The Falcon and the Winter Soldier, intervista a Wyatt Russell: “John Walker sente il peso dello scudo”
Pubblicato il 26 Aprile 2021 alle 13:00
Ha avuto il pesante (in tutti i sensi) compito di prendere lo scudo e il ruolo di Captain America nel cuore degli spettatori in The Falcon and Winter Soldier (qui la nostra recensione), la seconda miniserie del Marvel Cinematic Universe per Disney Plus. Stiamo parlando di Wyatt Russell, interprete di John Walker (alias US Agent dei fumetti).
Figlio nientemeno che di Kurt Russell e Goldie Hawn, lo vedremo nel film hitchockiano di Joe Wright Una donna alla finestra insieme a Amy Adams ed è stato di recente in tv anche nella miniserie The Good Lord Bird accanto a Ethan Hawke. Il suo ruolo più famoso prima di John Walker rimane però quello nella sfortunata serie di AMC Lodge 49 (in Italia disponibile su Amazon Prime Video) e nell’episodio di Black Mirror del 2016 intitolato “Playtest” sul mondo videoludico.
Ha partecipato anche ad altre pellicole, come Tutti vogliono qualcosa di Richard Linklater oppure Overlord di Julius Avery. E’ stato un giocatore di hockey professionista.
The Falcon and the Winter Soldier, intervista a Wyatt Russell
In quest’intervista Wyatt Russell ha parlato del suo ruolo in The Falcon and the Winter Soldier. Per lui John Walker è un tipo patriottico (non poteva essere altrimenti del resto), un perfezionista. Viene dalla carriera militare quindi è abituato a obbedire agli ordini e allo stesso tempo a essere un leader. Ma può diventare un leader di tutta l’America?
Ha ricevuto una medaglia d’onore, ma questo lo tormenta più che renderlo orgoglioso. Sta ancora risolvendo dei drammi e dilemmi interiori ma forse non lo sta facendo nel modo giusto… ed essere Captain America non aiuta certo nel processo di “guarigione” da PTSD. Ha un problema di ego. Una fortuna è stata per lui che il personaggio non fosse stato conosciuto prima al cinema o in tv e quindi ha potuto dargli delle sfumature personali. Per lui potrebbe finire tanto bene quanto molto male.
John sente il peso dello scudo?
Non è solo l’aspettativa di tutta la nazione, ma di lui stesso nei propri confronti, su cosa significhi essere Captain America. Come ragazzo patriottico che vuole rappresentare qualunque cosa significhi per lui, per il resto del Paese, vuole fare del bene e rappresentare lo scudo nel miglior modo possibile. Ha ricevuto una preparazione da soldato e non nell’essere un personaggio pubblico, parlare con la gente. Il peso di tutto ciò lo sta distruggendo, finché non capisce che non può essere tutto per tutti.
Come è stato indossare il costume di Captain America?
Quella è stata la parte più difficile per me. E’ un costume in cinque pezzi e serve aiuto per poterlo indossare. E’ come essere bloccato con un gesso, mi faceva male alle spalle da morire. Anni di hockey sono tornati a tormentarmi (ride). Ho dovuto mettermi in forma anche solo per poter indossare il costume. Poi devi muoverti e combatterci, avendo anche in mano lo scudo. Sembra impossibile. Allo stesso tempo però ti dà una sorta di forza mentale, ti mette nella “postura da supereroe” a fare cose che sarebbe strano facessi senza costume. Aiuta sicuramente ad entrare nel personaggio.