Ron Un amico fuori programma: recensione del film d’animazione 20th Century Studios
Il film presentato ad Alice nella Città è in sala dal 21 ottobre.
Pubblicato il 21 Ottobre 2021 alle 13:20
Titolo originale: Ron’s Gone Wrong
Diretto da: Sarah Smith, Jean-Philippe Vine e Octavio E. Rodriguez
Scritto da: Peter Baynham & Sarah Smith
Cast: Zach Galifianakis, Jack Dylan Grazer, Olivia Colman, Ed Helms, Justice Smith, Rob Delaney, Kylie Cantrall, Ricardo Hurtado, Marcus Scribner, Thomas Barbusca
Prodotto da: 20th Century Animation, Locksmith Animation, DNEG
Uscita: 21 Ottobre 2021, #soloalcinema
Distribuzione: The Walt Disney Company Italia
Presentato come evento speciale in anteprima ad Alice nella Città Ron Un Amico Fuori Programma, il nuovo film d’animazione targato 20th Century Studios e Locksmith Animation arriva il 21 ottobre al cinema, distribuito da The Walt Disney Company Italia.
Ron Un Amico Fuori Programma è la storia di Barney, un impacciato studente delle medie, e di Ron, il suo nuovo dispositivo tecnologico che cammina, parla, si connette e che dovrebbe essere il suo “migliore amico pronto all’uso”. Nell’era dei social media, gli esilaranti malfunzionamenti di Ron lanciano i due in un viaggio ricco di azione in cui il ragazzo e il robot fanno i conti con la meravigliosa confusione della vera amicizia.
Ron Un amico fuori programma: l’amicizia al tempo dei social network
Ron come da titolo è un amico fuori programma non solo nel senso che è inaspettato, perché la famiglia del protagonista, russi immigrati dalla generazione della nonna, non può permettersi l’acquisto del robot costoso che va tanto di moda e ricorda un certo smartphone/iPhone/tablet/iPad e così via, e che hanno tutti i compagni di Barney. Ma anche perché Ron è difettoso e, come spesso accade, scoprirà che quello che viene considerato dagli altri un difetto, un bug – e quindi una debolezza – potrebbe essere proprio la sua sforza, il suo strumento per comprendere meglio il mondo e farlo guardare anche a Barney con occhi diversi. Uno sguardo se vogliamo ingenuo, o comunque non contaminato dalla tecnologia paradossalmente.
La pellicola si rivela così una riscoperta dei valori più puri sull’amicizia, un andare a ritrovare e ripescare come si diventava amici prima dei social network. Mentre il film fa anche il verso a giovanissimi imprenditori come Mark Zuckerberg, ai like, alle stories, alle condivisioni, a tutti gli strumenti che sembrano scandire la nostra vita fin da piccolissimi, lo spettatore può interrogarsi sulle proprie relazioni personali, su quanto siano troppo spesso dipendenti dall’apparenza invece che dalla sostanza. Il film non è sempre fluido e subisce qualche battuta d’arresto, ma nel complesso è confezionato con vari plot twist volti non solo a mantenere alta l’attenzione ma anche a stimolare continuamente grandi e piccoli spettatori sulla vita reale quotidiana al di là dello schermo (cinematografico come dello smartphone/tablet).
Visivamente il rapporto fra Barney e Ron ricorda quello fra e Hiro e Baymax di Big Hero-6 con ovviamente le dovute proporzioni e differenze, ma il loro continuo incontro-scontro fa emergere tutte le insicurezze di Barney che poi potrebbero rivelarsi le stesse dei bulli e degli influencer della scuola.
Il film ha una regia dinamica che punta molto sulla fisicità di Ron nonostante sia un robot, complice il suo bug, e una scrittura puntuale e attenta che fa continuamente il verso alla iper-tecnologia alla quale forse fin troppo spesso affidiamo i nostri bambini, e dalla quale veniamo oramai iper-bombardati e stimolati fin dalla tenera età. Il film si muove quindi molto delicatamente nel mondo dei social, mostrando i pro e i contro che continuamente si invertono e offre una visione a 360° della questione, senza prendere posizione ma lasciando che siano gli spettatori – soprattutto i più piccoli – a trarre le proprie conclusioni, per riflettere magari dopo la visione su come gestire al meglio le proprie amicizie e relazioni. Per se stessi prima che per gli altri.
In Breve
Giudizio Globale
7.5
Sommario
Un film non completamente fluido e coeso ma con tantissimi messaggi e riflessioni interessanti sull'amicizia e su come si sviluppa oggi al tempo dei social network, con un'animazione colorata e una regia dinamica.