Loki, recensione della misteriosa serie tv Marvel

Pubblicato il 15 Luglio 2021 alle 12:00

La recensione post finale della terza serie Marvel per Disney+.

Titolo originale: Loki

Genere: drama, fantasy, supereroistico

Episodi: 6 di 40-50 minuti ca.

Creata da: Michael Waldron basata sui fumetti della Marvel Comics

Cast: Tom Hiddleston, Owen Wilson, Gugu Mbatha-Raw, Sophia Di Martino, Wunmi Mosaku, Richard E. Grant

Produzione: Marvel Studios

Distribuzione: Disney Plus, fino al 14 luglio 2021

Federico Vascotto
Federico Vascotto
2021-07-15T12:00:15+00:00
Federico Vascotto

La recensione post finale della terza serie Marvel per Disney+. Titolo originale: Loki Genere: drama, fantasy, supereroistico Episodi: 6 di 40-50 minuti ca. Creata da: Michael Waldron basata sui fumetti della Marvel Comics Cast: Tom Hiddleston, Owen Wilson, Gugu Mbatha-Raw, Sophia Di Martino, Wunmi Mosaku, Richard E. Grant Produzione: Marvel Studios Distribuzione: Disney Plus, fino al 14 luglio 2021

Siamo giunti al finale anche della terza serie Marvel per Disney+, Loki. Un finale che farà molto discutere anche perché è arrivato insieme alla notizia (mostrata anche nella scena post credits) che ci sarà una seconda stagione rispetto alle precedenti WandaVision e The Falcon and The Winter Soldier (quest’ultimo avrà però un sequel cinematografico).

Un percorso di sei episodi e un finale che hanno degli elementi in comune con le due precedenti serie tv del Marvel Cinematic Universe ma che se ne anche discostano, vediamo insieme perché senza spoiler.

Loki, la fine è un nuovo inizio?

loki recensione

Proprio come WandaVision, Loki è stata attraversata da un percorso di disvelamento di ciò che stavamo vedendo. Se nel primo era il mondo costruito da Wanda per superare la morte di Visione, qui veniamo a sapere che la TVA che controlla la Sacra Linea Temporale altri non è un costrutto per ammansire le tante Varianti catturate nel corso del tempo. Le puntate precedenti, un po’ come aveva fatto The Falcon and The Winter Soldier, erano state un allungamento del climax e del pathos per arrivare alla tanto agognata svolta finale, quasi a riempire i minuti di tempo con dialoghi filosofici e riflessioni (proprio il tempo su cui gioca l’intera serie sembra essere il suo principale problema).

Nel finale di Loki – che non è più un finale di serie a questo punto, e infatti ha tutto l’aspetto di un finale di stagione, cosa non necessariamente positiva – arriviamo all’ingresso di Loki e Sylvie – che altri non è che Loki di un’altra linea temporale, così come tutti i Loki conosciuti negli episodi precedenti, alligatore compreso – della Cittadella alla Fine del Tempo, luogo preso direttamente dai fumetti Marvel dove la “coppia” sta per conoscere l’identità dell’Uomo dietro le Quinte. Identità che viene svelata – e si riallaccia a una notizia di mesi fa per chi volesse spoilerarsi – ma che pone solamente nuove domande in realtà, e si riallaccia fortemente (forse troppo) alla controparte cartacea della Casa delle Idee rispetto a quanto fatto in precedenza.

Non è detto per tutti gli spettatori, soprattutto i non comics addicted, il colpo di scena risulti coraggioso, ma piuttosto confuso. Se le due precedenti serie tornavano in un certo senso al punto di partenza – alla fine di Avengers: Endgame avevamo lasciato Wanda consapevole della morte di Visione e Sam pronto ad accettare lo scudo di Cap, per quanto ne sapevamo – Loki fa un passo avanti per una fine che è un nuovo inizio. A pensarci bene però anche Loki fa un percorso simile pur ribaltando le carte in tavola.

Era fuggito dalla New York del 2012 per viaggiare nel tempo e nello spazio, e questo accade anche al Loki nel finale… per finire dove? O quando? Loki apre quindi ufficialmente al Multiverso e la scelta non sorprende troppo dato che l’head writer della serie Michael Waldron è anche lo sceneggiatore di Doctor Strange and the Multiverse of Madness, il film finora più dichiaratamente legato al Multiverso del Marvel Cinematic Universe. E non sorprende troppo perché anche se finora accennato ma mai ufficialmente confermato, era prevedibile che prima o poi succedesse davvero, anche in tv.

Una delle critiche al finale di WandaVision è stata che voleva accontentare un po’ tutti e quindi faceva un passo indietro rispetto alla faccenda di Mephisto o quella del casting di Evan Peters, qui invece si punta al Multiverso e al futuro del MCU con un personaggio annunciato mesi fa e un villain proveniente direttamente dai fumetti e quindi un finale fatto (quasi) esclusivamente per i Marvel Fan. Una conclusione con una fotografia e una regia molto azzeccate ad accentuare la corsa alla Verità dei personaggi ma allo stesso tempo un finale estremamente parlato, uno spiegone non come in WandaVision con flashback e affini ma con dialoghi filosofici che ricordano quelli degli episodi precedenti.

Quello di Loki in sostanza è un finale che divide, che scombussola e che fa discutere, nella miglior tradizione Marvel dell’universo condiviso e del ritrovato appuntamento settimanale con teorie e simili. Ora, a proposito di Multiverso, non ci resta che aspettare What If?

Recuperate il fumetto Loki. Marvel-verse!!

In Breve

Giudizio Globale

6.5

Sommario

Un finale che chiude poco e apre molto per una serie che fino alla fine dimostra il suo essere dedicata ai Marvel fan fumettistici più che a tutti gli spettatori.

6.5

Punteggio Totale

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