sono i luoghi e le suggestioni psichiche ed emotive, resi brillantemente dalle scelte di regia e da una fotografia curata magistralmente.
Ad accompagnare Gawain ad ogni passo anche un’ottima colonna sonora, che crea l’atmosfera in un costante climax, lento ma suggestivo, verso l’incontro finale col Cavaliere Verde; sarà qui che il protagonista, dopo aver affrontato il viaggio, dovrà scegliere fra la vita e la morte, toccando interiormente il confine labile fra una e l’altra.
Una pellicola che va seguita con attenzione; da cui, soprattutto, ci si deve lasciare suggestionare, per una bellezza che si trova nei piccoli dettagli offerti alla vista e all’udito dello spettatore.
Per apprezzarlo pienamente, probabilmente, è necessaria più d’una visione e spogliarsi di ogni aspettativa “d’azione” a cui ci potrebbe indurre la materia trattata; il risultato positivo è però assicurato, e le emozioni certe.
In Breve
Giudizio globale
8
Sommario
Lontanissimi dai classici film tutt'azione del genere visti solitamente, Sir Gawain e il Cavaliere Verde offre allo spettatore un'avventura di formazione quasi onirica, dove Gawain si forma come cavaliere nell'anima in uno spettacolo visivo e sonoro, ricco di suggestioni.