Gideon Falls 4 – Il Pentoculus | Recensione
Pubblicato il 24 Aprile 2021 alle 09:00
In Gideon Falls 4 – Il Pentoculus si avvicina la resa dei conti fra Norton e Colui che Sorride nel Buio mentre il Pentoculus entra in azione!
Autori: Jeff Lemire (testi), Andrea Sorrentino (disegni) Dave Stewart (colori)
Casa Editrice: BAO Publishing
Genere: horror
Prezzo: € 18, 17×26, 136 pp., col., C.
Paese: USA
Data di pubblicazione: 18 febbraio 2021
Con Gideon Falls 4 – Il Pentoculus, ci avviciniamo alla conclusione dell’horror lisergico realizzato da Jeff Lemire e Andrea Sorrentino portato in Italia da BAO Publishing. La serie infatti si concluderà con il sesto volume.
Gideon Falls – dove eravamo rimasti
Nel primo volume – cliccate QUI per la nostra recensione – avevamo fatto la conoscenza di Norton, ragazzo solitario afflitto da problemi di schizofrenia e con una ossessione per rovistare nella spazzatura alla ricerca di misteriosi “pezzi”, e Padre Fred, prete dalla fede vacillante, appena spedito dal suo Vescovo nella cittadina di Gideon Falls per sostituire il parroco recentemente morto. Entrambi sono tormentati dalla visioni di un edificio, uno spettrale fienile…
Norton continua i suoi trattamenti con la Dott.sa Xu. Padre Fred è invece al centro di alcuni inspiegabili e turbolenti fatti di cronaca che si susseguono nella cittadina. Ben presto inizia a delinearsi il mistero dietro all’edificio; c’è infatti una leggenda, quella del Fienile Nero ovvero un misterioso edificio il cui primo avvistamento risale addirittura al 1794 la cui comparsa è sempre foriera di tragedie e calamità.
Perché Padre Fred è stato mandato, con una certa insistenza, dal suo Vescovo a Gideon Falls? che correlazione c’è fra il Fienile Nero e la scomparsa del fratello dell’attuale sceriffo della cittadina? Quali sono le origini di Norton e della sua ossessione?
Nel secondo volume – cliccate QUI per la nostra recensione – avevamo scavato nel passato dei personaggi. Padre Fred aveva confessato allo sceriffo perché era stato spostato così tante volte negli ultimi anni e proprio lo sceriffo ricorda un particolare che potrebbe riaprire il caso della scomparsa del fratello.
La Dott.sa Xu è intenzionata ad aiutare il ragazzo a raccogliere i pezzi ma l’intervento del misterioso Dott. Kadri riportano Norton in ospedale. Lì riviviamo il trauma dell’orfanotrofio e il primo contatto con una entità sogghignante. Proprio quando Norton rivive quei momenti, obnubilato dai farmaci, anche Fred ha un episodio ritornando alla Gideon Falls del 1886. Lì una folla inferocita, spinta da una serie di misteriosi omicidi, cerca nell’ultimo arrivato della comunità un capro espiatorio assaltando il suo fienile.
Quando Fred e lo sceriffo trovano nascoste in casa di Joe Reddy alcune foto di Norton decidono di far visita al suo fienile. Contemporaneamente Norton è fuggito grazie alla Xu ed è pronto a rimettere insieme i pezzi raccolti dopo aver recuperato l’ultimo, la chiave.
L’incontro fra Norton e Fred era stato presagio di qualcosa di disturbante e impossibile.
In Gideon Falls Volume 3 – Via Crucis ci eravamo ritrovati nel 1886 quando un altro prete, Jeremiah Burke si era ritrovato faccia a faccia con qualcuno o qualcosa. Una entità chiamata Colui che Sorride nel Buio.
Perché Jeremiah attira la sua attenzione chiamandolo… Norton Sinclari?!? Chi è, allora, il giovane spaesato e ossessionato dal fienile che abbiamo conosciuto all’inizio della storia?
Inizia così una caccia fra questa entità e padre Jeremiah fra passati e futuri, fra versioni alternative di sé stesso, mappe di realtà distopiche e macchinari fantascientifici – il Pentoculus – fino al presente.
Qui padre Fred stinge, seppur spaesato, una improbabile alleanza con la Dott.sa Xu per cercare Norton che si ricongiunge intanto con colei che sostiene essere sua sorella, lo Sceriffo, e che sostiene anche che in realtà si chiami Danny.
Perché Norton Sinclair è così importante per Colui che Sorride nel Buio che sembra capace di spostarsi nello spazio e nel tempo? e cosa collegata i due padre Burke nel presente? Riuscirà la Dott.sa Xu a ritrovare Norton?
Gideon Falls 4 – Il Pentoculus
Norton è arrivato nella Gideon Falls rurale. Lì Clara è convinta di aver ritrovato il fratello e lo fa ricongiungere con il padre ancora in un letto d’ospedale.
Nella Gideon Falls metropolitana invece Angie Xu e Padre Fred vengono rapiti e portati al cospetto del Vescovo. Ed è proprio l’alto prelato a rivelare alla strana coppia il Pentoculus, la sinistra macchina capace di accedere a mondi e realtà parallele.
Il Pentoculus e il Fienile Nero sono come parafulmini, l’accesso a questo multiverso ha di fatto risvegliato una entità malvagia e affamata che può essere fermata solo raggiungendo il Centro: cosa ci sia lì è però un mistero.
Angie e Fred vengono quindi inviati in prossimità del centro, in una strana dimensione dove sono braccati da un’orda di scarafaggi famelici. Fortunatamente, proprio in prossimità del Centro, vengono soccorsi scoprendo che la loro missione è appena iniziata.
La presenza di Norton intanto risveglia il padre ma anche qualcos’altro. Nella Gideon Falls rurale infatti iniziano a verificarsi raccapriccianti incidenti: Colui che Sorride nel Buio vuole Norton ma perché?
Gli unici che hanno effettivamente capito la gravità della situazione sembrano essere i Villici (il gruppo di cospirazionisti capeggiati proprio dal padre di Norton) che vuole eliminare l’entità una volta per tutte e Norton si offre di fare da esca.
Proprio però quando Colui che Sorride nel Buio sembra essere vicino alla vittoria, due insospettabili alleati giungono nella Gideon Falls rurale.
Climax in attesa del finale
Dopo le rivelazioni del precedente volume, Jeff Lemire in Gideon Falls 4 – Il Pentoculus non deve far altro che dare una piccola spinta alle tessere del domino che aveva sapientemente disposto avviandosi in maniera decisa e diretta al climax di questa sorprendete serie horror.
Le suggestioni multiversali, che dai comics sono passate per osmosi nella serialità televisiva e ora stanno ritornando in una forma riveduta nuovamente nel fumetto, iniziano quindi a convergere verso una risoluzione che deve chiudere gli archi narrativi dei vari personaggi prima e dare senso compiuto ad alcuni elementi poi.
Da un lato quindi Norton e Padre Fred, dall’altro il Pentoculus e Colui che Sorride nel Buio.
C’è da dire che, rispetto ai precedenti volumi, in questo arco narrativo c’è molta più azione e una presenza più marcata della componente horror esplicata in una forma facilmente riconoscibile, e largamente raccapricciante per la maggior parte dei lettori, ovvero l’insetto che riporta questo aspetto della serie ad una delle sue fonti di ispirazione primaria ovvero Stephen King.
Horror e Fantascienza si mescolano e sfumano i loro confini, mai troppo netti a dir la verità, preparando il lettore all’ultimo atto quello per cui Jeff Lemire ha a disposizione ancora una manciata di episodi per concretizzare.
Così come l’autore canadese si avvia in maniera decisa verso la conclusione, Andrea Sorrentino inizia a, dal punto di vista grafico, a cambiare lentamente ma inesorabilmente il suo approccio.
La costruzione certosina della tavola dei precedenti volumi, tutta votata sì allo storytelling ma anche al mettere in primo piano particolari che potessero fungere da indizi per la macrotrama della serie, inizia a sfumare in soluzioni più ampie.
La verticalità viene relegata ad ampie pagine intere dove il particolare è incassato in un gioco di ripartizione dello spazio raramente rettangolare e in cui il lavoro del colorista Dave Stewart utilizza i colori primari invece in un inedito gioco di contrasti soprattutto fra neri e rossi densi e imperscrutabili se non per qualche soluzione “litografica” del disegnatore campano.
A dominare è una orizzontalità che allarga la prospettiva del lettore. L’obbiettivo è ovviamente quello di dare un taglio più cinematografico/televisivo all’azione e Sorrentino riesce a bilanciare questa esigenza alternando soluzioni estreme (molte doppie splash-pages) con una disposizione della vignetta prodittica o dai bordi irregolari fino a tavole a pagina viva.
Il Volume
Il volume cartonato confezionato da BAO Publishing è contrassegnato come sempre da una impeccabile cura carto-tecnica. Tuttavia, soprassedendo sulla totale assenza di extra, sarebbe stato d’uopo almeno un piccolo redazionale riassuntivo delle vicende dato la complessità dell’intreccio raggiunto dalla serie.
Da segnalarsi anche qualche indecisione in fase di traduzione che rende la lettura meno scorrevole in alcuni frangenti. Nulla che comunque infici la fruizione del volume nella sua interezza.
In Breve
Storia
7.0
Disegni
7.5
Cura Editoriale
7.0
Sommario
Iin Gideon Falls 4 - Il Pentoculus Jeff Lemire e Andrea Sorrentino non devono far altro che dare una piccola spinta alle tessere del domino che avevano sapientemente disposto avviandosi in maniera decisa e diretta al climax di questa sorprendete serie horror.