Troppo facile amarti in vacanza: recensione del nuovo fumetto di Giacomo Keison Bevilacqua

Pubblicato il 13 Maggio 2021 alle 12:00

Tanti narratori raccontano il mondo dopo l’apocalisse. Giacomo Bevilacqua lo racconta mentre l’apocalisse sta avvenendo, ed è un fenomeno lento, silenzioso e inquietante. Più che un libro distopico, un libro sulla disillusione, raccontata attraverso il lungo viaggio a piedi da sud a nord di una ragazza e del suo cane, in un’Italia via via sempre più sommersa dall’acqua. Sincero, malinconico, simbolico e concreto, questo è anche un racconto amaro, in cui la speranza è poco più che un retrogusto, e il futuro va costruito un giorno alla volta, perché non esistono certezze al di là del fatto che il sole sorgerà anche domani.

Autore: Giacomo Keison Bevilacqua

Casa Editrice: BAO Publishing

Genere: Tutto il bagaglio di cui puoi fare a meno

Provenienza: Italia

Prezzo: € 21, 17×23, 240 pp., colori., cartonato

Data di pubblicazione: 13 Maggio 2021

Federico Vascotto
Federico Vascotto
2021-05-13T12:00:19+00:00
Federico Vascotto

Tanti narratori raccontano il mondo dopo l’apocalisse. Giacomo Bevilacqua lo racconta mentre l’apocalisse sta avvenendo, ed è un fenomeno lento, silenzioso e inquietante. Più che un libro distopico, un libro sulla disillusione, raccontata attraverso il lungo viaggio a piedi da sud a nord di una ragazza e del suo cane, in un’Italia via via sempre più sommersa dall’acqua. Sincero, malinconico, simbolico e concreto, questo è anche un racconto amaro, in cui la speranza è poco più che un retrogusto, e il futuro va costruito un giorno alla volta, perché non esistono certezze al di là del fatto che il sole sorgerà anche domani. Autore: Giacomo Keison Bevilacqua Casa Editrice: BAO Publishing Genere: Tutto il bagaglio di cui puoi fare a meno Provenienza: Italia Prezzo: € 21, 17×23, 240 pp., colori., cartonato Data di pubblicazione: 13 Maggio 2021

Arriva dopo grande attesa Troppo Facile Amarti in Vacanza, nuovo graphic novel di Giacomo Keison Bevilacqua per BAO Publishing (dopo l’apprezzato Il suono del mondo a memoria e la parentesi manga Attica per Sergio Bonelli Editore).

Troppo Facile Amarti in Vacanza: è bello ritornare

“Questo Paese nonostante tutto mi ha aiutata e continua a farlo.

Quando posso, ho l’obbligo morale di fare lo stesso”.

L’Apocalisse e il mondo distopico sono un tema oramai caro e frequente a molti, tanto nella letteratura fumettistica quanto nell’audiovisivo.

Vi si cimenta anche Giacomo Keison Bevilacqua (“quello di A Panda Piace“) portando la propria visione personale alla storia, che in un certo senso sembra influenzata da opere come The Handmaid’s Tale.

Protagonista è Linda, una ragazza che in questa Apocalisse lenta e inesorabile che sta sommergendo sempre di più l’Italia, si mette in viaggio, zaino in spalla e fidato cane Follia (si chiama proprio così) al seguito, da Sud a Nord alla ricerca di un mondo migliore, o forse semplicemente stufa di ciò che questo Paese è diventato.

In un’inquietante scenario in cui si è tornati indietro piuttosto che andare avanti – fra dittatura del maschilismo e discriminazioni che ricordano fin troppo la nostra contemporaneità piuttosto che un mondo fittizio e lontano – Bevilacqua dipinge letteralmente paesaggi italiani, tanto affascinanti quanto orrorifici, di un’Italia decadente, lasciata andare, proprio come già facciamo coi nostri monumenti, con la nostra storia, con la nostra arte tutti i giorni.

Un Paese che ha perso la guida, o che forse ha seguito semplicemente quella sbagliata (ancora una volta uno specchio non così lontano dal nostro contemporaneo).

In fondo non dovremmo imparare dalla Storia con la S maiuscola invece di commettere sempre gli stessi errori?

troppo facile amarti in vacanza recensione

In un viaggio a più tappe che è molto simile al viaggio dell’eroe (in questo caso dell’eroina) e a un percorso di auto-coscienza e presa di consapevolezza di ciò che Linda vuole realmente per la propria vita e soprattutto per il proprio futuro, decisivo sarà il misterioso personaggio di Aman, la controparte maschile della storia raccontata.

Il confine a cui Linda anela dovrebbe essere sinonimo di libertà e indipendenza, quasi un’utopia nel mondo raccontato, pieno di ipocrisia, così come i “nemici” incontrati lungo il cammino, grotteschi, chiusi nelle proprie convinzioni, imbruttiti dalle stesse, quasi fossimo in un videogioco a più livelli.

C’è un’attenzione particolare e chirurgica nell’accompagnamento musicale che precede ogni capitolo del graphic novel.

Ricercata, alternativa, atmosferica. Proprio come fosse un film – lui stesso ha consigliato sui suoi profili social di mettere i brani in sottofondo mentre ci si accinge a leggere i vari capitoli – e ci ha fatto venire in mente un altro brano per il messaggio finale, Lontano da tutto di Serena Abrami, che recita:

Oggi quando torni non mi troverai, Sarò nel mio cappotto a camminare un po’, Sarà solo un’ora, un’ora per me, Lontano da tutto, lontano da te, Da noi, E se normalmente è bello cercarsi, È sano ogni tanto dimenticarsi, Mi allontano dal tuo abbraccio per poterci ritornare, Perché sia sempre una scelta e non un patto da onorare“.

La cantante parla di una relazione ma il corrispettivo con il proprio Paese non ci sembra così fuori luogo:

“Se cerchi me, sono andata via, un passo dopo l’altro. A piedi, su fino al confine. Che quando si fugge da ciò che si amava, si fugge sempre lentamente” dirà la nostra Linda.

In fondo l’opera è dedicata al figlio da poco avuto, perché se non per loro per chi lottiamo? Per chi tentiamo di lasciare un mondo migliore di quello che abbiamo trovato? In mezzo a tutta l’intolleranza, la violenza di genere, l’avidità c’è speranza.

Malinconico, metaforico e onesto, Troppo Facile Amarti in Vacanza non comunica sottovoce, bensì urla a squarciagola il messaggio di fondo di libertà e indipendenza, delle donne come degli uomini, tra le righe, tra le rovine di un’Italia in decadimento, e ci ricorda che spesso la soluzione non è fuggire da un posto che non senti più tuo, ma fare in modo che rimanga (o si costruisca) qualcosa di degno per cui ritornarvi.

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In Breve

Giudizio Globale

8.0

Sommario

Un fumetto che grida a gran voce le ingiustizie del mondo, molto meno distopico di quanto si pensi, con un'attenzione ai disegni e alle musiche da non sottovalutare.

8

Punteggio Totale

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