The Prism 1 – Burn! di Matteo De Longis | Recensione

Pubblicato il 6 Maggio 2021 alle 11:00

L’inquinamento acustico sta stritolando la vita sulla terra. La più grande mega-azienda del pianeta finanzia un progetto folle per invertire il fenomeno: mandare nello spazio una super-band musicale per farle registrare l’album i cui suoni saranno capaci di far arretrare il S.O.T.W. (Smoke On The Water) e salvare il pianeta.
Matteo De Longis, alla sua prima prova con una lunga saga, crea una premessa apparentemente buffa, ma la prende tanto sul serio da creare un mondo perfettamente convincente ed emozionante.
Sette volumi, uno ogni due anni, ciascuno leggibile da solo, ma che costruiranno la storia della più grande impresa dell’uomo nello spazio finora.
Questo volume, un brossurato con sovraccoperta con quinto colore e serigrafia UV lucida spessorata, è impreziosito da una postfazione del divulgatore scientifico, attore e scrittore Adrian Fartade (che è anche un personaggio della storia).

Autore: Matteo De Longis (testi & disegni)
Genere: fantascientifico

Casa Editrice: Bao Publishing

Formato: 18,2 X 25,7 cm, brossurato col. 184 pp.

Prezzo: 20,00 €

Data di uscita: 22 aprile 2021

Claudia Padalino
Claudia Padalino
2021-05-06T11:00:29+00:00
Claudia Padalino

L’inquinamento acustico sta stritolando la vita sulla terra. La più grande mega-azienda del pianeta finanzia un progetto folle per invertire il fenomeno: mandare nello spazio una super-band musicale per farle registrare l’album i cui suoni saranno capaci di far arretrare il S.O.T.W. (Smoke On The Water) e salvare il pianeta. Matteo De Longis, alla sua prima prova con una lunga saga, crea una premessa apparentemente buffa, ma la prende tanto sul serio da creare un mondo perfettamente convincente ed emozionante. Sette volumi, uno ogni due anni, ciascuno leggibile da solo, ma che costruiranno la storia della più grande impresa dell’uomo nello spazio finora. Questo volume, un brossurato con sovraccoperta con quinto colore e serigrafia UV lucida spessorata, è impreziosito da una postfazione del divulgatore scientifico, attore e scrittore Adrian Fartade (che è anche un personaggio della storia). Autore: Matteo De Longis (testi & disegni) Genere: fantascientifico Casa Editrice: Bao Publishing Formato: 18,2 X 25,7 cm, brossurato col. 184 pp. Prezzo: 20,00 € Data di uscita: 22 aprile 2021

La musica salverà il mondo? Non lo sappiamo, però nel dubbio potrebbe essere un’ottima arma per contrastare l’oscuro Smoke on the water. Matteo De Longis esordisce per la prima volta in assoluto come autore fumettista con The Prism, una graphic novel seriale e corposa pubblicata dai milanesi Bao Publishing.

E il suo esordio esplode come una bomba sonora, quando sei davanti alle casse durante un concerto, appena parte l’intro del primo pezzo.

BWOOOOM.

In realtà la rappresentazione testuale del suono ce l’ho messa io qui sopra. Sì, perché una delle caratteristiche più peculiari di questa serie è che non ha onomatopee testuali.

Ogni nota è rappresentata da un triangolo, riformulato a seconda dell’intensità sonora che l’autore non vuole dare: stretto e lungo per un suono stridulo, piccolo ed equilatero per un suono breve, come uno schiocco di dita.

La storia è tutta basata sul suono, che è presente in una maniera tutta particolare. In un futuro non troppo lontano, per sconfiggere lo S.O.T.W., la società PLEXI ha messo su il progetto P.R.I.S.M., che vede protagonisti 5 tra i musicisti più talentuosi e carismatici di tutta la Terra. Essi, in gran segreto (o quasi), vengono spediti sulla stazione spaziale orbitante intorno alla Luna a bordo di una fighissima astronave a forma di chitarra.

I cinque artisti rimangono sulla stazione a comporre nuovi brani per il progetto, ma non tutto va liscio…

The Prism – una nuova arma musicale

The Prism 1, di Matteo De Longis | Recensione

Fin dalle primissime pagine, la prima cosa che viene richiamata dalla memoria è Interstella 5555: lo spazio cosmico, i colori brillanti azzurri e arancioni, le micro-navette spaziali che si avvicinano velocemente alla Terra dallo spazio.

A primo impatto, sembrerebbe di avere già nelle orecchie Discovery dei Daft Punk, ovviamente, ma con lo sfogliare delle pagine la musica cambia: si fa più melanconica, più ambient, qualcosa di più simile ad Alcest, Tesseract e Porcupine Tree. Poi cambia di nuovo, si fa rock… vabbè, non posso dirvi tutti i generi che si trovano in questo volume, anche perché vengono generati automaticamente dalla playlist casuale nella mente di ogni lettore.

Matteo De Longis ci ha fatto aspettare tanti anni per questa sua prima serie, ma ne è davvero valsa la pena. The Prism non sembra affatto un’opera d’esordio: per esempio, per quanto si abbia una percezione di scontatezza sulla caratterizzazione dei musicisti protagonisti nelle prime pagine, verso la fine le certezze acquisite lungo il volume si ribaltano e ti danno appuntamento alla seconda uscita.

Si nota anche la presenza di un personaggio non-binario: come in altre opere uscite negli ultimi anni, non è semplice caratterizzare graficamente un personaggio di quel calibro, ma De Longis ci riesce e comunica in toto ciò che ləi è davvero, sia graficamente che testualmente.

Tra tutte quelle cose che un bravo scrittore sa fare, De Longis ti può dare l’illusione di una trama tranquilla e lineare, ma sa quando arriva il momento giusto per rigirarla, generare stupore e lasciare tutti a bocca aperta.

Anche se quello che fa di più strabuzzare gli occhi sono i colori: colmi, intensi, pieni di buio e di gradazioni d’ombra impercettibili. Lì nello spazio nessuno può vederti, se non hai una buona luce che ti viene sparata addosso. E la luce del Sole genera gradazioni di uno stesso colore che si dividono e sono percettibili, con molta fatica, a occhio nudo: nelle 186 pagine di The Prism l’universo sembra reale e a un palmo dalla tua mano. Le anteprime web del volume non rendono affatto giustizia della bellezza del colore, bisogna per forza vedere e toccare (sì, ma attenti alle ditate…).

The Prism 1, di Matteo De Longis | Recensione

Il tratto di De Longis lo conosciamo già dalle sue illustrazioni e dalle cover firmate per serie come Orfani Dylan Dog Color Fest. Dinamico, energico, fluido e carico a molle. I volti sono maledettamente espressivi e vengono incorniciati da colori brillanti (ho già detto che i colori sono eccezionali?), le tute spaziali avveniristiche ma morbide e i concept design di navette, astronavi ed edifici del futuro sono strutturalmente plausibili.

Una chicca ulteriore sono i camei di personaggi realmente esistenti: una volta arrivati sulla Luna, i musicisti si imbattono in Adrian Fartade, divulgatore scientifico che ha anche firmato la postfazione del libro. Più avanti, conosceranno il maestro Astra, che ha le fattezze di Franco Battiato, l’etereo artista della musica italiana. Costui aiuterà i cinque ragazzi alla crescita interiore e musicale, per sviluppare al meglio l’arma che salverà il mondo.

The Prism è in fumetteria e libreria a partire dal 22 aprile e per il secondo volume dovremmo aspettare un altro paio di anni. La scelta di Bao Publishing di investire in un progetto così a lungo termine (7 volumi in totale) è già stata ripagata dalla qualità di trama e disegni firmati da Matteo De Longis: del progetto P.R.I.S.M. sentiremo ancora parlare in futuro, poco ma sicuro.

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In Breve

Storia

8

Disegni

9

Colori

9

Cura Editoriale

8

8.5

Punteggio Totale

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