L’uomo che ride – Recensione Edizioni NPE
Pubblicato il 16 Luglio 2021 alle 17:29
Edizioni NPE porta in Italia con uno splendido volume cartonato L’uomo che ride, adattamento a fumetti del romanzo di Victor Hugo che ha ispirato la figura di uno dei villain più famosi di tutti i tempi: Joker.
L’uomo che ride arriva in Italia grazie a Edizioni NPE. Molto spesso sepolti nel marasma di un canone istituito da critici e studiosi, troviamo veri e propri capolavori letterari, persino di scrittori famosissimi; è il caso de L’Homme qui rit, romanzo scritto da Victor Hugo in pieno esilio e pubblicato nel 1869.
L’idea nasce quindi quando Hugo era relegato a Guernsey, isola della manica davanti la costa francese della Normandia ma sotto il dominio della Corona Inglese; il titolo del romanzo, intriso di temi carissimi all’autore de I Miserabili e vero e proprio “padre” del Romanticismo francese, era originariamente “Per ordine del re”, a sottolineare il messaggio politico che si cela dietro la storia del protagonista Gwynplaine, mutilato in infanzia e destinato ad indossare una spaventosa e agghiacciante maschera ridente per tutta la vita.
Oltre ad essere attualissimo e utile per analizzare, da un’altra prospettiva, la poetica di Victor Hugo, questo romanzo forse sconosciuto ai più ha avuto il grande merito di ispirare la figura del Joker, uno dei villain più celebri e amati (per le sue caratteristiche e la sua profondità) di tutti i tempi; il testo è stato una vera e propria linfa, che ha originato un mito che tutt’oggi è più vivo e performante che mai, come abbiamo avuto modo di vedere anche col recente film diretto da Todd Phillips con protagonista Joaquin Phoenix.
A sottolinearlo, nella postfazione dell’opera Edizioni NPE, anche lo sceneggiatore David Hine; era il 1940 quando Jerry Robinson, Bob Kane e Bill Finger, a lavoro sullo storico primo numero di Batman, cadde lo sguardo su una locandina raffigurante Conrad Veidt, protagonista di un film sul romanzo del 1928. Da qui l’inizio di una storia che tutti sappiamo bene, col personaggio di Gwynplaine declinato per diventare una sorta di cugino del pagliaccio del crimine, un vero agente del caos sicuramente meno umano del nostro protagonista.
Grazie a Edizioni NPE, con uno splendido cartonato tra le mani, possiamo avere dunque anche noi lettori del Bel Paese l’opportunità di godere dell’adattamento a fumetti del romanzo realizzato da Hine (che sull’universo di Batman ha avuto modo di lavorare molte volte nel corso degli anni) in coppia con Mark Stafford; il risultato, dense pagine che trasudano Romanticismo, con nascosta però in profondità quell’inquietudine da thriller psicologico a noi, per cultura, molto familiare.
Una tragica risata
Inghilterra, XVIII secolo. Un giovane orfano, figlio della perversione dell’animo umano, si ritrova sfigurato a dover sopravvivere; il destino lo porta sulla strada di un medico e un filosofo a cui le persone danno sempre poco credito, e che vive in una carovana col suo fidato compagno lupo.
Uomo di spirito fuori dal mondo, Ursus cresce il giovane Gwynplaine come suo figlio, nonostante le restrizioni economiche; ben presto, gli insegnerà a mettere in scena il suo dramma interiore, portando sul palco la sua vera essenza, celata dietro l’apparenza dell’orrido ghigno al quale una mutilazione lo ha condannato.
Le trame porteranno in scena tutta la corruzione della società inglese del tempo, facendo luce sulla vera identità di Gwynplaine e sulla sua tragica storia; dramma e sentimentalismo inducono ad una riflessione sulla società di ieri e di oggi, evidenziando l’importanza, la verità e la bellezza dello spirito umano.
L’uomo che ride, l’eroe Romantico che colpisce ancora oggi
Aprendo il volume, in molti si aspetterebbero di vedere, sulla scia del mito del Joker, una storia dove a farla da padrone è la follia, intrisa nella maschera di mutilazione fisica. L’uomo che ride però, così come Notre-Dame de Paris del primo Hugo, ci presenta un protagonista umano e profondo, che deve trovare il suo posto in un mondo non soltanto pieno di corruzione, ma che non riesce a guardare oltre ciò che appare davanti agli occhi.
La mutilazione di Gwynplaine non soltanto è metafora dell’incredibile sofferenza (non solo fisica) che gli uomini possono infliggere ai loro simili, ma diventa anche un espediente per porre l’attenzione su ciò che davvero caratterizza un essere umano: i suoi valori, i suoi sentimenti, i suoi incredibili sforzi per rimanere una persona buona ed onesta nonostante le circostanze.
Non è un caso che l’unico personaggio che riesca a “vedere” veramente Gwynplaine sia cieco: un chiaro invito dell’autore ad uscire dai limiti del materialismo per approfondire veramente i meccanismi dell’esistenza. E’ questo il grande tema che accompagna pagina dopo pagina il romanzo come questo graphic novel, fra intrighi, tematiche sociali, colpi di scena tipicamente teatrali e un atmosfera malinconica che ci accompagna dall’inizio alla fine dell’opera.
Superbo il lavoro alla sceneggiatura di Hine, che ha l’arduo compito di lavorare sul testo originale armandosi (parole sue) di “lama” per confezionare dei testi da unire alle tavole di Stafford; lo stile artistico “pennellato” e pieno di espressionistici contrasti di colori riesce perfettamente a dare il giusto contesto, sulla pagina, alle tematiche portanti della storia, enfatizzando ancora di più l’interiorità e il dramma del nostro personaggio.
Ancora una volta, Edizioni NPE ha il grande merito non soltanto di offrire al pubblico del nostro paese una favolosa opera fumettistica tratta dalla letteratura, ma anche di confezionarla con una cura che sta ormai diventando un marchio di fabbrica della casa editrice; un’occasione per godere da una nuova prospettiva di una storia melanconica e tragica, da accompagnare con la (ri)lettura dell’opera di Hugo e da un ulteriore riflessione sulla figura del tanto amato villain dell’universo batmaniano, Joker.
In Breve
Storia
7.5
Disegni
8
Cura editoriale
8.5
Sommario
Edizioni NPE realizza uno splendido cartonato per confezionare l’adattamento a fumetti del romanzo di Victor Hugo; pagine pienamente Romantiche ci portano dentro la drammatica storia di Gwynplaine, una figura che ha ispirato un villain come il Joker.