Jupiter’s Legacy: recensione della serie Netflix

Pubblicato il 7 Maggio 2021 alle 10:23

La serie approda sulla piattaforma il 7 maggio 2021.

Titolo originale: Jupiter’s Legacy

Genere: supereroistico, familiare, action

Episodi: 8 da 40-60 min. ciascuno

Creata da: Steven S. DeKnight

Basata sui fumetti di: Mark Millar e Frank Quitely

Cast: Josh Duhamel, Leslie Bibb, Ben Daniels, Elena Kampouris, Andrew Horton, Mike Wade, Matt Lanter, David Julian Hirsh

Produzione: Di Bonaventura Pictures, DeKnight Productions, Millarworld Productions

Distribuzione: Netflix, 7 maggio 2021

Federico Vascotto
Federico Vascotto
2021-05-07T10:23:36+00:00
Federico Vascotto

La serie approda sulla piattaforma il 7 maggio 2021. Titolo originale: Jupiter’s Legacy Genere: supereroistico, familiare, action Episodi: 8 da 40-60 min. ciascuno Creata da: Steven S. DeKnight Basata sui fumetti di: Mark Millar e Frank Quitely Cast: Josh Duhamel, Leslie Bibb, Ben Daniels, Elena Kampouris, Andrew Horton, Mike Wade, Matt Lanter, David Julian Hirsh Produzione: Di Bonaventura Pictures, DeKnight Productions, Millarworld Productions Distribuzione: Netflix, 7 maggio 2021

Che i supereroi in tv vadano “di moda” è sempre più chiaro, ma un’altra abitudine sembra farsi strada ultimamente: destrutturarli e “criticarli”. In questa nuova scia si muove Jupiter’s Legacy, la nuova serie originale Netflix basata sui fumetti di Mark Millar e Frank Quitely, disponibile con otto episodi da venerdì 7 maggio. L’abbiamo vista in anteprima e vi raccontiamo cosa aspettarvi senza spoiler.

Jupiter’s Legacy, le colpe dei padri

jupiter's legacy

Il fumetto di Jupiter’s Legacy si presentava come una grande tragedia greca, non solo per il titolo che rievocava le colpe dei padri che ricadevano sui figli. Si incentrava su due generazioni di supereroi, un gruppo che li aveva ricevuti in dono in modo misterioso e che con essi aveva fatto del bene, e la “seconda generazione”, la speranza per il futuro, i figli nati perché i supereroi sono invecchiati, cosa che solitamente non capita. I figli questi poteri li hanno ereditati e non scelti, e ne sentono tutto il peso ogni giorno della propria vita.

È su binari simili ma diversi che si muove la serie tv Netflix, che edulcora le atmosfere crude e sanguinolente del fumetto originario per concentrarsi maggiormente sull’aspetto familiare della storia, sul gap generazionale che racconta, e sul Codice che Sheldon/Utopian (un ritrovato Josh Duhamel), il leader dei supereroi anziani ha fatto proprio per se, per la propria squadra e per la propria famiglia. Una scelta precisa e decisa: coi poteri non si uccide e non si governa il mondo. Deve rimanere il libero arbitrio e i “cattivi” vanno consegnati alla giustizia. Non viviamo più in un mondo in bianco e nero, però, ma piuttosto in tante sfumature di grigio, e in molti sono perplessi per l’attaccamento di Sheldon verso il Codice.

Se The Boys mostrava in modo crudo e cinico la fama legata al mondo supereroistico, Jupiter’s Legacy si affaccia sulle pericolose conseguenze della popolarità per gli eroi della nuova generazione come Chloe, la figlia di Sheldon, interpretata da una meravigliosa Elena Kampouris. Quasi una metafora dei bambini prodigio, spesso travolti, asfaltati e sopraffatti dal loro stesso successo.

Mentre le due generazioni si scontrano e si interrogano su quale sia la strada da seguire oggi, in un mondo più complicato, complesso e stratificato di un tempo, un nuovo nemico si affaccia all’orizzonte, Blackstar (una differenza sostanziale rispetto al fumetto), portando con sé un grande mistero che si rivelerà legato alle origini della storia. Un cast variegato e ottimamente scelto (capitanato dal poker Josh Duhamel – Leslie Bibb – Ben Daniels – matt Lanter) porta dalla pagina allo schermo una grande epica familiare che mette in discussione tutto ciò che racconta e di cui si fa promotrice.

Jupiter’s Legacy parla anche di eredità, un tema molto caro alla serialità supereroistica recente (pensiamo a The Falcon and The Winter Soldier e alla Snyder Cut) ma qui si tratta di legami di sangue, indissolubili e custodi di antiche rivalità e rapporti di amore-odio.

La scelta interessante e inaspettata operata da Mark Millar e Steven S. DeKnight (lo showrunner di Spartacus e della prima stagione di Daredevil) è di far diventare la stagione inaugurale un lungo prologo, che solo nel finale mostrerà lo sviluppo principale e iniziale nel fumetto originario, che è il deus ex machina dell’intera vicenda. In questo caso Millar e DeKnight si prendono del tempo per analizzare i personaggi, le origini della prima generazione dei supereroi e del mito.

La scelta anomala però inaspettatamente funziona, pur esasperando forse alcuni concetti e alcuni passaggi. C’é molta gravitas intorno a questi personaggi, che ne delinea scelte e pensieri, portando curiosità e sgomento. I protagonisti si muovono sul palco della tragedia greca che è la vita, e in una struttura di lostiana memoria seguendo i protagonisti in episodi quasi mono-centrici e soprattutto ricchi di flashback per mostrare la vita da giovani degli eroi di prima generazione e il loro rapporto genitoriale, prima che diventassero genitori loro stessi.

Jupiter’s Legacy si rivela quindi in un interessante tassello da aggiungere alla produzione fumettistico-supereroistico-audiovisiva, che pur scegliendo un lungo prologo permette di conoscere meglio i supereroi di prima generazione, senza dimenticare quelli della nuova e affrontando tematiche come eredità, gap generazionale e invecchiamento, in una storia dai legami di sangue più stretti che mai.

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In Breve

Giudizio Globale

7.5

Sommario

Un lungo prologo rispetto al fumetto originario, che approfondisce personaggi e tematiche e vira su una lettura meno cruda e più familiare.

7.5

Punteggio Totale

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